Disartria sintomi

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Quali sono i sintomi della disartria? Le persone che soffrono di questa problematica per prima cosa tendono a emettere dei suoni che sono simili a quello che vorrebbero verbalmente esprimere. Purtroppo l’area del linguaggio non funziona come dovrebbe, motivo per cui nel momento in cui esprimono questi suoni che dovrebbero corrispondere a parole specifiche l’area del linguaggio potrebbe risultare:

  1. Il linguaggio nella sua forma espressiva potrebbe risultare inceppato;
  2. Il linguaggio nella sua forma espressiva potrebbe risultare interrotto;
  3. Il linguaggio nella sua forma espressiva potrebbe risultare bisbigliato;
  4. Il linguaggio nella sua forma espressiva potrebbe risultare del tutto irregolare;
  5. Il linguaggio nella sua forma espressiva potrebbe risultare poco preciso;
  6. Il linguaggio nella sua forma espressiva potrebbe risultare monotono;
  7. In ogni caso la tipologia di danno e la problematica che il paziente potrebbe esprimere dipenderanno essenzialmente da dove si trova esattamente il danno.

In ogni caso è importante sottolineare come la capacità che ha il soggetto di comprendere, capire e articolare l’area del linguaggio non subisce in tal senso un danno. Infatti la maggioranza delle persone che soffrono di questa problematica sono comunque in grado di leggere e scrivere in maniera del tutto normale.

Ci sono ulteriori problematiche alle quali il paziente che soffre di questa problematica potrebbe andare incontro? Si, il disturbo potrebbe causare anche delle problematiche in fase di masticazione e in fase di deglutizione del cibo.

Approfondiamo la problematica

Essenzialmente si tratta di una perdita che riguarda la capacità di articolare le parole nella maniera più normale e fluida possibile. Proprio in tal senso in fase di comunicazione verbale il linguaggio della persona potrebbe risultare a scatti, in falsetto, del tutto irregolare, molto impreciso, potrebbe assumere una connotazione monotona. Questo non impedisce alle persone che soffono di questo problema di riuscire a capire il linguaggio. Qual’è l’approccio che hanno le persone che devono valutare questa problematica? Per prima cosa chiederanno al paziente di svolgere una serie di compiti semplici che coinvolgeranno la bocca, la lingua, magari basati sulla ripetizione di alcune frasi  e parole. Qual’è la motivazione per la quale si sottopone il paziente a questi esercizi? Serviranno al personale medico per valutare quale sia la forza muscolare e il movimento.

Spesso sottoporre il paziente a sedute di logoterapia possono aiutare ed essere efficaci se soffre di questa problematica. Nonostante si pensi che il problema in oggetto sia legato al linguaggio, si tratta invece di una problematica che è collegata al controllo dei muscoli collegati al parlare ( si tratta quindi di una problematica di natura motoria).

Parliamo di cause

Quali possono essere invece le cause che possono portare un paziente a manifestare una problematica del genere? Vediamole insieme:

  • Le cause potrebbero essere collegate a zone del cervello che controllano il movimento dei muscoli. Per esempio se parliamo del cervelletto che si trova tra cervello e tronco encefalico, di fatto ha la funzione di coordinare i movimenti del corpo;
  • Potrebbe essere una problematica che coinvolge quelli che vengono chiamati gangli basali, si tratta di agglomerati di cellule di natura nervosa che hanno una funzione di supporto nell’area del coordinamento e nel rendere i movimenti fluidi;
  • Potrebbe essere una problematica collegata al tronco encefalico che ha la funzione di controllare la muscolatura coinvolta nella respirazione e in quelli che fungono da supporto nella produzione dei suoni;
  • Potrebbe essere una problematica legata alle fibre nervose che fungono da collegamento tra la corteccia celebrale al tronco encefalico. Queste specifiche fibre nervose hanno il compito di trasferire l’informazione che serve a controllare e coordinare la muscolatura che serve per produrre il linguaggio. In tal senso sono inclusi i muscoli inerenti alla zona delle labbra, alla zona della bocca e alla zona del palato e delle corde vocali;
  • Potrebbe essere una problematica collegata a quella che viene definita giunzione neuromuscolare che riguarda i nervi che si collegano alla zona muscolare che si trova in corrispondenza della giunzione neuromuscolare.

I segmenti che abbiamo appena analizzato potrebbero avere dei problemi legati a disturbi di natura degenerativa quali:

  • Parliamo di sclerosi laterale amiotrofica;
  • Parliamo di morbo di Parkinson;
  • Parliamo della malattia di Huntington;
  • Parliamo della sclerosi multipla;
  • Parliamo di traumi che sono localizzati nella zona del cranio;
  • Parliamo di forme neoplastiche tumorali che riguardano la zona del cervello;
  • Potrebbe essere legata a ictus;
  • Potrebbe essere collegata a processi di natura infettiva;
  • Potrebbe essere collegata alla malattia di Lyme.

 Diagnosi

Qual’è il corretto iter diagnostico al quale verrà sottoposto il paziente nel caso di sintomi di disartria? Gli step prevedono una valutazione di natura medica, degli esami standard che consentiranno di valutare la funzionalità del cervello, il paziente potrebbe essere sottoposto a esami diagnostici che si avvalgono di immagini.

Per prima cosa la diagnosi si avvale di un medico che domanderà al paziente quali siano i sintomi presentati. In tal senso sottoporrà il paziente a un esame obiettivo. In tal senso il medico potrebbe avere il supporto di un logopedista. In tal senso al paziente potrebbero essere fatte ulteriori richieste quali:

  • Il paziente dovrà svolgere alcuni piccoli compiti, per esempio riuscire a spegnere una candela, riuscire a mordersi il labbro inferiore. Mostrare la lingua. Tramite l’attenta osservazione del personale sanitario mentre il paziente svolge questi compiti si potrà valutare quale sia il livello di forza effettiva e il movimento relativo ai muscoli che sono coinvolti nell’area del linguaggio;
  • Altri compiti che potrebbero essere richesti al paziente potrebbero riguardare per esempio la ripetizione di semplici parole e frasi, cantare e contare. Tramite l’osservazione del paziente nella fase di produzione dei suoni, si potranno individuale eventuali problemi presenti all’area del linguaggio, per esempio relativi alla respirazione e ad un linguaggio che nel paziente si esprime del tutto a scatti.
  • Proprio per andare a fondo e comprendere la problematica del paziente potranno essere somministrati degli esami standard che riguardano la funzionalità cerebrale definiti anche test di natura neuropsicologica. Questi esami verranno somministrati da due specialisti precisi:
  1. Potrebbero essere somministrati da un neuropsicologo;
  2. Potrebbero essere somministrati da un logopedista.

Qual’è la funzione specifica di questi esami? Danno un aiuto al medico che deve decidere il tipo di trattamento e aiutano a capire quali siano le effettive possibilità di recupero che ha il paziente. Quali sono gli esami diagnostici che potranno essere fatti fare al paziente? Vediamoli insieme:

  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una tomografia computerizzata;
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una risonanza magnetica per immagini;

Questo non esclude possano essere fatti fare ulteriori esami se quali l’analisi del sangue e delle urine, una rachicentesi, un elettroencefalogramma e studi sulla conduzione nervosa.

Il trattamento si basa sulla logopedia e in alcuni casi sull’utilizzo di dispositivi di comunicazione come un dispositivo computerizzato con tastiera e relativo display.

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