Ci suonerà sicuramente strano pensare a un cancro al seno nell’uomo, perchè siamo abituati da sempre ad associare il tumore alla mammella femminile. In realtà le cose non stanno proprio così, sia uomini che donne hanno alla nascita una struttura molto simile da certi punti di vista, solo in seguito si differenziano. Quanto è diffusa questa patologia nell’ambito dei tumori nella popolazione maschile? Esistono in tal senso degli approcci di natura preventiva che l’uomo può mettere in pratica, per ridurre i potenziali rischi di sviluppare una patologia di natura tumorale al seno? In termini puramente percentuali, quanti sono i casi annui, che colpiscono la popolazione maschile su questa specifica forma tumorale?
Come abbiamo detto in precedenza, questa forma tumorale nell’immaginario collettivo, viene il più delle volte associata alla donna, in realtà questa visione delle cose è sbagliata, infatti la patologia tumorale della quale stiamo parlando, può avere una concretizzazione anche nell’uomo.
Questo accade perchè, anche nella struttura fisica dell’uomo, magari in quantità molto ridotte, rispetto a quella della donna, sono presenti delle porzioni di tessuto di origine mammaria, che possono mutare, diventare una neolplasia che si può espandere anche ad organi differenti rispetto a quelli in cui si origina.
Proprio per questo motivo, è bene fermarsi un attimo, vedere quale sia esattamente la struttura della mammella, che spesso viene anche chiamata seno, e di qual’è la sua funzione. Per prima cosa è bene dire che quando parliamo di mammella, ci riferiamo a una parte della donna e anche dell’uomo che è formata da un aggregato di cellule che si chiamano lobuli. Questi, nell’organismo femminile, consentono di produrre il latte.
Si devono poi citare i dotti, che sono letteralmente dei piccoli condotti che consentono di trasportare il latte da una parte chiamata lobulo, verso il capezzolo. Infine abbiamo lo stroma, un tessuto che è formato da grasso che avvolge dotti e lobuli. Quello che probabilmente molti di voi non sanno è che quando uomo e donna, sono in tenera età, presentano una struttura legata alla mammella piuttosto simile. Solo con l’arrivo dell’adolescenza, la differente carica ormonale presente nelle donne e negli uomini, fa si che il tessuto mammario tenda a svilupparsi maggiormente nelle donne, mentre negli uomini resta poco sviluppato.
Livelli di diffusione della patologia tumorale
Quanto è diffusa questa patologia tumorale? Nelle donne, rappresenta ad oggi, una delle forme tumorali maggiormente diffuse, al punto tale che citando delle statistiche, su un totale di otto donne, almeno una rischia seriamente di svilupparla. Al contrario si tratta di una forma estremamente rara nella popolazione maschile. Sempre dando una stima, sul territorio italiano uno tumore del genere, colpisce riferendoci alla popolazione maschile, un uomo su un campione di circa 600 individui.
Come mai nell’uomo i livelli di diffusione di questa patologia tumorale sono così bassi rispetto alle donne? Il motivo è legato proprio alla conformazione differente tra uomo e donna. Nell’uomo la mammella per un controbilanciamento dovuto a ormoni maschili specifici è poco sviluppata.
Fattori di rischio
Ci sono dei fattori di rischio specifici che possono contribuire in maniera determinante a sviluppare un cancro al seno nell’uomo? Si, uno dei primi fattori di rischio è rappresentato dall’età dell’uomo. Infatti si tratta di una patologia che viene diagnosticata maggiormente a uomini di una certa età, si parla di persone che sono all’incirca sui 70 anni di età.
Si tratta di una forma tumorale che si può sviluppare anche in uomini più giovani? Si, in forma più rara, tuttavia se colpisce un uomo più giovane, solitamente lo si attribuisce a fattori di ereditarietà. La presenza all’interno del nucleo familiare o nella cerchia dei parenti, di persone che hanno avuto questa patologia, fa aumentare concretamente il rischio che si possa sviluppare.
Esistono dei fattori comuni sia all’uomo che alla donna, in base ai quali il rischio di sviluppare questa forma tumorale aumenta? Si, la variabile ormonale, è un parametro molto importante. Se c’è equilibrio nella carica ormonale, è difficile si sviluppi una forma del genere, se è presente squilibrio, i rischi sono molto più accentuati.
Non è questo l’unico fattore che può far aumentare il rischio di sviluppare la patologia tumorale. Se nell’uomo è presente una condizione nella quale i testicoli non sono scesi nella sacca scrotale, ci troviamo in presenza di una condizione di rischio oggettiva. Altre condizioni che possono influenzare negativamente lo sviluppo della patologia sono:
- Un individuo in forte sovrappreso, che sfiora la condizione di obesità che stimola a sua volta la produzione di una quantità maggiore di estrogeni, è una condizione di rischio.
- Un soggetto che ha delle abitudini alimentare non sane, ad esempio consuma alcolici in grandi quantità, può sviluppare questo rischio
- Un soggetto che presenta eventuali patologie a carico del fegato, rischia di sviluppare anche questa problematica
Forme tumorali
Esistono vari tipi di tumori alla mammella, vediamo insieme quali sono quelli principali:
- Il tumore alla mammella si può sviluppare nella zona dei dotti, in questo caso viene chiamato carcinoma duttale
- Se il tumore si sviluppa nella zona dei lobuli, viene definito anche lobulare
- Se si tratta di un tumore che si è espanso oltre la zona dei dotti e dei lobuli, viene anche definito infiltrante
Sintomatologia
C’è una sintomatologia specifica in base alla quale tende a svilupparsi questa forma tumorale? In realtà no, o per meglio dire quando il tumore è in una fase iniziale, può essere del tutto asintomatico. Quali sono dunque le manifestazioni specifiche in base alle quali si deve porre una maggiore attenzione? Se ci si accorge della presenza di noduli, oppure dai capezzoli fuoriesce del liquido, sono segnali da prendere sul serio, che richiedono una visita specialistica e un approfondimento di natura medica.
Fase preventiva
La prevenzione di fatto, visto e considerato che in fase iniziale la forma tumorale è asintomatica, è molto importante che l’uomo che di accorge di avere un nodulo nella zona della mammella, ricorra subito a uno specialista per fare degli approfondimenti. Non deve sottovalutare questa sintomatologia, per questo motivo negli uomini queste forme tumorali sono spesso coperte in stadio avanzato, perchè erroneamente l’uomo pensa sia un rischio che riguarda solo la donna.
In ogni caso per poter correttamente diagnosticare un tumore nell’uomo, è importante fare una visita medica approfondita, per cercare di capire quale sia la storia del paziente, se presenta dei noduli. Se il medico ritiene siano necessari degli esami per fare ulteriori accertamenti, si prescriveranno mammografia e ecografia. La biopsia, con relativo prelievo di una parte del tessuto da analizzare, consente di fare la diagnosi corretta.
Quali sono gli esami che vengono prescritti, per determinare eventuali metastatizzazioni in altri organi? Vediamoli insieme:
- Per determinare se sono presenti metastasi, può essere prescritto un esame che si chiama tomografia computerizzata
- Si può decidere di prescrivere un esame come l’ecografia
- Si può decidere di prescrivere un esame come la scintigrafia ossea
Stadi tumorali
Quali sono i parametri di riferimento in base ai quali si determinare a che stadio attualmente si trova il tumore appena scoperto? Andiamoli a vedere insieme:
- Si tiene conto di un parametro legato alle effettive dimensioni della massa tumorale
- Si tiene conto dei linfonodi vicini al tumore, per determinare se sono stati intaccati dalla massa tumorale
- Si tiene conto del livello di mestastatizzazione del tumore ( se sono presenti metastasi)
Approcci terapeutici
Come si intervenire quando ci si trova di fronte a un cancro al seno dell’uomo? Bisogna dire che gli approcci e le conoscenze, sono strettamente correlate alle informazioni che nel corso degli anni, si sono ricavate dai tumori al senso che colpiscono le donne. Scegliere come intervenire, anche nell’uomo è soggetto a variabili specifiche che sono:
- La tipologia di tumore specifico
- Lo stadio a cui è arrivato il tumore
- Le condizioni di salute del paziente
In linea generale, l’approccio chirurgico è quello maggiormente utilizzato che nell’uomo a differenza della donna, prevede l’asportazione di tutto il tessuto mammario. Nei casi di tumore in stadio più avanzato, si prevede anche la rimozione dei linfonodi e della parte muscolare sotto al seno.
Nel caso del tumore al seno nell’uomo, si può utilizzare la chemioterapia prima dell’intervento per ridurre le dimensioni effettive del tumore, dopo l’intervento per distruggere eventuali cellule tumorali non rimosse con l’operazione chirurgica. Può anche essere utilizzata una terapia a base ormonale, o in alcuni casi, una terapia a base farmacologia con farmaci specifici che colpiscono bersagli mirati sulle cellule del tumore.