Colangite sclerosante sintomi

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Quali sono i sintomi della colangite sclerosante? Per prima cosa è bene sapere che la patologia potrebbe avere una progressione nel corso del tempo piuttosto lenta, risultando in tal senso del tutto asintomatica. In una seconda fase, nel momento in cui la malattia è progredita ad uno stadio più avanzato, i sintomi potrebbero includere:

  • Il paziente potrebbe lamentare una sindrome dolorosa localizzata nella zona dell’addome;
  • Il paziente potrebbe avere la febbre;
  • Il paziente potrebbe avere la diarrea;
  • Il paziente potrebbe andare incontro a una perdita relativa al peso;
  • Il paziente potrebbe avere uno stato di debolezza;
  • Il paziente potrebbe andare incontro a una perdita di appetito;
  • Il paziente potrebbe lamentare prurito;
  • Il paziente potrebbe avere l’ittero, si tratta di un mutamento nella colorazione della pelle che diventa gialla oltre alla zona della sclera. Che cos’è esattamente la sclera? La risposta corretta è che ci stiamo riferendo alla parte bianca dell’occhio.

Nella fase ulteriore di progressione della malattia, quali possono essere in tal senso le complicanze che si manifestano in maniera più frequente?  La risposta corretta è che potrebbero esserci processi infettivi di natura batterica, il paziente potrebbe sviluppare una forma di insufficienza a livello epatico, il paziente potrebbe avere la cirrosi epatica, il paziente potrebbe andare incontro a una condizione definita ipertensione portale, il paziente potrebbe avere le varici esofagee con relativo sanguinamento.

Ulteriori complicazioni in tal senso potrebbero essere:

  1. Il soggetto potrebbe andare incontro a uno stato di denutrizione;
  2. Il paziente potrebbe avere l’osteoporosi;
  3. Il paziente potrebbe avere il cancro dei dotti biliari ( definito anche colangiocarcinoma);
  4. Il paziente potrebbe avere un cancro localizzato nella zona del colon.

Approfondiamo la problematica

Se dobbiamo approfondire una problematica come la colangite sclerosante nella sua forma primitiva, dobbiamo sicuramente parlare di una patologia in tal senso rara relativa ai dotti biliari, per meglio dire quelli che vengono definiti grandi dotti biliari. C’è un’età specifica nella quale può manifestarsi? La risposta è si, tende a insorgere in un’età compresa tra i 25 anni e i 45 anni. Questo non esclude possa manifestari anche in bambini che si trovano in età pediatrica.

Potrebbe essere collegata ad altre tipologie di patologie? La risposta è si, in maniera frequente, potrebbe essere collegata a patologie di natura infiammatoria che tendono ad essere croniche e colpiscono in maniera prevalente organi come l’intestino. In tal senso il paziente potrebbe avere patologie come:

  • Si parla di rettocolite ulcerosa;
  • In alcuni casi del Morbo di Crohn.

Quali possono essere le complicazioni serie legate a questa patologia? La risposta è:

  • Il paziente tra le complicazioni potrebbe avere il colangiocarcinoma;
  • Il paziente tra le complicazioni potrebbe avere il cancro dei dotti biliari.

Cosa accade ad un paziente che soffre di questa specifica patologia? La risposta corretta è che si tratta di una patologia che come tale è caratterizzata da un processo di natura infiammatoria che interessa la zona dei dotti biliari. Cosa sono? Si tratta di tubicini all’intero dei quali scorre la bile, una sostanza molto importante che è utile per digerire i grassi. In maniera del tutto progressiva, i dotti vanno incontro ad un processo di indurimento e tendono e restringersi, questa condizione è causata da un processo di cicatrizzazione che interessa le pareti dei dotti.

Questo nel corso del tempo cosa comporta? La risposta corretta è che si crea un ostacolo al naturale passaggio della bile, le conseguenze sono che il soggetto va incontro a una cirrosi epatica. Tra le altre conseguenze potremmo avere l’ipertensione ( si tratta della vena porta che risulta essere collegata al fegato. Quali sono le soluzioni in presenza di una condizione del genere? La risposta corretta è che il paziente dovrà essere sottoposto a un trapianto di fegato.

Parliamo di cause

Quali possono essere le cause relative a questa malattia? La risposta corretta è che ad oggi, non è ancora del tutto chiaro perchè si produca in un paziente una condizione del genere. Recenti studi di natura scientifica, hanno messo in evidenza come esista un legame tra la disfunzione di natura immunitaria, confermata in tal senso anche con la relazione legata ad altre patologie di natura autoimmune che sono legate all’apparato digerente.

Quali possono essere queste patologie collegate? Vediamole insieme:

  • Potrebbe trattarsi di una patologia come la colite ulcerosa;
  • Potrebbe trattarsi di una patologia come il morbo di Crohn;
  • Potrebbe trattarsi di una patologia come la pancreatite in forma cronica;
  • Potrebbe trattarsi di una patologia come la sarcoidosi.

La predisposizione di natura genetica in tal senso ha un ruolo molto importante nello sviluppo stesso della patologia.

Approcci preventivi

Quali possono essere in tal senso gli approcci di natura preventiva? La risposta corretta è che in tal senso non esistono approcci validi in termini di prevenzione, tuttavia nel caso in cui ad un paziente dovesse essere diagnosticata una patologia del genere, sarà bene segua alcune regole importante che consentono di ridurre le possibili complicazioni, tra queste abbiamo:

  • Per prima cosa seguire un regime alimentare che introduca una buona quantità di alimenti come la frutta e la verdura;
  • Un’altra regola importante è quella di evitare che il corpo vada incontro ad un aumento di peso eccessivo;
  • Un’altra regola importante è quella di evitare di fumare.

Approccio diagnostico

Qual’è il corretto iter di natura diagnostica? La risposta corretta è che ci sono differenti tipologie di esami, tra questi abbiamo:

  1. Per prima cosa un esame del sangue che serve a effettuare un controllo sulla funzionalità di natura epatica, oltre ad essere mirato a cercare anticorpi che sono contro uno specifico gruppo di globuli bianchi, parliamo dei neutrofili. Oltre a questo le analisi cosa potrebbero includere ulteriormente? La risposta corretta è l’individuazione dei livelli di enzimi definiti epatici come ad esempio le transaminasi;
  2. Un altro fattore molto importante potrebbe essere legato a esami di natura radiologica, viene utilizzata in tal senso la colangio-pancreatografia con relativa risonanza magnetica. Qual’è l’utilità di questo esame? Consente di avere una visuale relativa allo stato dei dotti biliari questo avvalendosi del contrasto che si crea con gli acidi della bile.

Un’altro esame al quale potrebbe essere sottoposto il paziente è la colangio-pancreatografia con risonanza magnetica permette di vedere quale sia lo stato attuale dei dotti biliari iniettando un mezzo di contrasto. Tramite la biopsia epatica, si valuteranno le cellule e i tessuti che verranno analizzati in un laboratorio. Questo consentirà di rilevare la presenza di eventuali anomalie.

Approcci terapeutici

Se un paziente dovesse avere i sintomi della colangite sclerosante, quali saranno gli eventuali approcci di natura terapeutica che si possono mettere in campo? La via che garantisce una soluzione adeguata è un trapianto di fegato. Uno dei trattamenti maggiormente utilizzati, finalizzati a ridurre la sintomatologia che presenta il paziente è l’utilizzo dell’acido ursodesossolico che consente di ridurre la sensazione di prurito percepita.

Febbre ondulante