Depersonalizzazione e derealizzazione

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Depersonalizzazione e derealizzazione è un disturbo che come tale risulta essere inserito a pieno all’interno dei disturbi definiti dissociativi. Cosa capita esattamente alla persona che percepisce e prova uno stato del genere? La risposta è che si tratta di una problematica nella quale una persona tende a vivere uno stato del tutto alterato, per quanto riguarda la percezione e la consapevolezza del proprio Sè. Si avvertono delle sensazioni di distacco o di separazione da se stessi. In alternativa questo senso di distacco potrebbe essere legato all’ambiente attorno alla persona.

Da questo punto di vista nel 2005, Holmes ha fatto un’analisi in base alla quale ha ipotizzato di dividere questo distubo in due grandi categorie, vediamo quali sono:

  • La prima categoria riguarda il distacco.
  • La seconda categoria riguarda la compartimentazione.

Per quanto riguarda i sintomi legati alla compartimentazione, possiamo sicuramente citare una problematica come quella dell’amnesia dissociativa che si traduce nell’incapacità del soggetto di ricordare informazioni legate alla propria vita. Per quanto invece riguarda il distacco, il soggetto che percepisce sintomi del genere avverte sensazioni che riguardano un’alienazione che interessa le proprie emozioni, il proprio corpo.

Parliamo di derealizzazione

La derealizzazione ha delle caratteristiche che sono simili da questo punto di vista alla depersonalizzazione ma la sensazione che il soggetto percepisce, di distacco è legata al mondo. Da questo punto di vista questa problematica potrebbe esprimersi nei confronti delle persone o magari nei riguardi di oggetti del tutto inanimati, oppure potrebbe riguarda tutto l’ambiente attorno alla persona.

La persona potrebbe percepire una sensazione similare a quella di trovarsi avvolta in una sorta di nebbia, come se ci fosse un velo o una parete che separa la persona dal mondo attorno a lui. In questo specifico stato la persona che lo vive, avverte una sensazione come di separazione dal mondo esterno fuori da lui, al punto tale che questo potrebbe apparire ai suoi occhi del tutto distorto, irreale, a tal punto da non essere risconoscibile.

Gli oggetti e le forme che la persona vede, potrebbero avere forme e dimensioni diverse dalla realtà effettiva. La percezione del tempo cambia radicalmente, al punto tale che si ha la sensazione che scorra in maniera troppo veloce oppure al contrario in maniera troppo lenta.

Depersonalizzazione

Se invece ci riferiamo alla depersonalizzazione, ci stiamo focalizzando su una problematica nella quale il soggetto va incontro ad un’esperienza del tutto soggettiva nella quale si percepisce un senso di irrealtà, di distacco, una sorta di estraneità alla identità che abbiamo, oltre che dai propri pensieri, dalle proprie sensazioni, dalle proprie emozioni oltre che una lontananza legata alla propria identità corporea.

Questa dinamica è generalmente collegata ad una perdita di reattività a livello emotivo, si può parlare in tal senso di un intorpidimento da un punto di vista fisico ed emotivo. Le persone che hanno provato questa dinamica, riferiscono di percepire come una sorta di distacco dal proprio corpo.

La psicopatologia dissociativa è una dinamica che potremmo dire del tutto nascosta, lo stesso paziente arriva a consultare uno psicologo, un terapeuta, solo nel momento in cui si presentano ulteriori problematiche più evidenti e meno nascoste quali:

  • Il paziente ha un disturbo legato al panico.
  • Il paziente potrebbe avere un disturbo legato a stress post traumatico.
  • Il paziente potrebbe avere un disturbo come la depressione maggiore.

Non è per nulla semplice rilevare un disturbo del genere, trattandosi infatti di persone che si sentono come separate dal loro corpo, dal proprio io, da quello che le circonda in maniera del tutto soggettiva.

Dinamica normale o patologica?

Quando si parla di problematiche del genere, queste potrebbero manifestarsi in maniera del tutto transitoria, oltre che essere fenomeni comuni a la maggior parte della popolazione. Per quale motivo si manifestano? Pensiamo un attimo ad eventi gravi, accadimenti drammatici che si producono nella vita di una persona, quali la morte di un parente caro e amato. Pensiamo ad un grave incidente automobilistico che supera di gran lunga la capacità di resistenza che una persona ha dalla sua parte. Questi fenomeni potrebbero portare una persona a sperimentare una depersonalizzazione.

Quindi non si deve pensare che queste risposte che un soggetto esprime, siano necessariamente una spia di un’anormalità presente o magari di una situazione che ha un certo livello di gravità. Al contrario potrebbe trattarsi di reazioni del tutto normali a degli eventi eccezionali che si verificano in maniera saltuaria nella vita della persone.

Rielaborare un evento

Se si produce nella vita di una persona un evento traumatico, sicuramente si assiste ad una prima fase nella quale c’è lo shock, si provano delle sensazioni come la confusione, l’estraneità, un senso di irrealtà e di disorientamento. Quella sensazione che si prova e ci porta a sentire il nostro corpo non collegato a noi, possiamo identificarla coma una sensazione molto acuta di reazioni che si ha avuto ad uno stress molto grande.

Quando invece possiamo dire che questa condizione che ha la caratteristica di essere transitoria, invece diventa del tutto patologica? La risposta corretta è che questa condizione si produce nel momento in cui questi sintomi tendono a generarsi in situazioni che sarebbero in realtà del tutto gestibili.

Parliamo di cause

Nella maggior parte dei casi, questa problematica si presenta in seguito ad eventi traumatici che possono protrarsi nel corso del tempo. Si tratta in ogni caso di episodi che hanno la caratteristica di essere ricorrenti, costanti, persistenti, nei quali la persona che li vive percepisce un profondo distacco dalla realtà, dal proprio io e dal mondo esterno.

Approcci terapeutici

Quali sono in questo senso gli approcci di natura terapeutica che si possono mettere in campo? Se vengono prescritti dei farmaci, generalmente vengono dati al paziente ansiolitici e antidepressivi. Vengono somminstrati al paziente con lo scopo principale di diminuire i sintomi legati all’ansia.

Per quanto invece riguarda gli approcci in termini psicoterapeutici, per i Disturbi Dissociativi come la depersonalizzazione e la derealizzazione, si utilizza una metodica definita a fasi.

In una prima fase l’obiettivo è quello di cercare di ridurre il più possibile i sintomi provati dal paziente. Questo viene fatto avvalendosi di:

  • Esercizi per stabilizzare la sfera emotiva del soggetto.
  • Creare delle abilità.
  • Incrementare le esperienze positive nella vita della persona.
  • Cercare di vivere il più possibile il momento presente.

Nella seconda fase ci si concentra sul riuscire a elaborare i ricordi che hanno la caratteristica di essere traumatici. Nella terza fase si punta a consolidare quella risorse che tramite le fasi precedenti il paziente ha acquisito per arrivare ad una percezione del tutto unificata del proprio Io.

Imparare a gestire il tempo