Bambino terribile

472

Qual’è esattamente l’identikit psicologico di un bambino terribile? Quali sono gli atteggiamenti e i comportamenti che come tali lo fanno diventare così capriccioso e impositivo? Si tratta di una personalità molto particolare che si muove e vive, interagendo con gli altri suoi coetanei sempre con l’ottiva di voler decidere lui quale sia il gioco giusto da fare in quel momento. Insomma tende ad avere dei comportamenti nei quali vuole fare il leader di un gruppo, il capo, quello che di fatto decide a quale gioco è meglio giocare e quali sono le regole perchè funzioni nel modo giusto. Con gli adulti si comporta non certo in maniera diversa. La prima regola che si dà e in base alla quale imposta tutto il suo modo di essere è che tutto deve essere fatto esattamente come lo vuole e lo desidera lui.

Non ascolta i genitori

Quindi la prima regola che si darà se così vogliamo chiamarla è quella sicuramente di non prestare alcun tipo di ascolto ai genitori i quali spesso si trovano spaesati e hanno anche paura. Non vuole assolutamente avere un atteggiamento ubbidiente verso le regole che i genitori cercano di impartirgli. Proprio per questo motivo adotterà dei comportamenti specifici nei riguardi dei propri genitori che andiamo a vedere nello specifico:

  • Il suo modo di comportarsi è sempre di natura ricattatoria, questo soprattutto nei riguardi dei genitori
  • Opporrà sempre uno strenuo rifiuto alle regole o ai consigli che i genitori gli vorranno dare, non ubbidendo in alcun modo a quello che gli verrà detto di fare
  • Qualsiasi invito che il genitore gli rivolgerà avrà come risposta da parte sua un netto rifiuto
  • Qualsiasi tipo di ordine gli dovesse essere impartito, opporrà anche in questo caso uno strenuo rifiuto

Comportamenti ricattatori

In quale modo riuscirà a far desistere i genitori nei loro intenti educativi? Utilizzerà varie strategie, tutte finalizzate a non obbedire in alcun modo a quello che gli è stato detto dai genitori ma al contrario a costringere i genitori a desistere dal loro intento:

  • Per fare questo potrà usare differenti modalità una sicuramente delle prime sarà basata sul netto rifiuto, quindi il no categorico
  • Potra adottare degli atteggiamenti voluti di fronte ad altre persone con scenate di tipo isterico
  • Se si trova in luoghi al chiuso ad esempio negozi si mette a piangere
  • Uno dei comportamenti che adotta sempre in questi ambiti e pestare rabbiosamente i piedi a terra
  • Un altro comportamento tipico di un bambino che ha questa indole caratteriale è quello magari di gettarsi per terra di fronte ad altri, piangendo

I risultati di questi suoi comportamenti ottengono sui genitori il più delle volte l’effetto voluto. I genitori presi da un senso di vergogna per i comportamenti che il bambino ha di fronte agli altri, per evitare sguardi di rimprovero da parte di altre persone che stanno assistendo alla scena, per evitare di doversi vergognare cedono ai capricci e alle imposizioni del bambino, accontendando nella maggior parte delle volte i capricci dei quali si rende responsabile.

Comportamenti del bambino

Questa tipologia specifica di bambino poi può avere comportamenti differenti tra di loro, andiamo a vedere quali sono i più diffusi che tende ad adottare:

  • Potrebbe adottare una strategia molto astuta quando i genitori non sono presenti. In questo caso magari di fronte ad altre persone che non sono i genitori e che assistono al suo modo di comportarsi fa vedere un volto “quasi angelico”. In pratica tende a rispettare tutte le regole, si comporta in modo molto educato e tranquillo e in questo modo è capace di attrarre verso la sua persona tutte le simpatie delle persone che in realtà non lo conoscono a fondo
  • Un modo completamente differente che invece potrebbe adottare in assenza dei suoi genitori è proprio l’atteggimento contrario. Non ha alcun tipo di rispetto delle regole e delle norme educative che i genitori hanno cercato di impartigli e questo lo fa in maniera del tutto naturale e tranquilla anche di fronte a persone che non lo conoscono ma vedono il tipo di comportamento che adotta. Il risultato chiaramente è quello di avere persone che percepiscono esattamente come sia fatto e di conseguenza cercano di evitarlo in tutti i modi possibili. Un altro risultato probabile di questo suo comportamento è legato al fatto che nessuno una volta conosciuto come esso realmente sia è più intenzionato a tenerlo.

Comportamento con gli altri bambini

Qual’è il suo atteggiamento nei riguardi degli altri bambini? Si parla ovviamente di bambini più piccoli. In questo caso emerge una sua insdole da leader, in pratica vuole decidere lui quale sia il gioco più giusto e che ritiene più divertente da fare. Se gli altri bambini per qualche motivo legato a un loro rifiuto, non lo vogliono seguire in quello che decide di fare, nei giochi che propone, tende ad adottare un atteggiamento aggressivo.

In alternativa all’atteggiamento aggressivo, potrebbe isolarsi in maniera voluta, rifiutando di partecipare ai giochi e alle attività che vengono proposte e che gli altri bambini insieme si mettono a fare. C’è un’età specifica nella quale si manifesta un comportamento del genere? Si, all’incirca questo tipo di approccio e di relazione completamente errata con i suoi coetanei e con bambini leggermente più piccoli di lui emerge all’incirca verso i due anni di età. In casi rari, se proprio il fenomeno è piuttosto marcato, questo tipo di approccio si può già manifestare quando il bambino ha magari un anno.

Approccio con il mondo della scuola

Quale sarà l’approccio con il mondo della scuola? Quali saranno i comportamenti che adotta un bambino che ha un profilo psicologico e caratteriale del genere? Chiaramente nel contesto scolastico sarà una presenza che disturba. Avrà atteggiamenti tali per cui i suoi compagni non riusciranno a seguire in maniera tranquilla la spiegazione della maestra o un’attività che ha pianificato di fare insieme a tutta la classe.

Lui sarà lì con il suo atteggiamento solito, vessatorio e soprattutto tenderà volutamente a creare tensione, a disturbare il normale svolgimento di una lezione non consentendo ai suoi compagni di poter seguire con tranquillità la lezione o i compiti che vengono assegnati. Allo stesso modo dopo aver messo in atto comportamenti continui che tendono a disturbare il normale svolgimento della lezione, si disinteresserà completamente all’argomento stesso della lezione, manifestando un completo e totale distacco.

Questo suo modo di essere diventerà ancora più marcato nel periodo che precede la fase adolescenziale, dove oltre a questo, tenderà ad avere un atteggiamento di chiusura nei riguardi del mondo esterno, della scuola, isolandosi e mostrando un certo grado di asocialità.

Impotenza dei genitori

Quale sarà invece lo stato d’animo dei genitori? Emergerà sicuramente uno stato di impotenza, misto a frustrazione e senso di fallimento. Se interrogati spesso risponderanno di aver provato ogni approccio possibile a loro disposizione ma di aver fallito sia adottando atteggiamenti morbidi e comprensivi, sia invece cercando di essere magari maggiormente severi e impartendo delle regole più rigide.

Spesso sono costretti a contattare lo psichiatra dietro suggerimento o pressione della scuola che comunque afferma che serve fare qualcosa per cercare cambiare alcune abitudini comportamentali di questo tipo di bambino. Tuttavia è bene dire che questo tipo di approccio con lo psichiatra solitamente avviene solo per i casi considerati particolarmente accentuati e seri. Non si ha invece alcuna evidenza di tutti quei casi in cui un bambino adotta in forma meno esasperata questi atteggimenti, mostrando in ogni caso un rifiuto nello nell’ascolto delle regole dei genitori, mostra magari indifferenza di fronte anche alle regole più banali da applicare.

Nello stesso tempo adotta un atteggiamento strafottente, nel quale non solo nel provocare continuamente i genitori con atteggiamenti e parole, adotta lo stesso metro anche nei riguardi degli insegnanti.

Dove si genera l’errore?

Dove si genera esattamente l’errore e per quale motivo si manifesta il bambino terribile? Purtroppo va individuata una responsabilità oggettiva dei genitori che di fronte a comportamenti che sono oggettivamente sbagliati e non corretti, presentano una debolezza di fondo. Giustificano sempre e comunque il comportamento del loro figlio, attribuendo all’ambiente esterno, alle altre persone le colpa di quello che avviene senza invece fare una riflessione critica su sè stessi e sul modo in cui si comporta il loro figlio.

C’è un problema educativo di fondo che è quello del no mancato. Quando il bambino inizia a prendere consapevolezza del mondo esterno e della necessità di soddisfare dei propri bisogni che lo gratifichino il no diventa uno strumento mancato. Invece di dare un no importante che porti il bambino ad elaborare altre strategie di pensiero per ottenere quello che vuole, il no non arriva e il bambino continua ad ottenere quello che desidera senza sperimentare mai la giusta frustrazione che lo aiuta a crescere.

Articolo precedentePaura del buio
Articolo successivoMobbing
Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.