Dieta digitale : disintossicarsi dai social

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Avete mai sentito parlare di dieta digitale? In cosa consiste? Perchè si utilizza questa terminologia? Da questo punto di vista è importante parlare di una condizione di iperattività del nostro cervello, magari troppo stimolato da un mondo digitale che entra in ogni momento nella nostra vita. Jake Reilly è uno scrittore che abita negli Stati Uniti, a lui si deve l’utilizzo e la nascita di questo termine.

La sua esperienza personale, ci consente di fare delle interessanti riflessioni su come si debba utilizzare uno strumento come quello del web, dei social nel modo giusto. Ad un certo punto, nell’arco della sua vita e della sua esperienza, questo scrittore si è accorto che non riusciva in alcun modo a disconnettersi dal web. Per questa motivazione iniziò a fare dei calcoli che lo portarono a stabilire quante email inoltrasse nell’arco di un mese. Lo stesso utilizzo dello smartphone aveva abbondantamente superato una soglia mensile di oltre 800 ore. Da queste analisi ed osservazioni ha iniziato a utilizzare questa terminologia, oltre a coniare un altro termine importante collegato q questo, si parla infatti di “obesità di natura digitale”. Come si fa a stabilire se si sta vivendo una condizione come questa? Lo scrittore ha inventato una sorta di formula che consente di verificare se si sta vivendo questa particolare condizione.

Si basa su un semplice sistema di punti che tiene conto di una serie di azioni eseguite dall’utente, vediamo quali sono:

  • Per prima cosa un fattore del quale si tiene conto è quanti sono i dispositivi in possesso del soggetto.
  • Un altro fattore importante da questo punto di vista tiene conto di quante volte durante l’arco della giornata ci si collega.
  • Un altro fattore importante che viene esaminato e monitorato riguarda la quantità di messaggi che si inoltrano durante l’arco della giornata.

Volendo invece approfondire quali potrebbero essere i parametri in base ai quali si può monitorare l’utilizzo che facciamo dei social, potremmo certamente tenere in considerazione l’eventuale presenza di ansia e stress che riguardano il fatto di voler rimanere collegati in maniera permanente al web. Gesti come lo scorrere continuamente le bacheche legate ai social, avendo sempre la sensazione di dover vedere qualcosa in ogni momento.

Ansia e web

In maniera molto frequente non abbiamo la consapevolezza del fatto che l’ansia potrebbe essere direttamente collegata al web. Perchè si produce una condizione del genere? La risposta corretta è che il nostro cervello sperimenta uno stato di allerta, infatti ci si trova in una condizione in base alla quale si è in una continua attesa di informazioni e comunicazioni che la rete ci potrebbe fornire.

Seguire una sorta di regime digitale nel quale si cercano di ridurre le ore passate davanti ai social può essere molto utile. Infatti inizialmente, il fatto di accedere meno ai social potrebbe produrre nella persona uno stato di tensione marcato. Tuttavia nel corso del tempo si produrrà una condizione opposta, quella legata al percepire una maggiore tranquillità da un punto di vista interiore.

Percepire quello che accade

Il mondo digitale anche se noi non ce ne rendiamo conto, spesso ci fa credere che accadano molte cose nel mondo, per questo motivo tendiamo a convincerci del fatto che rimanere per un tempo troppo marcato lontano da internet, ci porterà nella situazione in cui si pensa si perdere delle informazioni importanti.

La paura è quella di essere tagliati fuori o di perdere magari delle dinamiche legate ai contatti sul web. In realtà le cose non stanno così, al contrario di quello che potremmo pensare, non accadono tutte queste cose che noi pensiamo. Quindi per rimanere aggiornati ci basterà semplicemente andare sul web e sui social una volta al giorno e avremo una panoramica completa delle notizie più importanti.

Follower e Like

Pensare di avere amici in rete spesso è solo una sorta di illusione, infatti non è ricevendo un like da una persona sconosciuta che potremo dire di avere un amico. Il fatto di ridurre la nostra permanenza in rete, porterà queste persone a cercare e trovare nuove amicizie di natura virtuale. La persona che sperimenta questa dieta al contrario, sarà portata a recuperare rapporti reali e a vivere le dinamiche di relazione con persone concrete.

Spesso non lo capiamo e magari non ci rendiamo neanche conto di questa cosa, i social network tendono a creare una sorta di dipendenza perchè nel momento in cui ci connettiamo, il nostro cervello emette quantità piccole di una sostanza chiamata dopamina.

Web e iperattività

Senza neanche rendercene conto, le dinamiche che sperimentiamo sui social ci portano a diventare iperattivi. Da questo punto di vista è anche importante sapere che nel corso del tempo ci si dimentica cosa voglia dire avere un minimo di tranquillità e viviamo una realtà caratterizzata da stimoli continui. Questo ci porta in una direzione nella quale dimentichiamo del tutto cosa voglia dire provare il piacere di non fare alcun tipo di attività.

Non è in alcun modo positivo non avere la possibilità di sperimentare una condizione come quella dell’ozio, infatti è proprio nei momento di quiete e tranquillità che si possono venirci in mente delle buone idee o magari tendiamo ad approfondire quelle che risultano essere già esistenti. Le idee migliori possono arrivare proprio nei momenti di maggior quiete e tranquillità. Si chiama anche “diritto alla disconnessione” e si parte dal presupposto che servono dei momenti definiti di quiete nei quali la nostra mente si trova in uno stato di quiete e di riposo.

Disconnettersi

Per questa motivazione è importante rendersi conto del fatto che il disconnettersi è una necessità, un diritto della persona che deve essere esercitato tutte le volte che possiamo. La cosa importante che bisogna sapere è quella di non consentire al web, ad internet di farci vivere in uno stato di connessione permanente.

Il web, il mondo di internet, la possibilità di poter accedere a tante informazioni in tempi veloci è sicuramente una grande possibilità, tuttavia non bisogna mai dimenticare di avere al di là di tutto anche una vita reale, quella che dovremmo vivere utilizzando i sensi che abbiamo a disposizione.

Sperimentare una dieta digitale ci può veramente aiutare a recuperare un rapporto meno problematico con la realtà di tutti i giorni, perchè la vita reale, quella fatta di rapporti autentici è molto importante e non va in alcun modo trascurata.

Il cervello online