La depressione al lavoro è una condizione rara o comune? La risposta corretta è che a differenza di quello che nella maggior parte dei casi si potrebbe pensare, si tratta di una condizione comune. Quali sono i sintomi che potrebbe avere la persona? Vediamoli insieme:
- Potrebbe soffrire di una forma di tristezza.
- Potrebbe soffrire di una forma di ansia.
- Potrebbe avere delle difficoltà nel riuscire a concentrarsi.
- Potrebbe percepire noia.
- Potrebbe avere degli attacchi di pianto che all’apparenza non hanno alcuna ragione di essere.
Si tratta di sintomi che in questi ultimi anni risultano decisamente in crescita, parlando dell’America, negli anni tra il 2019 ed il 2020, le persone che si sono sottoposte ad uno screening per depressione sono aumentate di una percentuale pari al 60 per cento. Ne è emerso che su 10 persone, almeno 8 risultano essere positivi ai sintomi correlati alla depressione.
Parliamo di lavoro
Se dobbiamo fare un approfondimento serio che riguardi tutte quelle persone che manifestano sintomi di natura depressiva al lavoro, per prima cosa è bene dire che bisogna fare una precisazione; non è che la professione che uno svolge causi una sindrome del genere. Questo non toglie che il contesto lavorativo può avere in tal senso una grande influenza e può sicuramente essere uno dei fattori scatenanti che in persone che hanno già una certa predisposizione. In base alle osservazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, un contesto di lavoro improntato alla negatività, potrebbe portare una persona ad avere delle problematiche sia di natura fisica che di natura psicologica. Quali potrebbero essere le conseguenze? Vediamole insieme:
- Il soggetto potrebbe andare incontro ad una perdita in termini di produttività.
- Il soggetto potrebbe assentarsi per molteplici periodi durante l’anno.
- Il soggetto potrebbe fare uso di sostanze definite nocive.
Definiamo i sintomi
Se si parla di segni legati da una forma depressiva collegata al lavoro è bene sapere che sono molto simili come struttura a quelli della forma generale. Tuttavia è bene sapere che si tratta di una problematica che come tale tenderà ad influenzare non solo l’aspetto lavorativo ma anche quello privato. In ogni caso, volendo approfondire alcuni sintomi che il soggetto potrebbe percepire abbiamo:
- Sicuramente si va incontro ad un aumento in quelli che sono i livelli di ansia espressi, in modo particolare se ci si trova ad affrontare situazioni stressanti e problematiche.
- Si percepisce una scarsa energia e in generale non si ha una grande motivazione nel fare le cose.
- In termini di sentimenti definibili come generali, abbiamo la noia inerente al proprio lavoro.
- Si va incontro ad una perdita di interesse per le mansioni in precedenza svolte.
- Si hanno delle difficoltà oggettive a concentrarsi.
- Si fa fatica a ricordare le cose.
- Si fanno errori marcati durante lo svolgimento delle attività legate al lavoro.
- Si possono avere dei disturbi di natura fisica quali il mal di testa, un senso di affaticamento, oltre al mal di stomaco.
- Si potrebbe diventare inappetenti.
- Si potrebbero avere delle crisi di pianto al lavoro senza una causa apparente.
- Si può andare incontro ad una condizione nella quale la capacità decisionale risulta essere decisamente ridotta.
- Si potrebbe essere maggiormente irritabili e con una scarsa tolleranza alla frustrazione.
Se si tratta di persone che sono brave nel mascherare questi sintomi depressivi, potrebbero essere talmente efficaci da non farli percepire ai colleghi. Tuttavia ci sono una serie di comportamenti che si potrebbero notare, vediamo quali sono:
- Il fatto di arrivare in ritardo in ufficio.
- Il fatto di procrastinare gli impegni.
- Una produttività che nel corso del tempo diventa ridotta.
- Si tende a fare un maggior numero di errori.
- Si hanno delle oggettive difficoltà nel riuscire a prendere delle decisioni.
Parliamo di cause
Quali potrebbero essere le cause che sono alla base di una problematica del genere? Vediamole insieme:
- Il fatto di avere un carico di lavoro troppo elevato.
- Il percepire come se non si avesse un effettivo controllo sulle problematiche di lavoro.
- Il fatto di lavorare in un contesto di lavoro tossico.
- L’avere delle molestie e delle discriminazioni sul luogo di lavoro.
- Avere un senso di pericolo collegato al proprio lavoro.
- Uno squilibrio marcato tra la propria vita lavorativa a quella privata.
- Avere un orario di lavoro sbilanciato, magari con delle irregolarità marcate.
- Avere uno squilibrio marcato ed evidente tra la propria vita lavorativa a quella privata.
- Lavorare in un contesto di lavoro che non rispecchia i nostri valori.
Possibili rimedi
Ora vediamo nel dettaglio, quali sono alcune strategie che si possono mettere in campo se si hanno momenti di sconforto:
- Sicuramente potersi prendere una pausa, anche piccola potrebbe decisamente aiutare.
- Magari quando si ha la pausa pranzo, se è sufficientemente lunga, approfittarne per uscire all’aria aperta, fare magari una passeggiata.
- Un altro fattore importante che non va in tal senso sottovalutato è il fatto di riuscire a prendersi una pausa, se possibile di una giornata per cercare di dedicarsi alle cose che fanno stare bene.
- Se possibile, praticare la meditazione definita di consapevolezza.
- Riuscire a svolgere durante la propria giornata, degli esercizi legati alla respirazione profonda.
- Se c’è una cosa che si sa produce stress, poter dire no.
- Magari distrarsi cercando di guardare un video che sia piacevole e divertente.
Se in ogni caso, ci si accorge che c’è uno stretto legame tra questi sintomi depressivi e il proprio posto di lavoro, si potrebbe parlarne con il proprio principale ( tuttavia questa dinamica è da valutare con attenzione, molto dipende dal tipo di azienda, dal rapporto che si ha, dal grado di sensibilità).
Se si tratta magari di una grande azienda, informandosi con il responsabile delle risorse umane, ci si potrebbe informare nel caso in cui sia presente un programma di assistenza ai propri dipendenti che si occupa di salute mentale. Tuttavia la depressione al lavoro, non è certo una dinamica che come tale si esaurisce in quello detto fino a questo momento, motivo per il quale è bene rivolgersi ad uno specialista che sia in grado di fornirci un supporto in tal senso. Partendo dal presupposto che in molti casi è consigliabile utilizzare una combinazione che preveda l’utilizzo di farmaci specifici, un intervento che sia legato allo stile di vita, la psicoterapia.