Colon irritabile e brividi di freddo

4276

Il colon irritabile e i brividi di freddo, qual’è la correlazione tra questa probletica che di fatto riguarda la naturale motilità a livello intestinale presente in un soggetto e il freddo? Per prima cosa è bene dire che quando parliamo di colon irritabile di fatto ci stiamo riferendo a una sintomatologia nella quale il soggetto presenta un’alterazione che riguarda la sensibilità a livello di visceri. Tuttavia in tal senso è bene fare alcune distinzioni di base. Potremmo avere un disturbo che si manifesta solo in alcuni momenti nella vita di un individuo, oppure potremmo trovarci ad affrontare un disturbo che in tal senso risulta essere più frequente. Si ripresenta in più occasioni, con maggiore costanza, in questo caso allora non si potrà più parlare di un disturbo di natura passeggera ma dovremo a tutti gli effetti riferirci a una sindrome specifica.

Sintomatologia

Volendo invece parlare di sintomatologia associata al regolare funzionamento del colon, possiamo sicuramente individuare una serie di sintomi che sono propri di questo disturbo e che colpiscono l’individuo, andiamo a vedere quali sono:

  • Il soggetto che soffre di una sensibilità legata alla zona del colon, potrebbe avere una percezione di gonfiore
  • Il sogggetto che soffre di una sensibilità legata alla zona del colon, potrebbe avere una forma di meteorismo
  • Il soggetto che soffre di una sensibilità legata alla zona del colon, potrebbe avere una sindrome dolorosa che riguarda la zona addominale
  • Il soggetto che soffre di una sensibilità legata alla zona del colon, potrebbe avere dei fastidiosi crampi
  • Il soggetto che soffre di una sensibilità legata alla zona del colon, potrebbe avere problemi di stitichezza
  • Il soggetto che soffre di una sensibilità legata alla zona del colon, potrebbe avere problemi di diarrea

La sintomatologia appena descritta nel soggetto, ha delle fasi nelle quali tende a migliorare? Si, nel momento in cui la persona espelle il materiale fecale, tutti i sintomi appena descritti hanno una fase di attenuazione. Tuttavia dire sindrome non è corretto, potrebbe anche essere un disturbo di natura passeggera. Parlare di sindrome del colon irritabile o di colite vuol dire avere episodi che si manifestano nel corso del tempo con una certa costanza. Per essere più precisi si parla di una frequenza che deve essere pari a ad almeno tre volte nell’arco di un mese. Tuttavia deve manifestarsi nel corso del tempo per un arco temporale di almeno sei mesi di fila.

Possibili cause

Si conoscono quali sono le cause che innescano una sindrome del genere? In realtà ancora non è chiaro. Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a stabilire quali possano essere le cause specifiche che innescano questa sindrome. In ogni caso si pensa che il fattore stress, in pratica quando un individuo sia sotto pressione e come reagisca alle problematiche che gli si presentano in maniera quotidiana, giochi un ruolo importante nello sviluppo di questa sindrome.

Processo di diagnosi

Qual’ è l’iter corretto a livello diagnostico per determinare se il soggetto presenta effettivamente i sintomi di una sindrome del genere o in alternativa possa trattarsi di una colite? Se la sintomatologia lamentata dal soggetto tende a perdurare nel tempo, la prima cosa da fare è sicuramente quella di rivolgersi al proprio medico . Questo consentirà di fare quegli approfondimenti necessari finalizzati ad avere una diagnosi corretta e attendibile dei sintomi che il paziente lamenta.

Quali sono gli esami che il medico prescriverà al paziente per arrivare a una diagnosi certa della problematica lamentata? Vediamoli insieme:

  • Per prima cosa al paziente verranno prescritti degli esami del sangue
  • Un secondo esame molto importante che verrà prescritto dal proprio medico è quello che analizza il materiale fecale

Età e colonscopia

Ci sono poi dei fattori specifici legati all’età del paziente. Se si tratta di una persona che ha superato i 50 anni, è consigliabile che in forma del tutto preventiva si sottoponga a un esame come la colonscopia. Come viene effettuato? Viene inserita una sonda per via anale nel paziente, attraverso la quale si potrà visionare in maniera molto dettagliata tutta la zona dell’intestino. Unitamente a questo si interverrà con una biopsia di controllo.

Verranno quindi prelevati delle porzioni di tessuto da tratto intestinale che verranno successivamente inoltrati a un laboratorio per l’esame al microscopio. Per effettuare questo esame il paziente deve sottoporsi a una preparazione specifica? Si per prima cosa il paziente dovrà modificare il proprio regime alimentare in maniera tale che ci sia una corretta evacuazione della quantità maggiore di materiale fecale presente all’interno dell’organismo.

In tal senso verranno sicuramente prescritti dei farmaci di natura lassativa che siano in grado di stimolare l’espulsione di feci dal nostro organismo. La preparazione è essenziale per fare in maniera tale che la quantità maggiore di feci sia espulsa. Questa fase è essenziale per fare in maniera tale che il medico che effettuerà l’esame possa esaminare in maniera attenta tutto il tratto intestinale e quello del colon.

Solo in questa maniera sarà possibile esaminare e rilevare l’eventuale presenza di lesioni, processi di natura infiammatoria o polipi che possano essere presenti nell’organismo del soggetto. Per questo motivo il fatto che il tratto sia pulito il più possibile e non vi siano presenti residui di feci o di cibo. Altrimenti il rischio è che il tratto non sia visibile nella maniera più corretta e l’esame debba essere ripetuto.

Approcci terapeutici

Quali sono quindi gli approcci di natura terapeutica che si possono mettere in pratica per ridurre questi disturbi? Per prima cosa è bene dire che ad oggi non si conoscono quali sono le cause esatte che in un soggetto scatenano la sindrome del colon irritabile, si potrà intervenire sulla sintomatologia che il soggetto lamenta. Quindi è importante parlare in tal senso di abitudini alimentari corrette e di uno stile di vita che sia adeguato e appropriato. In ogni caso se dovessimo descrivere quali accorgimenti il soggetto deve mette in atto potremmo parlare di:

  • Per prima cosa è bene cambiare il proprio stile di vita e cercare di adottare un comportamento sano e basato sull’esercizio fisico. Per questo motivo sarà molto importante praticare un’attività fisica che non deve necessariamente raggiungere livelli di agonismo ma può anche essere una pratica basata sulla moderazione ma sulla costanza nell’arco del tempo. Da questo punto di vista è consigliabile una camminata veloce di circa trenta minuti al giorno per iniziare ad avere dei benefici in tal senso
  • Il colon irritabile e i brividi di freddo sono legati agli sbalzi termici che si verificano soprattutto durante la stagione invernale. Da questo punto di vista risulta essere molto importante avere un abbigliamento adeguato che garantisca un riparo dal freddo intenso. Infatti i soggetti che soffrono di colite o di sindrome del colon irritabile sono molto sensibili agli sbalzi climatici. Nella stagione autunnale e invernale il colon è più sensibile al freddo e quindi i fastidi che il soggetto può avere tendono ad aumentare
  • Se il paziente decide di fare una cura a base farmacologica o di integratori, lo dovrà fare solo dopo essersi opportunamente confrontato con il proprio medico.
  • Quali sono gli approcci corretti in termini di probiotici che aiutano a ridurre il fastidio del processo infiammatorio in corso? Dipende dal singolo paziente, non esiste un approccio universale in tal senso
  • Per quanto concerne l’assunzione di farmaci, dovrà essere fatta solo tramite consultazione di un specialista che dirà valuterà se si debbano prescrivere magari farmaci che supportino la regolare attività intestinale o al contrario si debbano assumere antidepressivi per aiutare il paziente a livello neurologico
  • Essere attenti al proprio regime alimentare è importante. Da questo punto di vista di dovrà anche tenere conto di quale sia il problema che il paziente lamenta.

diverticolite del colon : sintomi e manifestazione