Per quale motivo una persona potrebbe avere dei crampi addominali e diarrea? Generalmente quando si parla di una sindrome dolorosa che riguarda l’addome, se si ha nausea, febbre, se il soggetto ha vomito, nella maggioranza dei casi potrebbe trattarsi di un processo infiammatorio a carico della mucosa dello stomaco. Oltre alla zona dello stomaco potrebbe esserci un processo infiammatorio che riguarda anche la zona dell’intestino tenue, il suo tratto iniziale. Qualora il processo infiammatorio dovesse anche interessare il colon, si potrà parlare di:
- In tal senso di parla di gastroenterocolite.
Quali possono essere i motivi per i quali un soggetto potrebbe avere una gastroenterite del genere? Vediamoli insieme:
- Potrebbe trattarsi di una problematica di natura batterica;
- Potrebbe trattarsi di un processo infettivo di natura virale;
- Potrebbe anche essere collegato a alterazioni legate alla flora intestinale.
Parliamo di gastroenterite di natura batterica
Approfondiamo ora un caso nel quale un soggetto introduce nel proprio organismo del cibo o dell’acqua che hanno subito un processo di contaminazione batterica. Qual’è la tempistica in tal senso? Generalmente di parla di un’ingestione di acqua o di cibo che è avvenuta in un arco temporale che va dalle otto ore fino alle 48 ore successive. Il paziente che sintomi potrebbe avere? Per prima cosa il paziente potrebbe avvertire un crampo che si indirizza nella zona del basso ventre. Potrebbe avere scariche di diarrea che hanno una frequenza piuttosto elevata, si parla di cinque o sei epidosi. Potrebbero diventare fino a 15-20 nell’arco di 24 ore. In tal senso potrebbero anche rilevarsi delle tracce di sangue.
Ci sono altri sintomi ai quali il paziente potrebbe andare incontro? La risposta è si, vediamo quali sono:
- Il paziente potrebbe avere febbre ( diventare piretico);
- Il paziente potrebbe avere la nausea;
- Il paziente potrebbe avere il vomito;
- Il paziente potrebbe avere i brividi.
Se si tratta di una forma batterica viene coinvolto anche il colon, in tal senso si parla di una forma definita gastroenterocolite. Se il paziente dovesse soffrire di una forma del genere è bene non assumere farmaci contro la diarrea perchè in tal senso è un valido supporto per riuscire a espellere i batteri e in questo modo fare in maniera tale che il processo infettivo arrivi a una soluzione.
Quali comportamenti adottare
In una forma del genere quali sono i comportamenti che è bene che il paziente adotti? Vediamoli insieme:
- Per prima cosa idratarsi nella maniera più corretta;
- Quindi sarà bene assumere integratori salini;
- Sarà consigliabile bere the;
- Sarà consigliabile assumere delle tisane;
- Ridurre l’assunzione di cibi di natura solida;
Quando è consigliabile recarsi dal medico? Se i sintomi della diarrea non dovessero scomparire nell’arco di un paio di giorni e la diarrea dovesse manifestarsi con eventuali tracce di sangue, sarà bene recarsi dal proprio medico. In tal senso potrà essere svolto un esame delle feci per individuare il batterio responsabile e sottoporre il paziente se dovesse rendersi necessario a una cura antibiotica.
Parliamo di gastroenterite di natura virale
Se parliamo di gastroenterite di natura virale, ci stiamo riferendo di fatto a quella che viene comunemente detta influenza intestinale. Una gastroenterite che ha una origine virale nella quale il paziente potrebbe avere:
- Per prima cosa una diarrea con episodi frequenti;
- Una febbre che non arriva a 38 gradi;
- Il paziente potrebbe avere la nausea;
- Il paziente potrebbe avere il vomito;
- Il paziente potrebbe avere uno stato di inappetenza;
- Il paziente potrebbe soffrire di mal di testa;
- Potrebbe avere dei dolori osteoarticolari;
- Potrebbe avere una sindrome dolorosa che interessa i muscoli.
Si tratta di una forma che si manifesta generalmente durante l’inverno e non è collegata a virus come l’influenza stagionale, i virus coinvolti in questa forma sono:
- Si parla in tal senso di un virus chiamato norovirus;
- Si parla in tal senso di un virus chiamato adenovirus;
- Si parla in tal senso di un virus chiamato rotavirus ( in questo caso si parla di una forma di virus che è legata in maniera particolare ai bambini).
Quali sono in tal senso i comportamenti corretti che deve assumere il paziente? Per prima cosa in questo caso specifico non devono essere assunti farmaci contro la diarrea, ci si dovrà idratare in maniera adeguata, assumendo farmaci che aiutino a combattere in maniera efficace sintomi quali:
- Per aiutare a combattere in maniera efficace il mal di testa;
- Per aiutare a combattere in maniera efficace la febbre;
- Per aiutare a combattere in maniera efficace dolori.
In linea generale il paziente nell’arco di quattro/cinque giorni dovrebbe iniziare a stare meglio e non avere più questi problemi, se i sintomi dovessero perdurare per un tempo più lungo allora sarà bene rivolgersi al proprio medico.
Parliamo di flora intestinale
In tal senso come sintomi il principale è sempre la diarrea, il paziente potrebbe avere scariche numerose. Il dolore che si avverte nella zona della pancia è in tal senso di entità piuttosto lieve, raro che il paziente possa essere piretico. Quali sono la cause legate a sintomi del genere? Da questo punto di vista è corretto parlare di uno stato di alterazione che interessa la flora intestinale. Uno squilibrio a livello batterico che interessa quelli che possiamo definire buoni come lattobacilli bifidodatteri. Poi ci possono essere batteri maggiormente aggressivi che ad esempio l’Escherichia coli in alcuni suoi ceppi.
Quali potrebbero essere i motivi per i quali può prodursi uno stato del genere? Potrebbe anche essere legato a una fase momentanea di abitudini mutate quali ad esempio un viaggio all’estero. I batteri definiti più aggressivi tendono ad aumentare e innescano i sintomi lamentati dal paziente.
Uno dei motivi per i quali potrebbe prodursi una situazione nella quale avviene un’alterazione della flora intestinale è a seguito di una cura di natura antibiotica. Quanto tempo occorre perchè la situazione passi? Generalmente si tratta di situazioni che tendono a risolversi nell’arco di due o tre giorni. Durante questo periodo è bene idratarsi il più possibile per cercare di reintegrare in maniera adeguata i liquidi che il paziente ha nel frattempo perduto.
In tal senso potrebbe essere utile ( non in autonomia ma dietro prescrizione medica) assumere un farmaco contro la diarrea per ridurre il fastidio delle scariche, unitamente a lattobacilli. Questi sono utili per riuscire a riportare un buon equilibrio nella flora intestinale.
Parliamo di esterichia coli
Parliamo di un batterio ed è parte integrante della flora intestinale dell’uomo, nella maggior parte dei casi si tratta di batteri innocui tranne alcuni ceppi che possono essere in tal senso responsabili di problematiche intestinali (patologie) e anche non intestinali quali la peritonite e la setticemia.
Ci sono in tal senso dei comportamenti utili che può adottare un paziente per ridurre il rischio di avere un processo infettivo da esterichia coli? La risposta è si vediamo come:
- Non ingerire alimenti quali carni poco cotte o latte non pastorizzato;
- Lavare gli utensili presenti in cucina prima di utilizzarli sulla carne per esempio cruda;
- Cercare di utilizzare contenitori separati a seconda dell’alimento;
- Curare l’igiene lavandosi le mani prima di cucinare, dopo essersi recati in bagno, se si toccano animali.
Considerazioni finali
In presenza di crampi addominali e diarrea che dovessero protrarsi nel tempo è consigliabile rivolgersi al proprio medico per capire se sono necessari ulteriori approfondimenti.