Disodontiasi significato

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Il termine disodontiasi che significato specifico ha? In alcuni pazienti non in tutti, può ad esempio capitare che i denti del giudizio spesso non vengano fuori dalla gengiva e non sostituiscano altri denti. Per quale motivo si produce una situazione del genere? Si tratta di denti che hanno una malformazione? Il paziente senza saperlo potrebbe avere una patologia a carico del cavo orale o magari relativo alle ossa che tendono a innestarsi in quelle che vengono definite arcate dentali?

Per prima cosa è bene tranquillizzare il paziente spiegandogli che non si tratta in alcun modo di una patologia in tal senso grave, va invece definita con il suo termine che è quello di inclusione di tipo dentale. Da questo punto di vista è bene dire che individuare in maniera precoce eventuali denti che sono inclusi è molto importante per cercare di ridurre i possibili rischi che si possano produrre problematiche più serie di quelle relative ai denti inclusi.

Bisogna anche dire che questa problematica specifica deve essere trattata con approcci differenti che dovranno tenere conto di quale sia il livello di gravità e da quale sia la posizione specifica del dente in questione.

Quando parliamo di inclusione dentale ci riferiamo essenzialmente a una condizione che riguarda denti di natura permanente. In tal senso possiamo dire che tende a verificarsi nel momento in cui dei denti permanenti non riescono a emergere dalla gengiva.

Possiamo parlare di parametri in base ai quali si può classificare questa problematica? Si, in tal senso è bene dire che possiamo parlare di tre parametri specifici, vediamo quali sono:

  • Per prima cosa bisogna fari riferimento all’entità del problema, in base al quale si potrà stabilire se si tratta di una forma di inclusione che ha un carattere parziale o un’inclusione che ha un carattere totale. Questi due termini si riferiscono essenzialmente al fatto che un dente sia riuscito a emergere dalla gengiva in maniera parziale o non è emerso per niente dalle gengive nel caso dell’inclusione totale.
  • Un altro parametro con il quale ci dobbiamo confrontare è quello della durata, in tal senso è bene specifica che l’inclusione del dente potrebbe avere un carattere permanente e questo vuol dire che il dente non emergerà mai dalla gengiva. Oppure potremmo sicuramente riferirci a un’inclusione dal carattere temporaneo. In tal senso è bene specificare che il dente potrebbe emergere dalla gengiva ma da questo punto di vista servirà sicuramente un tempo più lungo rispetto a quella che risulta essere una condizione normale.
  • Un altro parametro del quale bisogna occuparsi è quello della posizione, un dente che risulta essere incluso potrebbe essere presente in posizioni differenti rispetto all’arcata dentale di riferimento dal quale ha avuto origine il suo sviluppo. In tal senso potrebbe avere una posizione:
  • Potrebbe trattarsi di un dente che ha una posizione verticale;
  • Potrebbe trattarsi di un dente che ha una posizione obliqua;
  • Potrebbe trattarsi di un dente che ha una posizione definita orizzontale ( si tratta di una situazione particolare nella quale il dente tende a trovarsi disteso sotto alla gengiva in maniera del tutto parallela rispetto all’osso che lo ha generato). Da questo punto di vista possiamo dire che potrebbe trattarsi di una situazione complicata nella quale il dente ha un’inclinazione confrontata con l’asse verticale.

Quali sono in tal senso i denti che vanno incontro a una problematica del genere? I denti che possono avere un problema di inclusione rispetto ad altri sono quelli canini e i molari. In tal senso è bene anche includere i denti del giudizio. Questi possono risultare in maniera frequente del tutto inclusi nella gengiva.

Parliamo di cause

Quali possono essere le cause in base alle quali si produce una situazione come quella dell’inclusione dentale? In tal senso si parla di cause diverse, vediamo quali sono:

  • Una delle cause potrebbe essere legata alla mancata caduta dei denti da latte. In tal senso potrebbe esserci una situazione nella quale il dente da latte non essendo caduto, potrebbe essere nel posto di quello permanente occupandone di fatto la posizione, motivo per cui ne impedisce di fatto la fuoriuscita;
  • Potrebbe trattarsi di una problematica definita malocclusione dentale nella quale in forma magari leggera e del tutto attenuata capita che i denti che circondano l’area nella quale il dente incluso dovrebbe emergere, è di fatto occupata da questi denti;
  • Se nell’arcata dentale del paziente dovessero essere presenti denti in soprannumero, questi potrebbero di fatto ridurre e sottrarre spazio ai denti definiti inclusi, motivo per cui questi non hanno lo spazio necessario a emergere. Da questo punto di vista possiamo anche parlare di un non corretto posizionamento in quella che viene definita arcata dentale.

Approcci terapeutici

Quali sono in tal senso gli approcci di natura terapeutica che si possono mettere in campo? In tal senso si può intervenire con un approccio differente che dovrà tenere in tal senso conto di una serie di variabili che andiamo a elencare:

  • Per prima cosa si dovrà fare una valutazione della situazione di partenza del paziente;
  • Un’altra valutazione che andrà fatta in tal senso dovrà tenere conto delle condizioni di natura clinica del paziente.

Per prima cosa è bene dire che se il dente che è incluso non provoca nel paziente una sintomatologia dolorosa, il dentista potrebbe anche decidere di sottoporre il paziente, almeno in una fase iniziale a dei semplici controlli a periodi scaglionati. Questo consentirà al dentista di tenere sotto controllo la situazione, per magari intervenire quando si renda effettivamente necessario.

Se si tratta di un dente da latte che magari per la sua posizione impedisce al dente incluso di emergere, si renderà necessario programmare l’eradicazione del dente da latte. C’è un periodo specifico nel quale mettere in atto questo approccio che prevede l’estrazione del dente da latte? La risposta è si, bisogna provvedere a estrarre il dente da latte in anticipo di almeno un anno prima del momento in cui il dente incluso dovesse in tal senso riuscire a emergere dalla gengiva.

Invece se la problematica dovesse essere legata a mancanza di spazio lungo quella che viene definita arcata dentale per motivi differenti quali ad esempio denti in numero maggiore rispetto al normale, una dentatura che in passato ha avuto traumi, si dovrà intervenire con un apparecchio ortodontico. Questo consentirà la creazione dello spazio sufficiente per consentire al dente incluso di emergere dalla gengiva.

Al di là del significato della disodontiasi è bene dire che il dentista potrebbe anche decidere di estrarre il dente incluso, perché di fatto non necessario a consentire al soggetto la masticazione. In tal senso possiamo citare i denti del giudizio che nella maggior parte dei casi vengono estratti.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.