Cefalea muscolo tensiva sintomi

363

Quali sono i sintomi della cefalea muscolo tensiva? Per prima cosa è bene dire che si tratta di una forma specifica di cefalea che rispetto ad altre tende a differenziarsi per un dolore che può avere una forma:

  • Si tratta di una sindrome dolorosa che può avere una declinazione oppressiva.
  • Si tratta di una sindrome dolorosa che può avere una declinazione compressiva.

Quanto può durare una problematica del genere? In termini del tutto temporali c’è un range di tempo che può andare dai 30 minuti fino ad un massimo di una settimana. Si tratta di una sindrome che in quanto tale può avere un’intensità costante oppure si tratta di una forma variabile? In realtà potremmo trovarci in presenza di una forma lieve oppure potrebbe avere una declinazione moderata.

La sindrome dolorosa potrebbe avere un incremento legato al fatto che il soggetto cammina? In realtà no, il paziente potrebbe avere problemi quali la nausea o il vomito? La risposta corretta è no. Si tratta di una sindrome dolorosa che il soggetto percepisce magari tramite il tatto? Si, se viene palpata la zona dei muscoli definiti pericranici. C’è un periodo specifico nella quale questa sindrome tende manifestarsi? Si in linea generale si manifesta alcune ore dopo che una persona si è risvegliata e tende ad acuirsi nel corso della giornata.

In alcuni casi il paziente oltre ai sintomi classici appena descritti, potrebbe lamentare una perdita di appetito.

Approfondiamo questa forma di cefalea

Quando parliamo di questa forma di cefalea, ci stiamo essenzialmente riferendo ad uno dei mal di testa che sono maggiormente diffusi nel mondo. Si stima che più della metà della popolazione possa soffrire di questa forma e almeno un episodio nel corso della loro esistenza lo hanno avuto.

Quando il soggetto può avere dei sintomi del genere? In linea generale tende a manifestarsi in giovane età, quando il soggetto ha un’età attorno ai 30 anni.

Parliamo di cause

Quali possono essere le cause che scatenano una problematica del genere? Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a stabilire quali siano le cause effettive, da questo punto di vista è bene dire che tra i fattori che possiamo annoverare come elementi che hanno una correlazione nella sua comparsa troviamo:

  • Uno dei fattori che potrebbero influenzare questo stato è la presenza di stress
  • Un altro fattore che in tal senso potrebbe influenzare questo stato è legato a problemi durante la fase del sonno
  • Una sindrome dolorosa che interessa la zona cervicale.
  • Potrebbe essere collegato a uno sforzo che il soggetto ha compiuto nel corso del tempo.
  • Potrebbe essere collegato a una forma di strabismo.
  • Potrebbe essere collegato a una sindrome di natura depressiva.
  • Potrebbe essere collegato a una forma di ansia.
  • Potrebbe essere collegato a un problema di disidratazione.
  • Potrebbe essere collegato al consumo di pasti non regolare.
  • Potrebbe essere collegato alla mancanza di caffeina.
  • Potrebbe essere collegato alla mancanza di attività di natura fisica

Approccio diagnostico

Qual’ è il corretto iter di natura diagnostica? Il medico si baserà essenzialmente su quelli che sono i sintomi che il paziente lamenta di avere. La diagnosi è sempre certa o si potrebbero presentare dei dubbi in tal senso? Se ci sono dei dubbi da questo punto di vista è consigliabile che il paziente tenga in diario nel quale annota quanto siano frequenti gli episodi lamentati dal paziente. In tal senso è bene dire che non ci sono esami appositi ai quali si può sottoporre il paziente. Tuttavia se si tratta di una forma di cefalea che si è sviluppata in periodi piuttosto recenti, il medico potrebbe decidere di valutare una serie di indagini diagnostiche tramite immagini quali:

  • Il medico potrebbe decidere di prescrivere al paziente un esame come la risonanza magnetica
  • Il medico potrebbe decidere di prescrivere al paziente un esame come la tomografia computerizzata

Quando invece è consigliabile il consulto medico? Sicuramente se il paziente ha manifestazio quali:

  • Attacchi che si manifestano in maniera piuttosto marcata e violenta.
  • Si tratta di una sindrome dolorosa che ha un livello piuttosto intenso.
  • Il dolore nel corso del tempo avrà delle variazioni rispetto al passato.

Approccio terapeutico

Da un punto di vista dell’approccio terapeutico si potranno essenzialmente distinguere due fasi specifiche:

  • Nella prima fase si tratta di un approccio di natura preventiva durante il quale al paziente potrebbero essere prescritti dei farmaci appartenenti alla famiglia degli antidepressivi. Non è detto che il loro utilizzo sia solo vincolato a soggetti che soffrono di una forma di natura depressiva, si tratta invece di farmaci che possono essere dati anche a soggetti che non hanno problemi di natura depressiva. Quali sono questi farmaci specifici? Vediamoli insieme:
  1. Uno dei farmaci che si potrebbero somministrare in caso di cefalea si chiama amitriplina e si tratta di un farmaco indicato per la cura di questa cefalea. Potrebbe avere degli effetti collaterali? Si tra questi abbiamo:
  • Il soggetto potrebbe avere tra gli effetti collaterali problemi di stitichezza
  • Il soggetto potrebbe avere tra gli effetti colleterali problemi di vista
  • Il soggetto potrebbe avere problematiche come la tachicardia
  • Il soggetto potrebbe avere sonnolenza
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a problemi di peso
  • Il soggetto potrebbe avere problemi di ipotensione

Al soggetto potrebbero essere prescritti farmaci di natura differente? Si per esempio farmaci di natura miorilassante che servono essenzialmente e decontrarre la muscolatura. In tal senso si potrebbero anche adottare degli approcci di natura comportamentale e di natura psicologica per aiutare il paziente. Si tratta di interventi che hanno dimostrato in più di un’occasione di essere risolutivi.

Approcci da utilizzare quando il paziente ha la cefalea

Quali sono invece i farmaci che si possono utilizzare quando il paziente ha l’attacco? In tal senso potrebbero essere utili dei farmaci antinfiammatori di natura non steroidea che tuttavia possono avere effetti collaterali che come tali possono interessare:

  • Potrebbero interessare lo stomaco con manifestazioni quali il bruciore
  • Potrebbero interessare lo stomaco con manifestazioni quali la nausea
  • Potrebbero causare nel soggetto problemi come le ulcere

Tuttavia è molto importante porre l’accento su un fattore molto importante da questo punto di vista:

  • Se il paziente fa un utilizzo eccessivo di farmaci, potrebbe sviluppare una cefalea legata ai farmaci che tende a manifestarsi in maniera particolare quando il paziente su risveglia.
  • Un’altra modalità in base alla quale c’è il rischio che possa svilupparsi una cefalea del genere è se il paziente interrompe in maniera del tutto brusca e improvvisa l’utilizzo di farmaci antidolorifici.

Approcci preventivi

Quali sono invece gli approcci di natura preventiva che si possono mettere in campo per evitare di avere i sintomi della cefalea muscolo tensiva? Vediamoli insieme:

  • Un approccio sicuramente utile è quello di riposare.
  • Un altro approccio che potrebbe essere utile è quello di fare docce con acqua calda.
  • Sicuramente è importante riuscire a riposare per un numero sufficiente di ore.
  • Un altro approccio utile si basa sul ridurre il consumo di alcolici.
  • Non fumare.
  • Svolgere una regolare attività fisica.

Ernia cerebrale