Coccigodinia sintomi

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Coccigodinia una condizione nella quale un soggetto di sesso maschile o femminile percepisce una sindrome dolorosa piuttosto intensa localizzata nella zona dei glutei. Da cosa è dovuta questa problematica? Si tratta essenzialmente di una condizione causata da un problema che è localizzato nelle ultime vertebre della colonna vertebrale. La persona che ne soffre avvertirà un dolore piuttosto acuto e intenso che si irradia nella zona anale o dei glutei. Quali sono le problematiche che possono scatenare una condizione del genere in un soggetto? Ci sono varie motivazioni, andiamo a vederle nel dettaglio:

  • Uno dei principali motivi per cui una persona può avere una sindrome dolorosa del genere è un evento traumatico che in quanto tale lo scatena. In tal senso per esempio potremmo portare l’esempio di una caduta da cavallo con relativo trauma che interessa la zona dei glutei
  • Potrebbe essere la conseguenza della presenza di piccoli traumi definiti anche microtraumi che si possono originare con l’utilizzo continuo di un mezzo come la bicicletta.
  • Potrebbe essere la conseguenza di un trauma nella zona dei glutei causato dall’utilizzo della moto

La sindrome dolorosa si manifesta subito dopo l’accadimento traumatico o può trascorrere un intervallo di tempo anche piuttosto lungo tra l’evento scatenante e il dolore percepito? La risposta corretta è che il dolore che si irradia dalla zona dei glutei potrebbe manifestarsi anche dopo alcuni anni dall’evento traumatico stesso. Per questo motivo il soggetto che inizia a soffrire di questa problematica potrebbe non avere più memoria storica dell’evento.

Si tratta sempre e comunque di una sindrome dolorosa che si può collegare a un accadimento di natura traumatica? In realtà no, si è rilevato che quando il dolore tende a manifestarsi in soggetti nei quali non è imputabile a un evento specifico, coinvolge con frequenza maggiore il sesso femminile rispetto a quello maschile. Per quale motivo si presenta questa circostanza? In tal senso è bene parlare di una conformazione nella struttura anatomica della donna maggiormente esposta a problematiche del genere. La zona del bacino della donna ha delle vertebre legate al coccige che sono collocate in una posizione più superficiale rispetto a quelle dell’uomo. Motivo per cui in presenza di un trauma risulterebbero maggiormente sensibili.

Tuttavia è anche  bene dire che il motivo per cui si può scatenare un evento traumatico del genere, può anche essere collegato a un processo di natura infiammatoria della zona del coccige.

Sintomatologia

Quali sono i sintomi specifici che accompagnano una sindrome del genere? In linea generale il sintomo più specifico di una problematica del genere è legato alla sindrome dolorosa che il soggetto può percepire. Si tratta di un dolore che presenta un’intensità specifica o di natura varabile? In realtà potrebbe manifestarsi con un livello piuttosto differente. Quello che lo contraddistingue è il perdurare nel tempo, tende quindi a mantenersi costante.

Da questo punto di vista la differente postura che una persona può assumere nel corso del tempo potrebbe anche diventare più intenso, soprattutto se la persona si siede. In tal senso assumere questa postura potrebbe scatenare nella persona un dolore talmente intenso da costringere magari ad utilizzare una ciambella.

Un’altra caratteristica di questa sindrome dolorosa è quella di avere un periodo di acquiescenza. Potrebbe da questo punto di vista avere una fase di regressione spontanea nella quale il soggetto per un periodo di tempo sta bene o non ha alcun tipo di dolore. Tuttavia la fase del dolore è piuttosto variabile. Nel corso del tempo potrebbe nuovamente riemergere nel soggetto. Questo tipo di problematica tende ovviamente a condizionare la vita della persona in senso negativo. Potrebbero subire un’influenza negativa aspetti della vita della persona che riguardano la propria sfera relazionale, la propria sfera sociale e quella lavorativa.

Processo diagnostico

Quali sono le procedure che vengono adottare nell’ambito medico per effettuare una diagnosi corretta di una problematica del genere? Nella maggior parte dei casi si tratta di una procedura piuttosto semplice che prevede una visita medica durante la quale il paziente riferirà al medico i sintomi presenti e il dolore sarà una condizione che tenderà a manifestarsi subito esercitando una pressione specifica sulla zona interessata.

Tuttavia al di là della visita medica, sarà necessario sottoporre il paziente a una serie di esami diagnostici di approfondimento tra i quali:

  • Il paziente verrà sottoposto a una risonanza magnetica
  • Il paziente dovrà essere sottoposto a una radiografia della zona delle vertebre della zona del coccige sia quando il soggetto assume una posizione da seduto sia quando il soggetto è in piedi

Quando si tratta di problemi che investono la colonna vertebrale si sceglie in prima linea come approccio di natura medica, un trattamento non con approccio di natura chirurgica ma un percorso differente. L’approccio di natura conservativa prevede che il paziente possa avere dei benefici oggettivi da una terapia mirata a ridurre la sindrome dolorosa. Il secondo obiettivo di un approccio del genere prevede ul progressivo recupero di quella mobilità di natura articolare che la sindrome dolorosa ha magari in parte compromesso. Il terzo obiettivo di un approccio del genere è legato a rinforzare la muscolatura.

Tuttavia è anche bene dire che l’avere un approccio del genere è una metodologia che può essere portata avanti nel corso del tempo per un periodo che non dovrebbe oltrepassare i sei mesi. Lo scopo principale di un approccio medico di natura conservativa è quello di cercare di alleviare il più possibile tutti quei sintomi che di fatto tendono a creare i presupposti per una pessima qualità del livello di vita del paziente.

Quando la causa scatenante non è il tumore

Se i motivi che scatenano la sindrome dolorosa non solo collegati a una possibile patologia neoplastica, è bene prendere provvedimenti nel caso in cui il paziente inizi a soffrire di questa sindrome. Infatti in caso contrario la persona che ne soffre si dovrà abituare a convivere con una sindrome dolorosa perdurante nel tempo.

Tuttavia se l’approccio conservativo dovesse non risultare efficace, si dovrà valutare l’intervento chirurgico che comunque da questo punto di vista ha una percentuale di rischio piuttosto bassa. Questo non esclude che l’intervento nella zona interessata e la conseguente ferita che si potrebbe produrre possano innescare dei sintomi che nel paziente si prolungano anche mesi dopo l’intervento. Come agire dunque in questo caso?

In tal senso si renderà necessario un approccio di natura antibiotica con farmaci che dovranno essere dati al paziente prima dell’intervento chirurgico e anche successivamente. Unitamente a questo il paziente dovrà essere molto attento alla propria igiene intima. Questo approccio risulta valido quando il dolore è causato dall’intervento e si produce una ferita con relativo processo infiammatorio.

Tuttavia questo approccio riduce i rischi che si possa produrre un dolore prolungato causato da un processo infettivo correlato alla ferita che dove si interviene in maniera chirurgica. Non si può escludere a priori che si produca una condizione nella quale il dolore sia conseguente al trauma dell’intervento. In tal senso si potrà agire prescrivendo al paziente riposo e una terapia a base antidolorifica.

L’approccio chirurgico per una coccigodinia prevede la rimozione della vertebra che causa nel paziente il dolore perdurante. L’intervento verrà eseguito praticando al paziente un’anestesia locale. Il paziente verrà monitorato almeno per una notte per verificare com’è il decorso post operatorio.