Quando parliamo di congestione epatica a cosa ci riferiamo? Essenzialmente si tratta di una condizione nella quale il sangue tende a creare un accumulo all’interno del fegato e le vene che dovrebbero svolgere una funzione di drenaggio non assolvono al loro compito. Quali sono le patologie alle quali potrebbe essere collegata una condizione del genere? Vediamole insieme:
- Solitamente questa condizione si produce a causa di un’insufficienza cardiaca nel lato destro del muscolo cardiaco.
La problematica è la diretta conseguenza di un incremento in quella che è la pressione delle vene nella parte centrale e questa condizione crea una sorta di barriera al corretto deflusso di sangue dalla zona del fegato. Quali sono le conseguenze alle quali può portare una condizione del genere? Si tratta di una dinamica degenerativa che come tale se protratta a lungo nel tempo può evolvere fino a una forma di cirrosi.
Tra le conseguenze per un paziente affetto da cirrosi abbiamo la riduzione delle cellule sane del fegato in conseguenza di una loro necrosi. Questa problematica potrebbe anche derivare da:
- Si parla in tal senso di cardiomiopatie;
- Potrebbe essere la conseguenza di un rigurgito triscupidale;
- Potrebbe essere collegata a un’insufficienza mitralica;
- Potrebbe essere collegata a una pericardite costrittiva
Parliamo di sintomi
Quali sono i sintomi di questa problematica? In realtà è bene dire che in molti casi è del tutto asintomatica e quindi il paziente non percepisce alcun fastidio, se invece la congestione dovesse avere essere maggiormente accentuata il paziente potrebbe andare incontro a:
- Il soggetto potrebbe andare incontro a una forma di ittero;
- Il soggetto potrebbe andare incontro a una forma di epatomegalia;
- Il paziente potrebbe avere un dolore che si manifesta nella zona del quadrante superiore destro.
Potrebbero esserci altri sintomi oltre a quelli descritti fino a questo momento? Si, vediamo quali:
- Il paziente potrebbe andare incontro a una forma di ascite;
- Il paziente potrebbe avere una forma di splenomegalia.
Patologie collegate al sintomo
I sintomi appena riportati possono essere collegati a una serie di patologie, vediamo quali sono quelle comuni e quali sono quelle più rare:
- Una delle cause comuni potrebbe essere una patologia chiamata cuore polmonare;
- Un’altra causa comune potrebbe essere una forma di insufficienza cardiaca;
- Potrebbe trattarsi di un’ipertensione di natura polmonare;
- Potrebbero essere i sintomi di quello che viene definito scompenso cardiaco.
In tal senso ci sono anche cause più rare ma che potrebbero manifestarsi quali:
- Potrebbe trattarsi di un caso di febbre reumatica;
- Potrebbe trattarsi di una forma di pericardite.
Parliamo di insufficienza cardiaca
Quando parliamo di insufficienza cardiaca o scompenso cardiaco ci stiamo riferendo a una condizione nella quale il cuore non pompa in maniera adeguata il sangue e la quantità necessaria a soddisfare le necessità dell’organismo. Si tratta di una patologia che si manifesta in maniera del tutto improvvisa o ha un decorso lento? Generalmente si tratta di una malattia dal decorso lento e come tale tende a svilupparsi nell’arco di qualche anno in maniera lenta e progressiva.
Il suo sviluppo in generale lento non esclude si possa manifestare in forma acuta, in tal senso potremmo andare incontro a due forme del tutto differenti, tra queste abbiamo:
- Potrebbe trattarsi di una forma sistolica (scompenso cardiaco sistolico) e questa riguarda la capacità di cuore di contrarsi;
- Potrebbe trattarsi di una forma diastolica ( scompenso cardiaco diastolico) quando il cuore assume una maggior rigidezza motivo per cui ostacola il corretto riempimento di sangue.
Sintomatologia
L’insufficienza cardiaca potrebbe accompagnarsi a sintomi quali:
- Il paziente potrebbe andare incontro a una forma di dispnea percependo una certa difficoltà quando respira;
- Il paziente potrebbe andare incontro a una forma di ortopnea che è una difficoltà nel respirare quando si è in posizione distesa;
- Il paziente potrebbe avere una tosse frequente;
- Il paziente potrebbe avere un edema (gonfiore) che riguarda la zona dei piedi e delle mani;
- Il paziente potrebbe percepire un senso di stanchezza;
- Il paziente potrebbe percepire un senso di affaticamento;
- Il paziente potrebbe percepire un senso di debolezza generale;
- Il paziente potrebbe andare incontro ad un aumento di peso senza motivazioni apparenti;
- Il paziente potrebbe percepire un senso di inappetenza;
- Il paziente potrebbe percepire una riduzione nella quantità di urine durante la fase giornaliera, mentre tende ad aumentare di notte;
- Il paziente potrebbe andare incontro a tensione nella zona addominale.
Parliamo di cause
Lo scompenso cardiaco generalmente è la spia di una problematica che va indagata e potrebbe essere collegate a cause differenti, vediamo quali sono:
- Potrebbe essere collegato a un infarto del miocardio;
- Potrebbe essere collegata a una patologia delle arterie coronarie;
- Potrebbe essere collegata a una cardiomiopatia;
- Potrebbe essere collegata a una malattia delle valvole cardiache;
- Potrebbe essere collegata a una fibrillazione atriale;
- Potrebbe essere collegata all’utilizzo di sostanze di natura tossica;
- Potrebbe essere collegata a difetti cardiaci che sono presenti fin da quando il soggetto è nato;
- Potrebbe essere collegata a processi di natura infettiva a livello di muscolo cardiaco.
Approccio diagnostico
Qual’è il corretto iter per diagnosticare una problematica del genere? Per prima cosa il paziente si dovrà sottoporre a una visita medica. Durante la visita sarà cura del medico valutare se al paziente necessitino degli ulteriori approfondimenti in termini di esami. Uno degli esami più importanti ai quali il paziente dovrà essere sottoposto è l’ecocardiogramma. Uno degli elementi più importanti da determinare è quale sia la causa che ha determinato lo scompenso cardiaco.
In ogni caso per valutare nella maniera adeguata quella che risulta essere il livello di salute del muscolo cardiaco il paziente dovrà essere sottoposto a:
- Il paziente potrebbe essere sottoposto a un elettrocardiogramma;
- Il paziente potrebbe essere sottoposto a un ecocardiogramma;
- Il paziente potrebbe essere sottoposto a un test da sforzo;
- Il paziente potrebbe essere sottoposto a una scintigrafia miocardica;
- Il paziente potrebbe essere sottoposto a una Tac delle coronarie;
- Il paziente potrebbe essere sottoposto a un’angiografia.
Trattamento : gli obiettivi
Quali sono gli obiettivi specifici del trattamento? Il principale è quello di aumentare decisamente il livello di sopravvivenza, cercando di rallentare l’evoluzione della patologia, riducendo la portata dei sintomi e cercando di elevare la qualità di vita del paziente.
Per trattare nella maniera dovuta la congestione epatica è importante capire per prima cosa quale sia la causa che ha determinato questa problematica. Solo in un secondo momento si potrà intervenire con una terapia adatta e mirata alla risoluzione o a tenere sotto controllo la causa principale del disturbo.