Cancro pancreas

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Il cancro al pancreas è una patologia di natura tumorale che ha la peculiarità, almeno nella fase iniziale, di non dare una sintomatologia specifica, in alcuni casi, si parla di disturbi talmente vaghi, che sia il paziente che il medico, possono per errore associarli a altre malattie.  Esiste in tal senso un approccio di natura preventiva che possiamo mettere in atto, per ridurre i rischi che in futuro, si possa sviluppare una patologia tumorale del genere? Quali sono le cure che la medicina moderna mette in campo per curare nella maniera più efficace possibile questo tumore? Tra la popolazione maschile e quella femminile, quali sono i soggetti maggiormente colpiti da questa patologia? 

Prima di parlare di questo tumore, è sempre bene fare un approfondimento di questo organo, per capire in che modo funziona, quali sono i compiti a cui assolve e di quante parti è costituito. Per prima cosa è bene dire che si tratta di un organo di natura ghiandolare, con una forma specifica. Nel caso del pancreas è allungata, e raggiunge una dimensione massima in termini di lunghezza che arriva a circa 20 centimetri.

Dove si trova esattamente il pancreas? Questo organo è collocato tra lo stomaco e la colonna vertebrale. Si tratta di organo composto da più parti? Si, la zona più estesa del pancreas viene chiamata testa, e ha la caratteristica di essere molto vicina ad un altro organo: il duodeno. La zona centrale del pancreas viene chiamata corpo. C’è poi una parte finale che ha la caratteristica di essere meno spessa e più sottile che viene chiamata coda.

La parte chiamata cosa di estende fino ad arrivare ad un altro organo: la milza. Qual’è la funzione specifica del pancreas? Diciamo che si tratta di un organo molto importante, che contribuisce, con la produzione di ormoni quali il l’insulina a regolare in maniera adeguata, la quantità di zuccheri presenti nel sangue, e anche enzimi che arrivati nell’intestino, favoriscono il processo digestivo.

Quando si manifesta la forma tumorale correlata a questo organo, siamo sempre in presenza di una fase espansiva senza alcun tipo di controllo delle cellule. 

Percentuali di diffusione

Quanto è diffusa questa specifica patologia tumorale? Riferendoci a dati italiani, che sono del 2017, i casi complessivi che riguardano questo specifico tumore, sono stati oltre 13.000. In termini percentuali, rappresentano circa un 3 per cento del totale dei tumori che vengono diagnosticati alla popolazione maschile e a quella femminile.

Nel corso degli anni, le diagnosi relative a questa patologia tumorale, hanno dimostrato un cambiamento nella diffusione tra uomini e donne. Mentre in passato era maggiormente diagnosticato a uomini, in virtà di un consumo di sigarette più elevato, infatti ricordiamo a tutti che il fumo rappresenta una variabile di rischio piuttosto importante, con il mutamento delle abitudini, con le donne che hanno iniziato a fumare quanto gli uomini, il tumore si è diffuso anche alla popolazione femminile. In modo particolare, in donne che hanno superato i 70 anni di età, il tumore è diffuso.

Fattori di rischio

Quali sono i fattori di rischio che possiamo identificare nello sviluppo di questa patologia? Parlando di popolazione, quelle che hanno il rischio maggiore di poter sviluppare questa patologia tumorale, sono quelle comprese in un’età che va dai 50 anni, fino agli 80 anni. Per quanto riguarda tutti quei soggetti fumatori, in termini di rischio, questo è aumentato con un rapporto 3 a 1. 

Altre sostanze che solitamente introduciamo nel nostro corpo come il caffè e l’acool, si pensa possano essere fattori che accrescono il rischio di sviluppare questa forma. Persone con evidenti problemi di peso, che sono in condizioni di obesità, soprattutto se il grasso è maggiormente presente nella zona addominale, presentano rischi nello sviluppo di questa patologia.

Vediamo adesso insieme quali altri fattori di rischio, possono essere presenti:

  1. Il rischio è più alto per soggetti che soffrono di intolleranza al glucosio
  2. Un’altra malattia che aumenta il rischio di sviluppare questa patologia tumorale è il diabete
  3. Una certa familiarità presente nel nucleo familiare, con persone che hanno avuto patologie tumorali nella zona del pancreas, costituisce un fattori di rischio aggiuntivo
  4. Avere un’alimentazione attenta e sana, è un fattore molto importante. Il rischio aumenta per soggetti che consumano quantità elevate di carne e grassi

Tipologie tumorali

Quali sono le tiplogie tumorali che possono sviupparsi, parlando di questo organo? Il cancro al pancreas, nella maggior parte dei casi, in termini percentuali siamo a un 70 per cento, tende a svilupparsi nella zona della testa dell’organo. Questa forma di tumore si chiama anche:

  1. Adenocarcinoma duttale del pancreas

Esiste poi una seconda tipologia di tumori, definiti anche neuroendrocrini, che si sviluppano nelle aree del pancreas dove vengono prodotti gli ormoni.     

Sintomatologia

Nello sviluppo di questa patologia tumorale, ci sono dei segni evidenti e manifesti in base ai quali è possibile diagnosticarlo in maniera tempestiva? Purtroppo no, questa patologia tumorale non ha un iter tale che consente di poterlo diagnosticare sul nascere, perchè i sintomi possono non essere presenti, almeno in fase iniziale, e se sono presenti, sono talmente generici, da poter essere confusi sia dal paziente che dal medico con altre problematiche. 

Sfortunatamente, una sintomatologia più marcata compare nel momento in cui il tumore si è espanso, magari si è diffuso ad organi vicini al pancreas, in questi casi i sintomi sono più marcati e evidenti e sono nell’ordine:

  1. Il soggetto che soffre di questa patologia tumorale, può avere improvvisamente una perdita di peso 
  2. Si può anche iniziare a soffrire di un certo grado di inappetenza
  3. Potrebbe manifestarsi un sintomo specifico, con colorazione gialla che interessa la zona degli occhi e della pelle
  4. Si potrebbe avvertire un senso diffuso di debolezza
  5. Si potrebbe iniziare ad avere disturbi come la nausea
  6. Il soggetto potrebbe iniziare ad avere disturbi come il vomito

Approcci preventivi

Ad oggi, non è semplice indicare quelle azioni preventive che possono aiutare a cercare di ridurre il rischio di sviluppare questa forma tumorale, non essendo note le cause. Valgono consigli che sono utili anche per altre forme tumorali, quali avere un regime alimentare il più sano possibile, ricco di frutta e verdura, evitare fumo e ridurre il consumo di alcolici.

Un approccio preventivo molto importante, riguarda tutte quelle persone che hanno avuto in famiglia altri casi relativi a questa patologia tumorale, per questo è bene che si sottopongano a periodici controlli.

Come si effettua la diagnosi

Se il medico specialista al quale ci siamo rivolti, dopo aver parlato con il paziente e aver ascoltato con attenzione i sintomi lamentati, ha il sospetto che potremmo trovarci in presenza di una patologia tumorale del genere, prescriverà una serie di esami specifici da fare, vediamo quali:

  1. Tomografia computerizzata in grado di evidenziare tumori al pancreas
  2. Ecografia addominale, tramite endoscopia utilizzando stomaco o duodeno
  3. Colangiorisonanza magnetica per valutare eventuale ostruzione nella zona dei dotti biliari

Fase evolutiva

Questa forma tumorale ha la caretteristica specifica di avere cellule che hanno un grado espansivo molto veloce, e arrivano ai linfondi e ad altri organi ad esemio il fegato. Purtroppo, come detto in precedenza, il cancro al pancreas non dà segni evidenti fino a quando non è arrivato a un certo grado di espansione o ha bloccato i dotti biliari. Questo fattore, rende difficile la sua diagnosi e anche le opportune cure che devono essere messe in campo.

Cure

Le cure sono fortemente condizionate da questa difficoltà diagnostica che si incontra, per questo motivo, solo una una parte minore di tumori, diagnosticati nei tempi giusti, consentono di intervenire con intervento chirurgico. Meglio se eseguito in centri specializzati. Tuttavia non si può parlare di un singolo intervento, infatti la variabile è determinata dalla posizione del tumore. Per tumori che impattano la zona della testa del pancreas, viene asportata l’intera testa pancreatica, il duodeno, una porzione di stomaco corrispondente all’ultima parte. Si tratta di operazioni complesse, che comportano rischi elevati, che possono anche causare il decesso del paziente. 

Dopo l’intervento chirurgico, si associano chemioterapia e radioterapia. Le stesse procedure combinate, si utilizzano per patologie tumorali che non sono operabili. 

Approcci sperimentali

Vista la gravità del tipo di tumore, sono in corso approcci di natura sperimentale che puntano su ricerche volte a identificare le differenti tipologie di tumore, in modo da studiare terapie mirate. Oltre a questo, si stanno sperimentando dei farmaci che dovrebbero aumentare l’efficacia del sistema immunitario nel combattere la patologia tumorale.