Bugie bianche : perché le diciamo

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Quando parliamo di bugie bianche a cosa ci stiamo esattamente riferendo? In realtà il fatto di mentire con uno scopo di fondo benefico, come quello di voler far piacere ad una persona o magari cercare di non urtare quella che risulta essere la sensibilità di una persona alla quale magari teniamo, sono percepite dalla maggior parte delle persone come delle interazioni che hanno la caratteristica di essere quotidiane del tutto innocenti.

Diverso è il discorso se ci riferiamo a bugie invece definite nere, in pratica si mente e si professa il falso con il preciso intento di riuscire ad avere un vantaggio per la nostra persona, queste invece vengono condannate in maniera universale. Tuttavia il fatto di voler dire una bugia con un intento positivo, magari a fin di bene di fatto le giustifica? Siamo sicuri che non producono invece delle conseguenze che hanno una valenza negativa da questo punto di vista? Se pensiamo un attimo alla vita che ogni persona conduce nella propria vita quotidiana, capita sicuramente di utilizzare sia quelle bianche che quelle nere. In entrambi i casi quello che accade a tutti gli effetti è che la persona che tende a mentire, fornisce delle informazioni che hanno la caratteristica di essere ingannevoli, non attendibili e del tutto fuorvianti. Questo potrebbe essere fatto sia nei riguardi di una persona o magari di un intero gruppo.

Tuttavia è pur vero che tra queste due categorie di bugie, ci sono delle differenze piuttosto marcate. Infatti se si decide di dire quelle definite nere, lo si fa essenzialmente perché si vuole ottenere un vantaggio che a tutti gli effetti va a spese della persona che viene ingannata. In poche parole la persona che mente lo fa per cercare di sfruttare la persona che inganna e questo con il solo intento di ottenere un vantaggio personale.

In poche parole la persona che adotta questa tecnica tende a sfruttare la persona che inganna con il solo scopo di avere un tornaconto di natura personale, un ritorno in termini di vantaggi personali.

Esempio del venditore di automobili

Se volessimo in tal senso portare un esempio di bugie che hanno una valenza molto negativa, sicuramente possiamo citare il classico venditore di auto usate dall’indole truffaldina che pur di vendere una macchina ad un potenziale cliente, decide di adottare una politica poco trasparente, di mentire sulle reali condizioni del mezzo che sta mettendo in vendita, questo solo per arrivare prima ad ottenere il proprio scopo.

Se parliamo invece di quelle persone che decidono di dire delle bugie a fin di bene è importante sottolineare come sia del tutto differente l’intento per il quale le dicono. La persona che decide in maniera consapevole di dire una bugia lo fa perché vuole far piacere alla persona alla quale la dice. In tal senso viene anche utilizzato il termine inganno affiliativo. Poniamo in tal senso un altro esempio, quanti di noi nella loro vita, magari ad un amico, ad un parente, ad una persona alla quale si è legati da un rapporto di natura affettiva, hanno mentito magari sul nuovo taglio di capelli che la persona si è fatta, affermando che il nuovo look è gradevole?  Eppure quello che è stato affermato non corrisponde in alcun modo ad una condizione veritiera, anzi magari al contrario di quello che si potrebbe pensare, il nuovo taglio di capelli non piace in alcun modo. Questa tipologia di inganno definita affiliativa, presuppone che la persona che la mette in pratica lo faccia per cercare di preservare una relazione o magari cercare di migliorarla. Per fare in modo tale che la persona che viene ingannata sia felice e la si possa rendere soddisfatta.

Da questo punto di vista è importante fare una riflessione e rendersi conto che le due tipologie di bugie sono del tutto differenti perché nascono da motivazioni profondamente diverse tra di loro. Gli atteggiamenti stessi mutano a seconda del tipo di bugia che viene detta. Nel caso di quelle definite nere, si va incontro ad una forma di disapprovazione sociale. Al contrario le bugie definite bianche, sono oggetto di approvazione. Tuttavia a questo punto è importante porsi una domanda; siamo proprio sicuri che quelle definite bianche siano poi a tutti gli effetti sempre preferibili e non abbiano delle conseguenze che potremmo definire come negative? In realtà è vero il contrario, anche quelle che definiamo innocue, quelle chiamate bianche, possono in realtà produrre un danno. Chi le professa è animato dalla volontà di magari di migliorare un rapporto, una relazione.

Per questo motivo una persona si trova concorde con tutte le affermazioni che ad esempio fa il partner.  Tuttavia questa particolare modalità, questo approccio a fin di bene, finisce per distorcere del tutto il comportamento che una persona tende ad adottare, al punto tale da prodursi anche là dove non risulta esserci un effettivo vantaggio.

Distorsione con implicazione negative

Il fatto che si produca una distorsione che ha la caratteristica di essere sistematica in tal senso, può portare a delle conseguenze negative che si riflettono per esempio nel momento in cui si devono compilare dei questionari che sono legati alla salute. Potrebbero portare ad una distorsione che riguarda delle opinioni di natura politica. In pratica quelle che abbiamo fino a questo momento definito come bianche, dette a fin di bene, possono in ogni caso portare a delle conseguenze negative, magari riducendo quella che potrebbe essere l’efficacia di politiche di natura pubblica o legate alla salute.

Un fattore che va preso in seria considerazione se parliamo di quelle nere è che se una persona decide in maniera del tutto volontaria di ingannarne un’altra, lo fa calcolando quanto rischio possa esserci magari di essere scoperto. Per portare un esempio in tal senso, il fatto che un contribuente sappia che ci sono scarse probabilità di essere scoperto, aumenta di fatto il livello di evasione fiscale. Da questo punto di vista è bene sapere che parliamo di un comportamento che in quanto tale risulta essere del tutto razionale, infatti il fatto di poter essere scoperti tende a ridurre il guadagno potenziale dell’evasore. Allo stesso modo ritorniamo all’esempio del venditore d’auto, se questo ritiene il compratore possa scoprire con una certa facilità che si tratta di bugie bianche, per non rischiare di far sfumare la vendita, deciderà di essere onesto.

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