Se parliamo di cellule staminali, quali i pro e i contro? Ne abbiamo sentito parlare spesso, gli stessi ricercatori ne hanno con il tempo scoperto le potenzialità che sembrano essere veramene tante. Tuttavia ad oggi esistono degli ambiti specifici dove possiamo applicare le cellule staminali, mentre in altri contesti ancora si sa poco. Si ipotizza che possano curare molte più patologie di quelle di cui siamo a conoscenza ma le cose stanno veramente così?
Quindi ad oggi, se si parla di cellule staminali quali sono i pro e i contro che dobbiamo valutare con attenzione? Penso che la cosa migliore sia fare un minimo di chiarezza, partendo da quello che sappiamo, dalla loro struttura e da cosa ad oggi sono in grado di fare, con le loro potenzialità curative.
Come sempre è molto importante fare un pò di chiarezza, l’uso delle cellule staminali del cordone ombelicale è una scelta che ha dei pro e dei contro. Partiamo dall’esaminare i vantaggi. All’interno del sangue cordonale, esiste un patriomonio di cellule staminali estramente ricco. Quando parliamo di staminali, ci riferiamo a un cellule definite immature, in pratica possono a loro volta riprodursi e dare origine a a globuli rossi, globuli bianchi, e piastrine.
Staminali pro e contro:conservazione del cordone ombelicale
Il cordone ombelica può essere conservato, in modo da portelo utilizzare in futuro qualora servisse un trapianto di cellule staminali da utilizzare per eventuali trapianti ai quali ci dobbiamo sottoporre. Come dobbiamo considerare le staminali? Possiamo definirle a tutti gli effetti come dei veri e propri salvavita.
Come avviene la loro conservazione? Vengono congelate tramite l’azoto liquido e conservate in maniera tale da poter essere utilizzate in un secondo momento. Si tratta di un patrimonio di cellule con un grande potenziale, che possono rappresentare in futuro la possibilità di avere una cura per molte malattie.
Raccolta del cordone ombelicale
Si tratta di una procedura non invasiva e che non causa alcun tipo di dolore o ha delle controindicazioni specifiche. Il sangue del cordone, ricchissimo di staminali viene raccolto successivamente al taglio del cordone ombelicale stesso. La procedura, come riportato in un precedente articolo è sicura sia per la madre che per il bambino.
Processo di conservazione staminali può durare anni
Esiste un tempo di conservazione specifico le cellule staminali del cordone ombelicale? In realtà no, può durare anni, anche se di fatto non è matematica che si presenti l’occasione per poterlo utilizzare. In casi molto specifici, è consigliabile sottoporsi a un trattamento con staminali provenienti da un donatore esterno e non dal ricevente.
Stato della ricerca sulle staminali
Quindi parlando di cellule staminali pro e contro, è importante dire che la ricerca si sta sviluppando ma da certi punti di vista è solo agli inizi. L’evoluzione in tal senso promette bene, viste le potenzialità di cura che hanno le staminali. Possiamo anche dire che malattie che oggi non hanno una cura specifica, tramite le scoperte nel campo delle staminali, potrebbero in futuro avere una cura.
Il problema legato alla ricerca sulle staminali è che spesso è legato a soggetti che si sono magari sottoposti a dei trattamenti e che magari hanno anche ottenuto dei risultati. A oggi non esiste una quantità di dati sufficiente ad avvalorare certi approcci e certe cure specifiche.
Quello che ad oggi sappiamo è che per determinate patologie come le leucemie, le anime e i linfomi, i trattamenti con cellule staminali del cordone ombelicale sono efficaci. Questo è sicurmente un elemento positvo, tuttavia non sappiamo invece molto su tante altri tipi di malattie per le quali ad oggi non abbiamo sufficienti elementi per poter fare una valutazione nè in positivo nè in negativo.
Banche pubbliche o private per le staminali?
Come sempre ci sono due strade a disposizione, le banche pubbliche delle staminali coordinate dal Centro nazionale del sangue. Si occupano della conservazione del sangue cordonale ottenuto successivamente a un parto, le spese di conservazione sono tutte a carico del sistema sanitario nazionale.
Tutto è gratuito, sia che la procedura di infusione delle staminali avvenga su qualsiasi tipologia di paziente dovesse averne bisogno, sia che debba essere utilizzata per curare un neonato legato a rapporti di parentela alla famiglia che ha deciso di conservare il sangue cordonale.
Utilizzo esclusivo delle staminali del cordone ombelicale
Sorge spontanea una domanda. Cosa devono fare invece quei genitori che per loro scelta hanno deciso di avere un utilizzo esclusivo del sangue cordonale? La legge italiana in questo senso è chiara, non è possibile farlo sul nostro territorio. Si dovranno quindi rivolgere a banche private, presenti in Svizzera, San Marino, Germania, Portogallo, rivolgendosi a strutture private.
In queste strutture è possibile depositare le cellule staminali del cordone ombelicale sostenendo ovviamente un costo che si aggira intorno ai 2000-3000 euro.
Cellule staminali: quali patologie curano
Ora è importante definire in maniera chiara, cosa sono in grado di curare la cellule staminali del cordone ombelicale, secondo le sperimentazioni, le cure e tutti gli elementi conoscitivi acquisiti nel corso del tempo. Ad oggi curano con buoni risultati patologie come la leucemia, i linfomi, il mieloma, problemi che rigurdano il sistema immunitario. Possono anche essere utilizzate con un buon grado di successo, per curare problemi legati al funzionamento del midollo osseo.
Cosa prevede di poter curare in futuro la ricerca medica
Tuttavia come ben sappiamo, la ricerca medica in futuro conta di poter curare anche altri tipi di patologie. Studi recenti ipotizzano che le staminali potrebbero avere dei campi di applicazione interessanti in patologie come il morbo di Parkinson, il diabete, le lesioni spinali e quelle celebrali.
Recenti studi hanno individuato un potenziale campo di applicazione delle staminali anche per quanto riguarda la cura dell’infarto ma al momento siamo sempre nel campo di ricerche iniziali che non hanno ancora evidenze scientifiche precise in tal senso.
Conservare le staminali: atto di responsabilità civile
Se ragioniamo in termini di possibilità nel campo di cure nuove per malati che oggi hanno patologie che non offrono molte speranze, la donazione e la conservazione delle staminali, diventa una sorta di responsabilità civile. In Italia e nel mondo, si è creata una vera e propria necessità riguardante l’utilizzo di staminali per la cura di alcune patologie e per i trapianti.
Secondo recenti calcoli, si è arrivati a una stima delle persone che in tutto il mondo hanno bisogno di un trapianto di cellule staminali e sono 50.000. Da questa cifra, vanno tolti quelli che sono italiani e sono circa 1600. Se prendiamo come riferimento l’anno 2014, il quadro è chiaro. Le unità di sangue disponbili per l’utilizzo di cellule staminali nel mondo è di circa 600.000 unità.
In un arco temporale di circa 15 anni, in Italia è stato possibile fare un migliaio di trapianti con cellule staminali. Quindi è molto importante il mantenimento del potenziale rigenerativo delle staminali il più a lungo possibile, questo per permettere di salvare non solo la propria vita ma anche quella di tutte le persone nel mondo che dovessero aver bisogno di un trapianto di cellule staminali.