Quando una persona ha i crampi da calore, quali sintomi potrebbe avere? Per prima cosa è bene specificare che si tratta di contrazioni che sono del tutto involontarie, risultano avere un carattere improvviso, possono riguardare un muscolo o un fascio di muscoli. Il soggetto lamenta delle fitte dolorose, si tratta in ogni caso di spasmi di natura muscolare che hanno la caratteristica di essere brevi, questo non toglie siano fastidiosi, in alcuni casi la parte interessata potrebbe essere rigida nel momento in cui la si tocca, tuttavia non presenta degli edemi o delle ecchimosi.
Parlando di quelli che possiamo definire sintomi comuni abbiamo:
- Per prima cosa il soggetto potrebbe andare incontro ad una sudorazione piuttosto abbondante;
- Potrebbe avere una sindrome dolorosa che interessa i muscoli o spasmi ( le zone interessate sono in maniera particolare le gambe);
- Il soggetto potrebbe avere la pelle che risulta essere arrossata;
- Il soggetto potrebbe avere la pelle che risulta essere umida.
Quando si parla di questa specifica tipologia di crampi, le zone interessate potrebbero essere:
- Nella maggioranza dei casi interessano i muscoli relativi alle gambe;
- Potrebbero interessare la zona delle braccia;
- Potrebbero interessare la zona della schiena;
- Potrebbero interessare la zona addominale.
Quando una persona manifestare una sindrome dolorosa del genere, di solito nell’arco di trenta minuti un’ora, tende ad avere un miglioramento.
Definiamo la problematica
Il crampo è a tutti gli effetti una contrazione che risulta essere del tutto involontaria oltre che improvvisa, tende a verificarsi quando una persona, un soggetto si ritrova esposto a un calore anomalo, ad umidità, senza che ci sia in tal senso un reintegro adeguato dei fluidi perduti. Motivo per cui questa tipologia di crampo si verifica durante i mesi estivi o nel momento in cui una persona tende a praticare uno sport di grande intensità in ambienti che hanno la caratteristica di essere molto caldi.
Parliamo di cause
Quali sono le cause che possono determinare in una persona un crampo del genere? Vediamole insieme:
- Per prima cosa sono determinati da una perdita di liquidi ( viene anche definita disidratazione);
- Un altro fattore di perdita è legato agli elettroliti che sono minerali molto importanti;
- Tra questi abbiamo il sodio;
- Abbiamo il potassio;
- Abbiamo il calcio;
- Abbiamo il magnesio;
- Alla base sicuramente c’è una problematica legata ad una fase di sudorazione molto abbondante ( eccessiva rispetto ad una condizione normale).
Se una persona pratica uno sport ad elevata intensità nei mesi estivi, il corpo tende a perdere delle sostanze definite nutritive in forma di elettroliti. Il sudore al suo interno contiene una quantità di sodio molto elevata, oltre ad avere altri nutrienti che sono in grado di regolare la fase delle contrazioni ai muscoli. Se i nutrienti dovessero essere perduti dall’organismo di un soggetto in maniera troppo rapida, al punto tale da non riuscire a reintegrarli nella maniera adeguata, possono prodursi questi crampi.
Ci sono altri fattori da tenere in considerazione? Si, vediamo quali sono:
- Uno dei fattori da tenere in considerazione è il livello di affaticamento;
- Un altro fattore che si dovrà tenere in considerazione è lo sforzo fisico che si produce in ambienti che hanno la caratteristica di essere caldi e umidi.
Persone a rischio
Quali sono le persone maggiormente a rischio in problematiche del genere? Si tratta in generale di persone che hanno una buona forma fisica, tendono a sudare in maniera abbondante, tendono a reintegrare l’acqua che hanno perduto, non i sali minerali. Questa tipologia di crampo tende ad essere comune tra persone che:
- Si parla di lavoratori manuali ( possiamo citare in tal senso come esempio gli operai siderurgici, i minatori, i muratori);
- Si parla di una categoria di lavoratori come i gli allievi militari;
- Si parla di una categoria di lavoratori come gli atleti.
Una particolare attenzione va posta ai bambini e agli adolescenti che tendono ad adattarsi in maniera più lenta ai mutamenti relativi al calore che si diffonde nell’ambiente, motivo per il quale sono maggiormente a rischio nello sviluppo di malattie legate al caldo.
Approccio medico
In presenza di una problematica del genere, quando è consigliabile rivolgersi al medico? Vediamolo insieme:
- Nel caso in cui ci fosse un peggioramento dei sintomi quali mal di testa, vertigini, il vomito, la nausea, uno svenimento, una temperatura elevata superiore ai 40 gradi;
- Se si tratta di casistiche gravi, il medico farà una valutazione dei sintomi, farà l’anamnesi, oltre a determinare la quantità di liquidi necessaria da somministrare al paziente per vita endovenosa. Un altro fattore importante è quello di dare un riposo adeguato all’organismo del paziente.
Parliamo di complicazioni
Le patologie legate ai colpi di calore possono anche essere collegate a delle complicazioni serie, tra queste abbiamo:
- Se il livello di disidratazione del soggetto è molto marcato, possono prodursi svenimento o lo stordimento;
- Il paziente potrebbe avere la rabdomiolisi, una emissione di urine di colore scuro, causate da un aumento nel rilascio di mioglobina ( si tratta di proteine muscolari);
- Tra i sintomi potremmo avere un battito cardiaco che risulta essere del tutto irregolare, una sindrome dolorosa che interessa i muscoli, il vomito e l’insufficienza renale;
- Il soggetto potrebbe andare incontro ad un’insufficienza epatica acuta, si tratta di una condizione rara nella quale il fegato tende a perdere la sua naturale capacità di funzionare in maniera adeguata, non riuscendo più a filtrare i prodotti di scarto relativi al sangue;
- Il soggetto potrebbe andare incontro a delle aritmie cardiache, si tratta di problematiche nelle quali il cuore ha un battito troppo veloce ( si parla in tal senso di tachicardia) oppure potrebbe avere un battito troppo lento ( si parla in tal senso di bradicardia).
Crampi da calore : cosa fare
Quali sono gli interventi da mettere in atto se una persona dovesse soffrire di crampi prodotti dal calore? Per prima cosa è bene non proseguire nei lavori all’aperto di natura fisica che si stavano svolgendo o esercizi fisici. La perdita di liquidi che si è prodotta può essere ovviata tramite la giusta reintegrazione dei liquidi tramite via orale, oltre a poter massaggiare il muscolo per stimolare il giusto apporto di sangue e di ossigeno.
Un’altra attenzione importante da avere è legata al bere molta acqua, per ridurre al minimo il rischio che si possano produrre dei crampi legati ad un calore eccessivo. L’alimentazione dovrà essere varia e fare in maniera tale che si basi si una dieta corretta. Non va in presenza di crampi assolutamente ripresa l’attività fisica che si stava facendo, non bisogna bere alcolici e bevande che contengono caffeina.
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