Il termine condrosarcoma si riferisce a una serie di patologie tumorali che riguardano la zona della cartilagine. In questo caso siamo sempre in presenza di cellule che a un certo punto subiscono una trasformazione e diventano maligne. Quanto è diffusa questa patologia tumorale e quanti casi all’anno si registrano? Colpisce in egual maniera uomini e donne o è più diffusa in uno dei due ceppi della popolazione? Esistono linee guida efficaci in termini di prevenzione che siano in grado di indirizzare le persone verso comportamenti corretti e che aiutano a ridurre il rischio di sviluppare questi tumori? Quali sono gli approcci terapeutici che si possono mettere in atto per combattere in maniera efficace questa serie di tumori che colpiscono la zona delle cartilagini?
Per prima cosa è bene fare un approfondimento sulla cartilagine, di cosa si tratta, qual’è la sua funzione e dove si trova. Quando parliamo di cartilagine ci riferiamo a un tessuto connettivo con una consistenza variabile. Può avere un certo grado di durezza, intervallato a un certo grado di elasticità. Si tratta di una sorta di rivestimento che forma le ossa oltre a formare a tutti gli effetti una sorta di impalcatura per organi come la laringe e la trachea.
Si tratta di un tessuto essenziale per consentire una corretta crescita a livello osseo. Quali sono le zone del corpo nelle quali possiamo trovare la cartilagine? Le zone interessate sono più di una, andiamole a vedere insieme:
- In un individuo adulto possiamo trovare la cartilagine nelle articolazioni
- La cartilagine è un tessuto che si può trovare nella zona della colonna vertebrale
- In un individuo adulto la cartilagine si può trovare nella zona del bacino
- Un’altra zona nella quale è possibile trovare la cartilagine è quella del padiglione auricolare
- La cartilagine si può trovare anche nella zona del naso
Percentuali di diffusione
Questa specifica forma tumorale identifica tumori ossei ed è uno dei più diffusi in assoluto. In termini invece generali, confronando questa neoplasia tumorale con tutte quelle presenti è raro. Colpisce maggiormente uomini o donne? In generale è più diffuso nella popolazione maschile anche se le non sono presenti differenze sostanziali tra uomo e donna, si discosta solo lievemente.
Colpisce persone di una certa età o si tratta di una forma tumorale che è maggiormente diffusa nei giovani? Il tumore colpisce prevalentemente persone adulte in una fascia di età compresa tra i 20 e i 60 anni. In linea generale si può anche dire che il tumore può interessare tutto l’apparato scheletrico, anche se poi i casi di tumore registrati riguardano maggiormente le gambe, le braccia. Zone come il cranio sono colpite in maniera molto rara da una forma tumorale del genere.
Possibili cause
Ad oggi, non sono note le cause vere che scatenano questa particolare forma tumorale mentre invece ci sono delle variabili specifiche che rappresentano fattori di rischio. Vediamo nel dettaglio quali sono:
- Un soggetto affetto da una patologia chiamata malattia di Ollier ha maggiori probabilità di sviluppare questa forma tumorale
- Un soggetto affetto da una patologia chiamata sindrome di Maffucci ha maggiori probabilità di sviluppare questo tumore
- Un soggetto che presenta una patologia tumorale chiamato tumore di Wilms ha maggiori probabilità di sviluppare questo tumore
Tutti i soggetti che presentano un quadro clinico caratterizzato dalla presenza di queste patologie, qualora si dovessero accorgere di avere sbalzi nei livelli di alcuni ormoni, lesioni con una crescita improvvisa, dovrebbero essere seguito da un medico specializzato in tumori ossei per tutto l’arco temporale della loro vita.
Quante sono le forme tumorali
Le patologie tumorali che interessano la zona della cartilagine, possono essere sia di natura benigna che maligna. Nel secondo caso di parla appunto del condrosarcoma. Per quanto riguarda le zone dell’apparato scheletrico nelle quali può svilupparsi, in line generale potremmo dire che può interessare un qualsiasi osso presente nel corpo di un individuo.
Tuttavia le zone in cui maggiormente fa la sua comparsa sono:
- In linea generale troviamo questo tumore più radicato nella zona del bacino
- Si tratta di un tumore che si può sviluppare nella zona del femore
- La patologia tumorare può avere uno sviluppo nella zona dell’omero
- Può colpire la zona delle scapole
- Possiamo trovarlo nella zona delle costole
Parlando di patologie tumorali che interessano la zona della cartilagine, vengono classificati e nominati in base alla tipologia specifica di cellule che li compongono, in ogni caso volendone dare una classificazione abbiamo:
- Una delle forme tumorali più diffuse e riscontrate è quello convenzionale
- Più raro è dedifferenziato
- Può esserci anche il mesenchimale
- Possiamo trovarci in presenza di quello a cellule chiare
Sintomatologia
Quali sono i sintomi specifici in base ai quali è possibile capire che siamo in presenza di questa specifica patologia tumorale? Nei soggetti in cui questo tumore si è sviluppato, ad un certo punto si può sviluppare una turgescenza ( rigonfiamento) che può essere variabile sia a livello di dimensioni, sia dove si trova effettivamente.
Un soggetto che ha questo tumore ad un certo punto della malattia, in linea generale quando è già in uno stadio più avanzato, può avvertire una sindrome dolorosa persistente. Il soggetto può avvertire questo dolore anche durante le ore notturne, il tutto può essere accompagnato da altre sintomatologie specifiche quali:
- Processi infiammatori che interessano i nervi
- Processi infiammatori che interessano le articolazioni
- Si parla ovviamente di nervi e tendini che sono localizzati in prossimità della forma tumorale che ha colpito una zona dell’osso specifica
Un ulteriore problema che causa questa patologia nella zona dell’osso interessata è un certo grado di fragilità. Per questo motivo il soggetto è maggiormente esposto a fratture.
Approcci preventivi
Ci sono dei validi approcci preventivi che consentono di ridurre i rischi di sviluppare una patologia tumorale del genere? Purtroppo no, trattandosi di una forma tumorale della quale ancora oggi non si conoscono le cause.
Processo diagnostico
Per effettuare una diagnosi corretta ci si deve rivolgere a un medico specializzato che in presenza di gonfiori sospetti, effettuerà una visita approfondita. Durante la visita stessa, sarà sua premura rivolgere al paziente una serie di domande che riguarderanno la propria storia familiare e sulla sintomatologia.
Per arrivare a una diagnosi certa, bisognerà fare degli approfondimenti con esami specifici, vediamo quali:
- Il medico potrebbe decidere di prescrivere una tomografia computerizzata
- Potrebbe ricorrerrere a un esame come la risonanza magnetica
- La scintigrafia potrebbe aiutare a dare una panoramica specifica di diffusione del tumore
Tuttavia servirà necessariamente eseguire una biopsia con un prelievo della zona interessata da analizzare al microscopio. Questa forma tumorale specifica ha quattro stadi che vanno dalla forma meno grave e quindi circoscritta a un punto specifico a quella in stadio più avanzato con metastasi.
Approcci curativi
Vista la particolarità di questa forma tumorale e la scarsa diffusione, un soggetto al quale viene diagnosticato è bene che trovi un centro altamente specializzato nella cura di questa nicchia specifica di tumori. Per quanto riguarda i possibili approcci terapeutici, è necessario tenere conto di una serie di variabili, vediamo quali:
- Di quale forma tumorale specifica si tratta
- Quanto è aggressivo
- Lo stadio del tumore
- Le condizioni di salute del paziente
L’approccio chirurgico è quello maggiormente utilizzato, rispetto al passato si tratta di una tecnica che si è andata raffinando. Si può procedere ad un’asportazione parziale che riguarda solo la parte di osso colpita dal tumore. Si compenserà la parte di osso mancante tramite innesti prelevati da altre zone dell’osso o con protesi.
Nel caso di estesa diffusione del tumore si dovrà ricorrere all’amputazione. Si possono anche utilizzare chemioterapia e radioterapia quando il tumore è in forma avanzata. Negli ultimi anni, la ricerca medica sta cercando nuovi e più efficaci approcci al condrosarcoma.