Quando parliamo di cisti aracnoidea a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una massa al cui interno è presente del liquido che si può trovare all’altezza della meninge intermedia, chiamata anche aracnoide o nella zona spinale. Possiamo parlare di una massa univoca a standard o potremmo trovarci in presenza di differenti tipologie di cisti? La risposta corretta è che se ne possono riscontrare di due tipologie differenti, vediamo quali:
- Potrebbe trattarsi di una forma di cisti primaria e si tratta di una massa che è presente nel soggetto fin dal momento in cui è nato
- Potrebbe trattarsi di una forma secondaria che è causata da patologie come il tumore al cervello
- Potrebbe trattarsi di una problematica causata da un processo di natura infettiva che riguarda la zona delle meningi
Si tratta di una massa che tende a scatenare in un soggetto una sintomatologia precisa? In realtà è bene dire che molto dipende dalle dimensioni della ciste. Infatti se le sue dimensioni sono contenute e piccole, potrebbe non dare al soggetto alcun tipo di sintomo, risultando in tal senso del tutto asintomatica. Al contrario invece se la cisti dovesse avere delle dimensioni più ragguardevoli potrebbe in tal senso scatenare una sintomatologia nel soggetto.
Come si diagnostica una tipologia di cisti del genere? Il paziente verrà sottoposto a una serie di esami tra i quali:
- Il paziente potrebbe venire sottoposto a una tac
- Il paziente potrebbe venire sottoposto a una risonanza magnetica nucleare
La massa interessa il sistema nervoso centrale, nello specifico la zona encefalica.
Definizione di aracnoide
Quando parliamo di aracnoide a cosa si stiamo riferendo essenzialmente? Si tratta di una meninge che possiamo definire a tutti gli effetti intermedia a livello di sistema nervoso centrale.
Probabili cause
Quali potrebbero essere la possibili cause legate all’insorgenza e alla presenza di questa massa? In realtà in tal senso possiamo dire che la medicina moderna tende a vedere in questa cisti una massa che potrebbe essere presente nel soggetto fin dalla nascita e in tal senso infatti viene definita primaria. Al contrario si potrebbe trattare di una cisti secondaria o acquisita. Tuttavia parlare di cause non fornisce alcun tipo di riscontro. Infatti ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a definire delle possibili cause che in tal senso producono questa massa.
L’unica ipotesi che viene formulata in tal senso è che si sviluppi in seguito a un errore ancora prima della nascita dell’individuo e riguarderebbe la zona dell’aracnoide. Volendo invece parlare di quella secondaria possiamo dire che la sua comparsa potrebbe essere legata a vari fattori tra cui:
- Potrebbe essere il risultato di un evento traumatico che interessa la zona della testa
- Potrebbe essere la conseguenza di un processo di natura infettiva che interessa la zona delle meningi
- Potrebbe essere la conseguenza di una forma neoplastica nella zona del cervello
In soggetti appartenenti ad un medesimo nucleo familiare, la cisti primaria potrebbe essere una problematica che si ripresenta. Quindi si sta valutando se alla base di questa problematica non ci sia anche un fattore di predisposizione.
Se dovessimo cercare di capire meglio quale sia il contenuto di questa cisti cosa scopriremmo? In realtà la cisti di solito contiene al suo interno liquido cefalorachidiano o del fluido similare.
Approfondimenti
Si tratta di una problematica che coinvolge maggiormente la popolazione maschile o quella femminile? Da questo punto di vista è maggiormente coinvolta la popolazione maschile. Si tratta di una massa che può colpire qualsiasi tipo di popolazione presente. Trattandosi di una condizione che in maniera frequente tende ad essere del tutto asintomatica, non è possibile determinare quante persone ne siano effettivamente portatrici.
Cisti ed encefalo
Nel momento in cui tende a formarsi una cisti nella zona dell’encefalo che di fatto rappresenta la maggior parte dei casi, si producono una serie di sintomi di varia natura. Vediamo tra questi quali:
- Il soggetto potrebbe soffrire di mal di testa
- Il soggetto potrebbe soffrire di una forma di nausea
- Il soggetto potrebbe avere attacchi di vomito
- Il soggetto potrebbe avere vertigini
- Il soggetto potrebbe andare incontro a una condizione denominata idrocefalo
- Il soggetto potrebbe andare incontro a una forma di emiparesi. Si tratta della perdita in forma parziale dell’attività di natura motoria riguardante una parte del corpo
Sintomi in base alla sede della cisti
Chiaramente i sintomi possono variare in base alla sede di formazione della cisti. Se tende a generarsi vicino ai lobi temporali il soggetto potrebbe avere sintomi quali:
- Il soggetto potrebbe andare incontro a uno stato di sonno molto profondo. Prima di cadere in questa condizione potrebbe avere sintomi quali un senso di stanchezza generalizzato e diffuso oltre a soffrire di una perdita di energie
- Il soggetto potrebbe andare incontro a problemi di epilessia
- Il soggetto potrebbe andare incontro a problematiche che riguardano la sua capacità di sentire
- Il soggetto potrebbe avere delle problematiche che riguardano il suo campo visivo
- Il soggetto potrebbe iniziare ad avere delle problematiche riguardanti il suo equilibrio
- Il soggetto potrebbe andare incontro a problematiche che riguardano la sua effettiva capacità di camminare
- Se la cisti si dovesse manifestare nella zona del lobo frontale, il soggetto potrebbe avere una sindrome depressiva
- Se invece la cisti dovesse manifestarsi nella zona del lobo temporale sinistro, il soggetto potrebbe avere una forma di psicosi o potrebbe manifestare una problematica come l’alessitimia
Cisti spinale
Se dovesse invece trattarsi di una cisti spinale, la sintomatologia lamentata dal soggetto potrebbe essere:
- Il soggetto potrebbe percepire una sensazione di debolezza collegata agli arti inferiori
- Il soggetto potrebbe avere un senso di formicolio che interessa la zona delle mani e dei piedi
- Il soggetto con una cisti in questa zona potrebbe sviluppare problematiche di scoliosi
- Il soggetto con una cisti in questa zona potrebbe sviluppare una sindrome dolorosa nella zona della schiena
- Il soggetto con una cisti in questa zona potrebbe andare incontro a spasmi di natura muscolare che si possono ripetere nel corso del tempo
Le problematiche che al limite si possono manifestare dipendono anche dall’età anagrafica del soggetto. Se si tratta di pazienti che hanno un’età elevata, il soggetto potrebbe andare incontro a processi infettivi che riguardano il tratto urinario.
Cisti di dimensioni grandi
Se invece parliamo di una cisti che ha delle dimensioni importanti, la sua massa potrebbe nel corso del tempo creare una pressione notevole su zone specifiche come quelle dell’encefalo o del midollo spinale. Nel lungo periodo una cisti del genere può creare dei danni di natura irreversibile a livello neurologico.
Oltre a questo il soggetto potrebbe andare incontro a:
- Intorno alla cisti ci sono dei vasi sanguigni che nel corso del tempo potrebbero rompersi
- In seguito alla rottura di questi vasi sanguigni ci potrebbe essere la formazione di un ematoma
Approcci terapeutici
Quali sono i potenziali approcci di natura terapeutica che si potrebbero utilizzare per curare una cisti aracnoidea? Il trattamento per eccellenza è rappresentato da quello chirurgico, in tal senso potremmo andare incontro a una serie di metodologie differenti tra di loro, vediamo quali sono:
- Potrebbe essere posizionato uno shunt celebrale che consente di drenare il liquido verso la zona addominale.
- Si potrebbe intervenire attraverso un processo chiamato di fenestrazione. Si tratta di creare delle aperture nella zona della cisti per consentire al liquido di riversarsi nella zona subaracnoidea. In tal senso si potrà intervenire praticando al paziente una craniotomia che prevede l’incisione e la rimozione temporanea di una parte del cranio per arrivare alla cisti. In tal senso si parla di un approccio invasivo che consente però di avere una visione chiara della cisti. Una procedura meno invasiva e definita laparoscopica, consiste nel praticare una serie di incisioni a livello cranico. In tal modo si arriverà poi alla cisti attraverso uno strumento chiamato endoscopio.
Se invece si tratta di una cisti che ha un decorso di natura asintomatica e che non provoca in tal senso alcun tipo di fastidio al paziente, si procederà solo a controlli periodici per determinare quale sia lo stato attuale della massa. In tal senso il paziente verrà sottoposto a risonanza magnetica nucleare.
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