Quando parliamo di crampi di notte a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta sostanzialmente di contrazioni del tutto involontarie a livello muscolare, sopraggiungono in maniera del tutto improvvisa e hanno un carattere del tutto transitorio. Quali sono le zone del corpo nella quali tendono a manifestarsi? In linea generale potrebbero interessare:
- La zona del polpaccio;
- La zona della coscia;
- La zona del piede.
Quanto possono essere dolorose queste fitte? La loro manifestazione può essere in forma acuta, talmente intense da causare una immobilità nella parte interessata. Come si manifesta la sintomatologia? Il paziente in tal senso afferma che si tratta a tutti gli effetti di un spasmo che interessa la fascia muscolare relativa agli arti inferiori che sono rigidi e contratti se si toccano. Tuttavia non sono presenti neè edemi nè ecchimosi.
Quanto possono durare? In generale la loro durata si limita a quale minuto, tuttavia se compaiono durante le ore notturne possono indurre il risveglio della persona, questo causa un cattivo riposo e di conseguenza la persona il giorno dopo lamenterà stanchezza.
Parliamo di cause
Quali possono essere le cause che portano ad avere sintomi del genere? La risposta corretta è che all’origine ci potrebbero essere cause di natura differente. Se di dovessero manifestare quando il soggetto è in una condizione di riposo, potrebbero essere collegati a una riduzione della quantità presente nel corpo relativa ai sali minerali. Questa diminuzione potrebbe a sua volta essere causata da:
- Potrebbe essere collegato a una sudorazione troppo abbondante;
- Potrebbe essere collegato a un processo di disidratazione;
- Capita chiaramente con maggior frequenza durante la stagione estiva, un periodo caldo nel quale si suda di più.
Potrebbero essere sintomi che si manifestano in maniera del tutto sporadica oppure al contrario potrebbero manifestarsi con una frequenza costante. Nel secondo caso se si tratta di crampi che si manifestano durante le ore della notte, in tal senso potrebbero essere un segnale legato a una carenza o a uno squilibrio di:
- Carenza o squilibrio di sodio;
- Carenza o squilibrio di potassio;
- Carenza o squilibrio di magnesio;
- Carenza o squilibrio di calcio;
- Carenza o squilibrio di vitamina D.
Crampi e farmaci
Il fatto che una persona possa soffrire di crampi potrebbe anche essere collegato a un trattamento a base farmacologica? La risposta è si, per esempio farmaci diuretici, durante il periodo della gravidanza. Potrebbero esserci altre cause legate a questo sintomo? Si, un soggetto che magari sta vivendo un periodo di stress particolarmente intenso, un senso di affaticamento a livello fisico piuttosto pronunciato.
Tuttavia il fatto di avere dei crampi che si manifestano durante la fase notturna potrebbe anche essere indice di una problematica legata alla circolazione. In tal senso la gravità potrebbe essere del tutto variabile e parliamo di condizioni quali:
- Potrebbe essere legata a una patologia definita aterosclerosi periferica;
- Potrebbe essere legata a una patologia definita trombosi venosa;
- Potrebbe essere legata a una patologia chiamata varici;
- Potrebbe essere legata a una patologia chiamata flebite.
Tuttavia il fatto che un soggetto vada incontro a contrazioni di natura muscolare durante le ore notturne, potrebbe anche essere il sintomo di una sindrome definita delle gambe senza riposo. Si tratta di una problematica di natura neurologica che si manifesta ed è caratterizzato dalla necessità di muovere le gambe. Si tratta di una necessità che presenta due caratteristiche specifiche, vediamo quali sono:
- La prima caratteristica è quella di essere del tutto incontrollabile;
- La seconda caratteristica di questa problematica è di avere una natura urgente.
Cause legate ai crampi notturni
Quali sono quindi le possibili cause che potrebbero essere legate ai sintomi dei crampi durante le ore notturne? Vediamoli insieme:
- Potrebbero essere collegati a una forma di anemia;
- Potrebbero essere collegati a una forma di aterosclerosi;
- Potrebbero essere collegati a una forma di celiachia;
- Potrebbero essere collegati a una forma di chetoacidosi diabetica;
- Potrebbero essere collegati a una gravidanza;
- Potrebbero essere collegati a un’insufficienza renale;
- Potrebbero essere collegati a una forma di ipotiroidismo;
- Potrebbero essere collegati a una forma di morbo di Parkinson;
- Potrebbero essere collegati a una forma di pancreatite;
- Potrebbero essere collegati alla sindrome di Fanconi;
- Potrebbero essere collegati a una tromboflebite;
- Potrebbero essere collegati a una trombosi venosa profonda;
- Potrebbero essere collegati alle vene varicose.
Parliamo di sindrome di Fanconi
Quando parliamo di sindrome di Fanconi a cosa si riferiamo esattamente? Si tratta di una patologia rara che coinvolge la funzionalità definita tubolare renale. Quali sono le conseguenze? Il soggetto ha una perdita molto marcata di:
- Il paziente ha una perdita piuttosto pronunciata di glucosio;
- Il paziente ha una perdita piuttosto pronunciata di bicarbonato;
- Il paziente ha una perdita piuttosto pronunciata di fosfati;
- Il paziente ha una perdita piuttosto pronunciata di acido urico;
- Il paziente ha una perdita piuttosto pronunciata di potassio.
La sindrome di Fanconi potrebbe essere ereditaria e tra le cause potremmo avere:
- Un’esposizione a farmaci quali chemioterapici e antiretrovirali;
- Una carenza legata alla presenza di vitamina D;
- Un trapianto di rene;
- Una patologia tumorale come il mieloma multiplo;
- Potrebbe essere collegata all’amiloidosi;
- La sua insorgenza generalmente è legata alla presenza di un’altra patologia che è la cistinosi.
Sintomi
Quali sono i sintomi? Se si tratta di una sintomatologia che fa la sua comparsa durante l’infanzia potremmo avere:
- Il bambino potrebbe andare incontro a una minzione troppo marcata;
- Il bambino potrebbe avere una sete eccessiva.
Se parliamo invece degli adulti i sintomi potrebbero essere:
- Il paziente adulto potrebbe lamentare un senso di debolezza;
- Il paziente adulto potrebbe lamentare un dolore che interessa le ossa.
Quando si tratta di casi del genere le lesioni che interessano le ossa e i reni intervengono prima dell’effettuazione della diagnosi.
Diagnosi
Qual’è l’iter corretto per diagnosticare questa sindrome? Generalmente vengono eseguiti esami del sangue e esami delle urine. In tal senso si potrebbe sospettare una sindrome del genere in presenza di anomalie di natura ematica. In tal senso potremmo avere:
- Livelli alti di acidi;
- Livelli elevati di glucosio;
Infatti la conferma della diagnosi avviene in tal senso con il riscontro di livelli alti di glucosio nelle urine.
Terapia
Su cosa si basa la terapia? Per prima cosa è bene dire che non si tratta di una patologia dalla quale il paziente guarisce ma può essere tenuta sotto controllo. Se ci sono nel sangue livelli molto alti di acidi (definita anche acidosi) il tutto può essere tenuto sotto controllo somministrando al paziente il biacrbonato di sodio.
Se il paziente dovesse avere livelli di potassio bassi li potrà assumare per via orale. Trattandosi di una problematica che interessa anche le ossa si provvederà a trattare il paziente con fosfati e vitamina D in forma orale. In caso di insufficienza renale in un bambino potrà essere trattato con trapianto di rene. Tuttavia se una patologia come la cistinosi dovesse espandersi ad altri organi il rischio è quello che il paziente vada incontro al decesso.
I crampi di notte possono essere quindi un sintomo riconducibile a varie problematiche. Per prima cosa si dovrà capire se sono una condizione momentanea o costante nel soggetto. Se fossero costanti sarà bene rivolgersi a un medico per effettuare gli opportuni approfondimenti del caso.