Calazio terapia

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Qual’è la terapia corretta per il Calazio? Per prima cosa è bene dire che si tratta di una cisti (definita anche lipogranuloma) relativo alla palpebra. Quali sono in tal senso i trattamenti che si possono mettere in campo? La terapia medica prevede da questo punto di vista l’utilizzo di pomate che sono a base antibiotica e l’utilizzo di steroidi. Da questo punto di vista è bene sapere che il bordo della palpebra dovrà essere pulito al fine di mantenere liberi quelli che vengono definiti dotti delle ghiandole.

Se da questo punto di vista la cute fosse arrossata o calda, si renderà necessario effettuare degli impacchi che siano caldi e umidi. Potrebbe anche essere utilizzata la terapia con approccio chirurgico. In questo caso si praticherà un’incisione che verrà subito fatto seguire da un raschiamento (definito anche courettage).

Per cercare di ridurre il rischio effettivo che si possano produrre delle cicatrici, si potrà intervenire nella zona interna della palpebra. In altre occasioni si procede dalla parte esterna inserendo poi dei punti. Come avviene l’intervento? In linea generale viene eseguito in anestesia locale e in regime presso un ambulatorio, da questo punto di vista è bene specificare che i bambini rappresentano da questo punto di vista un caso del tutto eccezionale, infatti dovranno essere sedati.

Approfondiamo la problematica

Si parla essenzialmente di un processo infiammatorio di natura cronica relativo alle ghiandole che hanno il compito di produrre la componente definita lipidica relativa alle lacrime, vengono anche chiamate ghiandole di Meibomio. Se parliamo di un calazio che come tale tende ad avere grandi dimensioni, potrebbe produrre nel paziente come conseguenza:

  • Il paziente potrebbe essere soggetto ad un forte astigmatismo causato dalla compressione della cornea.

Parlando di questa problematica, potrebbe essere sia in forma acuta, oppure al contrario in forma cronica e potrebbe in tal senso causare una sindrome dolorosa. Potrebbe generare altri sintomi? La risposta è si, da questo punto di vista potrebbe causare un eritema, un gonfiore relativo alla palpebra. Nel corso del tempo potrebbe evolvere in un nodulo duro quando si tende a palpare. Il nodulo potrebbe avere uno sviluppo relativo alla superficie della cute, chiamato in tal senso calazio sovratarsale, oppure in maniera molto più frequente potrebbe manifestarsi sulla superficie posteriore relativo alla palpebra ( definito anche in tal senso calazio sottotarsale).

All’interno del calazio, potrebbe presentarsi del materiale purulento che potrebbe fuoriuscire, tuttavia se si dovesse produrre una casistica nella quale tende a rimanere incistato, potrà essere in tal senso rimosso in maniera chirurgica.

Parliamo di cause

Quali possono essere le cause che portano alla formazione di un calazio? La risposta corretta è dipende, potrebbe essere legata ad una costituzionalità, potrebbe essere legata a disordini di natura alimentare, potrebbe essere legata a patologie che interessano il tratto intestinale (per esempio la colite spastica) e stati di natura ansiogena.

Parliamo di sintomi

Quali sono i sintomi di una problematica come il calazio? La risposta corretta è una sindrome dolorosa sorda legata alla palpebra che risulta essere associata a una sensazione di pressione.

Processo diagnostico

Cosa prevede da questo punto di vista il processo diagnostico? Per prima cosa si procederà con un’analisi diretta fatta dal medico attraverso una visita di natura oculistica. Se si dovessero riscontrare lesioni che tendono ad essere ricorrenti, si potrà effettuare un esame di natura istologica che consentirà in tal senso una diagnosi differenziale. In tal senso si potrà distinguere tra un calazio, un carcinoma sebaceo, un carcinoma basocellulare e un linfoma.

Carcinoma sebaceo

Quando si parla di carcinoma sebaceo a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una tipologia di cancro relativo alla pelle. Tende a svilupparsi da cellule che sono specializzate e si chiamano sebociti nella zona del derma e del tessuto sottocutaneo della pelle. Qual’è una delle sedi maggiormente comuni per questa tipologia di tumore? La risposta corretta è che legato alla pelle nella zona dell’occhio. Le cellule di natura tumorale tendono a produrre una sostanza grassa chiamata sebo che in maniera frequente crea l’effetto di un tumore dalla colorazione gialla.

Ad oggi, la medicina moderna non è ancora riuscita a stabilire quale sia la causa di questa tipologia di cancro. Per prima cosa è bene dire che si tratta di una tipologia di cancro relativo alla pelle rara, non si conosce quale sia la causa anche se è stato dimostrato che se il paziente ha avuto radiazioni precedenti, il rischio che il carcinoma sebaceo si possa sviluppare nell’area esposta è sicuramente più elevato.

I pazienti che hanno la sindrome di Muir Torre, hanno da questo punto di vista un rischio sicuramente maggiore che si possa sviluppare un carcinoma di natura sebacea. Queste tipologie di pazienti tendono a sviluppare carcinomi di natura sebacea multipli e masse tumorali che sono decisamente più grandi rispetto ad un paziente che non ha questa sindrome.

Qual’è l’approccio di natura diagnostica corretto? La risposta è che la diagnosi verrà effettuata tramite il prelievo di un campione di tessuto piccolo che verrà rimosso tramite una procedura che viene chiamata biopsia. In tal senso è bene dire che la diagnosi verrà effettuata anche in seguito alla rimozione del tumore attraverso una procedura che viene chiamata escissione.

Se l’approccio diagnostico verrà effettuato tramite una biopsia, il medico in tal senso è molto probabile consigli una procedura chirurgica che verrà effettuata per la seconda volta consentendo in tal modo di rimuovere la rimanente parte del tumore. Là dove possibile, il chirurgo come procedura rimuoveranno una parte del tessuto al di fuori della massa tumorale, al fine di ridurre il rischio che si possano essere eventuali cellule cancerose che possono rimanere dopo la rimozione dello stesso.

In tal senso è bene dire che il patologo farà un attento esame dei margini relativi al campione di tessuto per determinare quanto siano vicini le cellule tumorali al bordo del tessuto che è stato tagliato.

Considerazioni finali

Cosa prevede la terapia medica per i sintomi del calazio in termini di prevenzione? La risposta corretta è che la fase di prevenzione relativa al calazio prevede in maniera particolare una cura attenta dell’alimentazione. In termini di alimenti è caldamente consigliabile evitare insaccati, i dolci, altri alimenti ricchi da questo punto di vista di sostanze grasse, in maniera particolare di derivazione animale.

Avere molta attenzione e pulire in maniera attenta e accurata il bordo palpebrale, aiuta in tal senso a mantenere i dotti delle ghiandole puliti. Le persone che hanno una predisposizione a sviluppare un calazio è bene puliscano in maniera accurata ciglia e palpebre con un bastoncino di cotone imbevuto di acqua calda.

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