Se non avete mai sentito parlare di una patologia mentale che si chiama depersonalizzazione, si tratta in sostanza di un soggetto che ha una percezione particolare del proprio corpo e della propria sfera emotiva. Questa condizione mentale è caratterizzata da una sensazione di distacco che il soggetto avverte nei riguardi del proprio corpo e anche dei processi mentali che accompagnano la sua vita che può anche scatenare una sensazione di paura. Come in un palcoscenico, il soggetto guarda scorrere la sua vita come fosse uno spettatore esterno che sta assistendo alla vita di un altro. Avverte anche una sensazione specifica che lo rende completamente avulso ( distaccato) dall’ambiente che lo circonda. Esistono delle cause oggettive e specifiche che scatenano questo disturbo? Si, andiamo a vedere nel dettaglio quali sono:
- Si tratta di una tipologia di stress specifico che può essere causato da un abuso di natura fisica o da un abbandono che durante l’arco della sua vita il soggetto che ne soffre ha subito
- Quella percezione particolare di distacco che riguarda sia il corpo che la mente può subentrare in determinati periodi o può essere una conzione continua
- Per poter effettuare una diagnosi certa in tal senso, si deve sottoporre il soggetto a una serie di esami che escludano la causa di natura organica
Tuttavia è anche bene dire che delle percezioni legate al proprio corpo, nelle quali si avverte come una sensazione di totale scollamento da questo e anche dall’ambiente circostante, sono situazioni abbastanza comuni. Sono stati di natura emotiva, percezioni, sensazioni che si possono produrre quando il soggetto ha vissuto eventi molto specifici, vediamo quali sono:
- Il soggetto è stato esposto nel corso della sua vita a una situazione molto pericolosa, al punto tale da rischiare di perdere la propria vita
- Può trattarsi di un soggetto che ha fatto uso di sostanze stupefacenti come la marijuana
- Per un motivo specifico quale ad esempio lo svolgimento di un’attività molto faticosa si è stancato parecchio
- Potrebbe trattarsi della conseguenza di un periodo nel quale ha avuto una fase di privazione del sonno
Può trattarsi di un disturbo che sopravviene anche quando un soggetto presenta un quadro psicologico associato anche ad altre problematiche mentali. Quale struttura hanno queste sensazioni nelle quali il soggetto percepisce come una sorta di distacco dal proprio corpo e anche dalla propria mente? Vediamo alcune caratteristiche specifiche:
- Tendono a manifestarsi in maniera spontanea e non sono la conseguenza dell’assunzione di farmaci specifici. Possono manifestarsi in maniera sporadica o con una certa continuità
- La sintomatologia che provocano nel soggetto lo porta ad avere uno stato di sofferenza emotiva molto accentuato
In termini puramente statistici, quante persone possono essere colpite da questa sindrome? In linea generale circa il 2 per cento della popolazione può vivere una condizione del genere. Si può manifestare in un’età specifica? Solitamente si presenta in forma precoce e in maniera rara colpisce persone che hanno oltre i 40 anni di età.
Possibili cause
Perchè si possa presentare un disturbo del genere il soggetto deve essere stato soggetto a un forte stress, vediamo quali:
- Può trattarsi di un soggetto che durante la sua infanzia ha subito un abuso
- Può trattarsi di un soggetto che può avere subito un abuso di tipo fisico
- Potrebbe trattarsi di un soggetto che ha assistito a scene di violenza di natura domestica
- Potrebbe trattarsi di un soggetto che ha avuto contatti con un genitore affetto da una malattia psichica o con una disabilità piuttosto seria
- Potrebbe trattarsi di un soggetto che ha assistito alla morte improvvisa di un suo familiare
Se dobbiamo invece comprendere meglio quale sia l’origine di una condizione del genere, potrebbe essere la conseguenza di uno stress piuttosto accentuato al quale il soggetto è stato sottoposto. Si parla di stress nell’ambito emotivo e familiare, uno stress di natura economica o legato al proprio lavoro.
In alcuni casi potrebbe trattarsi di una conseguenza di condizioni psicologiche come una forma depressiva o una forma di ansia. Potrebbe trattarsi di una reazione scatenata dall’utilizzo di sostante stupefacenti. In una percentuale di casi che arriva circa al 20 per cento, la causa scatenante può essere uno stress non particolarmente accentuato e per questo motivo non è identificabile.
Sintomatologia
La sintomatologia associata a questa forma, può manifestarsi in maniera improvvisa o al contrario può avere uno sviluppo caratterizzato da una certa gradualità. Per quanto concerne le tempistiche, si tratta di sensazioni, percezioni del soggetto che possono sorgere e durano magari qualche ora, si può trattare invece di episodi che durano alcune settimane, può durare alcuni mesi, si tratta di episodi che possono anche durare per anni.
Parlando invece di quanto sono marcati i sintomi, possiamo dire che possono essere piuttosto accentuati o minimi, se ci troviamo in presenza di un disturbo che è molto marcato, allora la sintomatologia è piuttosto accentuata e può rimanere tale per molto tempo ( si parla anche di anni).
Disagio spicologico
Bisogna partire dal presupposto che i sintomi percepiti dal soggetto e correlati alla depersonalizzazione sono fonte di un grande disagio. Spesso vengono tollerati con grande fatica per questo motivo stati di ansia e depressione correlati a questa sintomatologia possono essere frequenti. Alcuni soggetti pensano che la causa scatenante di questa problematica sia imputabile a un danno di natura celebrale.
Se il soggetto si trova in una condizione di forte stress la sintomatologia può decisamente peggiorare. Si tratta di sintomi che sono molto difficili da comunicare e spiegare al mondo esterno, tuttavia il soggetto ha piena consapevolezza di vivere una condizione che non corrisponde di fatto alla realtà.
Processo diagnostico
Per arrivare a una diagnosi in tal senso è necessario rivolgersi a un medico specialista che dovrà sottoporre il paziente a una serie di esami di approfondimento che possano escludere la presenza di altre cause. Tuttavia il medico dovrà porre molta attenzione al racconto del paziente, quindi se gli episodi sono ricorrenti e costanti, se il soggetto percepisce che si tratta di una condizione che non è reale, qual’è il grado di preoccupazione del soggetto di fronte a questi sintomi.
L’esclusione di altre cause o di natura organica passa per una serie di esami che verrano fatti, vediamo quali:
- Una risonanza magnetica
- La tomografia computerizzata
- Analisi del sangue e delle urine
Recupero del soggetto
Le possibilità di recupero dipendono molto da quanto è accentuato il disturbo. Se si tratta di cause legate a situazioni di stress specifico, il soggetto può avere un recupero completo. In alcuni casi il soggetto non risponde nella maniera dovuta al trattamento e il problema tende a cronicizzarsi. La sintomatologia può essere attenuata se il paziente riesce a concentrare la sua mente su altri pensieri.
Il trattamento per la depersonalizzazione prevede un approccio di natura psicoterapeutica o anche con l’utilizzo di farmaci a base ansiolitica o antidepressiva. Per quanto concerne la terapia psicologica, si possono utilizzare vari approcci, vediamo quali:
- Si possono utilizzare approcci di natura cognitiva per cercare di filtrare i pensieri ossessivi del soggetto
- Il soggetto può utilizzare un approccio comportamentale per eseguire attività che lo distraggano da questa percezione
- Si possono utilizzare tecniche basate sull’utilizzo dei cinque sensi per fare in modo tale che il soggetto sia più presente e legato al mondo
L’utilizzo dei farmaci ansiolitici e antidepressivi sono di supporto al paziente nel caso in cui percepisca queste sensazioni e si scateni in lui l’ansia. Potrebbero quindi alleviare questa forma ansiogena dando un minimo di sollievo.