Defusione cognitiva : ridurre i pensieri indesiderati

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Quando parliamo di defusione cognitiva a cosa ci stiamo riferendo? La risposta corretta è che si tratta di una metodologia, un approccio che arriva dalla terapia cognitiva. Qual’ è lo scopo? Cercare di porre un freno ai pensieri indesiderati, ai pensieri negativi, per evitare e ridurre il rischio che questi possano prendere il sopravvento.  Potremmo anche definirli pensieri che hanno la caratteristica di essere ossessivi e ripetersi nel corso del tempo. Qual’ è la caratteristica più importante di queste tipologie di pensieri? Per prima cosa è molto difficile riuscire a sradicarli, tendono a ripresentarsi in maniera ossessiva. Bisogna anche dire che siamo noi stessi che tendiamo ad alimentarli, per quale motivo si produce una dinamica del genere? Vediamoli insieme:

  1. Una delle componenti delle quali dobbiamo tenere conto è la preoccupazione.
  2. Un’altra delle componenti delle quali dobbiamo tenere conto sono le paure che possiamo avere dentro di noi.

Proprio per l’analisi che abbiamo fatto fino a questo momento è importante rendersi conto del fatto che cercare di fuggire da questa tipologia di pensieri non è l’approccio giusto, allo stesso modo non è una soluzione non ignorarli. Quindi cosa possiamo fare nel concreto? Quali sono le tecniche, le metodologie che possiamo mettere in pratica per cercare di gestire nel modo migliore questi pensieri ricorrenti e intrusivi? 

La risposta più corretta parte dal presupposto che applicando questa metodica, si cerca di fare in modo tale che si possa ridurre il rischio che si produca una fusione tra i pensieri definiti indesiderati con la nostra persona, per evitare che si producano dei limiti che vanno a incidere nella nostra vita quotidiana. Vediamo alcune delle conseguenze alle quali potremmo andare incontro:

  1. Una difficoltà oggettiva a dormire.
  2. Nonostante si faccia magari sport, la nostra mente è comunque piena di pensieri negativi e fastidiosi.

Per poterli quindi combattere nel modo giusto, per riuscire a gestirli in maniera tale che non costituiscano per noi un problema, un impedimento ad avere una vita serena, bisogna per prima cosa comprendere come si tende a costruire una realtà del genere. 

Pensieri e loro fusione

Per quale motivo tendiamo a mettere in pratica un meccanismo per il quale ci fondiamo con quei pensieri? La risposta corretta è che si crede di essere quei pensieri, non abbiamo la capacità di astrarci da questi pensieri e riuscire magari a vederli da una prospettiva esterna, insegnamento questo che ci dà l’approccio mindfulness. Proprio per questi motivi, tendiamo ad attribuirgli un’importanza del tutto eccessiva, questo ovviamente ci porta a dargli la massima attenzione. Per questo motivo nessuna attività che svolgiamo, ci aiuta effettivamente a fare in modo tale che si possano superare.

Il fatto poi che una persona che sperimenta questi pensieri li consideri verità assolute è una condizione del tutto normale. Non si tratta certamente di pensieri positivi, gradevoli, al contrario si tratta di pensieri che non amiamo e hanno la caratteristica di costituire una minaccia.

Chiaramente questi hanno un impatto di natura emotiva sulla persona che li sperimenta, infatti ogni pensiero sul quale tendiamo a concentrarci può innescare in noi delle emozioni molto forti. Potremmo provare paura, ansia, magari nervosismo. 

Parliamo di esercizi

Per questa motivazione, si propongono degli esercizi. Si dovranno mettere in pratica ogni volta in cui la nostra mente è presa da questi pensieri. Questi esercizi hanno degli scopi specifici, in particolare tre, vediamo quali sono:

  1. Il primo obiettivo è quello di mettere in condizione la persona di poterli riconoscere.
  2. La seconda motivazione è quella di percepirlo.
  3. La terza motivazione è legata al fatto di riuscire a liberarlo.

Primo esercizio

Nel primo esercizio che si andrà a svolgere, si tratta in pratica di inserire il pensiero che abbiamo all’interno di una frase come :” sto pensando di”…. Riflettiamo ad un pensiero come a quello che potrebbe venirci in mente di non valere nulla e inseriamolo all’interno di una frase :” Sto pensando di non valere nulla”. 

Il fatto di ripeterlo a voce alta, ci porta a dissociarsi da questo pensiero, lo si inizia a percepire, vedere con una prospettiva diversa. La ripetizione di questo pensiero più e più volte, ci porterà sicuramente ad un allontanamento da questi pensieri, per poter poi in seguito mettere in pratica il secondo esercizio.

Quello che pensiamo perde il suo senso

Questa seconda tipologia di esercizio, parte dal presupposto di ripetere molte volte una parola, ci renderemo conto nel corso del tempo che la sua ripetizione continua, costante, fa progressivamente perdere il senso della stessa. Col tempo tenderemo a identificare quella parola come semplici suoni che arrivano dalla nostra bocca, niente altro.

Questo esercizio nella prima fase verrà fatto legandolo magari ad una parola banale, di suo quotidiano, in un secondo momento invece, la parola potrebbe diventare una frase come quella del non valere nulla. Questa frase la dovremo ripetere molte volte, al punto tale che il suo significato originario perderà di importanza per noi, perché inizieremo a concentrarci maggiormente sui movimenti legati alla nostra bocca e sulle vibrazioni che il suono fa emergere. 

In pratica arriveremo ad un punto tale che questo tipo di pensiero perderà del tutto senso. Questi due primi approcci, sono molto importanti, infatti aiutano la persona ad arrivare alla terza fase, quella che potremmo definire della negazione. Infatti il soggetto arriverà a pronunciare un no molto deciso, consentendogli in tal senso di liberarci da quel pensiero e dal riuscire a “lasciarlo andare” dalla nostra mente.

La defusione cognitiva è una tecnica molto utile per dare ad una persona degli strumenti efficaci che gli consentano di poter gestire nel modo più efficace pensieri negativi e non desiderati. Si tratta di pensieri dalla forte valenza negativa, questi non ci consentono poi di vivere la vita nel modo migliore, magari portandoci ad avere uno stato d’animo improntato alla tristezza e a non riuscire a trovare un senso nelle cose.

Il fatto di riuscire a vedere i pensieri nel modo giusto, come li possiamo interpretare, nel modo più giusto, ci aiuta sicuramente, il fatto poi di riuscire ad allontanarci da questi, rende il quadro della situazione molto più chiaro. In pratica si tratta di riuscire ad avere maggiore chiarezza, cercando di dissipare “quella nebbia” che abbiamo nella nostra mente.