Avete mai sentito parlare della balenofobia? No? A tutti gli effetti, si tratta di una condizione psicologica nella quale il soggetto, esprime un vero e proprio terrore nei confronti degli aghi. Come riconoscere in un soggetto, gli stati di ansia tipici di una problematica psicologica del genere? Quali sono gli approcci che si possono mettere in campo, siano essi di natura farmacologica, psicologica, o altro, per aiutare il soggetto che soffre di questa fobia patologica, a combattere questi stati d’animo molto accentuati di paura? Per quali ragioni in un soggetto apparentemente sano, si sviluppa una paura del genere?
Cominciamo subito con il dire di cosa stiamo parlando, qual’è il motivo per cui il soggetto sperimenta una paura del genere, e quali sono le possibili cure che si possono mettere in campo per risolvere una condizione psichiatrica del genere. Se soffrite di una paura non motivata e molto accentuata nei confronti di oggetti come aghi o spilli, o in linea più generale potremmo parlare di tutti quegli oggetti taglienti che potrebbero procurarvi una ferita, senza saperlo, potreste soffrire di questa particolare condizione di natura psichiatrica.
Tuttavia, proprio per questo motivo, è bene fare un uteriore approfondimento dicendo che alle che persone che soffrono di queste paure immotivate legate ad oggetti appuntini, siano essi di qualsiasi genere, spesso viene associata anche un altro genere di condizione patologica chiamata emofobia, che a tutti gli effetti è la paura che un soggetto può provare di fronte alla vista del sangue.
I due disturbi possono essere correlati tra di loro, la condizione comune è la presenza del sangue, infatti aghi, spilli, oggetti taglienti in generale, possono procurare ferite al soggetto che conseguente perdita di sangue. Cosa accade a una persona che soffre di questa fobia? Molto spesso, in presenza di oggetti che fanno parte della nostra quotidianità e che vengono utilizzati abitualmente, questa persona avverte sensazioni di paura o timore piuttosto accentuate.
Si tratta di un disturbo di natura psichiatrica che è stato catalogato e riconosciuto come tale? Si, a tutti gli effetti questa condizione patologica del soggetto, con le relativa manifestazioni di natura psicologica e fisica, viene considerata una fobia a tutti gli effetti, e come tale è stata inserita in un manuale legato a specifici disturbi mentali, redatto dall’associazione americana degli psichiatri.
Reazioni immotivate del balenofobico
Ora che abbiamo approfondito un minimo la tematica, cercando di capire più nel dettaglio di cosa si tratta, e avendo anche scoperto che viene ufficialmente riconosciuta come una fobia, dobbiamo comprendere ancora meglio, cosa capita alle persone che ne soffrono. Si tratta di una manifestazioni di completa irrazionalità, nei riguardi di situazioni che rientrano invece nella sfera del quotidiano. Per esempio, se dobbiamo recarci presso un ambulatorio medico, per fare un esame del sangue, stiamo semplicemente facendo dei controlli ordinari dei valori presenti nel nostro corpo. Se ci troviamo nella cucina di un nostro amico, e lo stiamo aiutando a preparare la cena, molto probabilmente, vedremo qualcuno maneggiare un coltello per tagliare magari della carne e delle verdure.
In condizioni normali, queste situazioni che abbiamo illustrato, non rappresentano eventi ansiogeni, in grado di scatenare delle paure irrazionali e immotivate. Nel balenofobico invece, questi eventi banali, rappresentano delle condizioni di disagio, paura, potenzialmente dannose, nella loro mente si crea una paura del tutto irrazionale, al punto tale da provare timore al solo pensiero di doversi recare in uno studio ambulatoriale, per fare un semplice prelievo dal sangue.
Allo stesso modo, se si trovano a casa di una persona e vedono magari che sta utilizzando un coltello per affettare della verdura, possono avvertire un forte disagio a livello personale. Cosa accade a questi soggetti, se non vengono presi dei provvedimenti per cercare di gestire questa condizione fobica?
La paura immotivata cresce d’intensità, portando il soggetto verso manifestazioni fisiche piuttosto accentuate, vediamo quali sono:
- Il soggetto balenofobico, in preda a una paura immotivata, può avere una crisi di panico
- A livello fisico, la crisi può determinare reazioni quali sudorazione fredda
- Il soggetto balenofobico, può avere un ritmo cardiaco accellerato, frutto della condizione di paura patologica
- A livello fisico, può anche manifestare delle difficoltò di natura respiratoria
- In alcuni casi, può anche avere nausea
Fobie degli oggetti appuntiti : quali sono?
Tuttavia, è anche bene dire che la paura degli oggetti appuntiti, può avere differenti declinazioni di natura psichiatrica, a seconda del tipo di oggetto specifico al quale ci stiamo riferendo, vediamo quali sono:
- Potremmo trovarci in presenza di un caso di aicmofobia, ovvero paura legata agli aghi
- Potrebbe essere una forma di tripanofobia, una paura legata alla iniezioni e quindi alle siringhe
- Potremmo trovarci in presenza di una paura legata ad un oggetto come lo spillo, in questo caso il termine utilizzato è enetofobia
- Se il soggetto fobico, invece teme in maniera irrazionale un vaccino, ci troviamo in presenza di una paura definita vaccinofobia
Eventi scatenanti
Quindi possiamo a tutti gli effetti parlare di eventi scatenanti, situazioni, oggetti specifici che nel balenofobico, producono delle reazioni di natura psicologica e fisica irrazionali. Come abbiamo detto in precedenza, oggetti taglienti, di vario genere che vanno dai coltelli, agli aghi, alle siringhe.
Quindi la balenofobia si manifesta sempre in presenza di situazioni reali, concrete, nelle quali il soggetto fobico è coinvolto? In realtà no, la paura irrazionale, la manifestazione ansiogena, può anche essere il risultato di un evento che ancora non è accaduto ma che nella mente della persona che soffre di questa patologia, richiama una condizione di pericolo.
Per esempio, abbiamo parlato del doversi recare in un ambulatorio medico, per fare un prelievo di sangue, questa è una situazione reale. Tuttavia, la reazione irrazionale, la paura immotivata può anche essere scatenata dal pensiero di doverci andare, senza che concretamente questo evento sia ancora accaduto.
Un fattore molto importante che va sottolineato è che il soggetto balenofobico, può sperimentare questa paura irrazionale, anche alla semplice vista di un film che riproduce nelle scene, delle situazioni in grado di scatenare in lui la sindrome ansiogena.
Cause scatenanti
Le fobie in generale, non hanno delle cause identificabili in maniera semplice. Il soggetto balenofobico, può essere visto come una persona che ha una reazione del tutto sproporzionata all’evento che vive. Una reazione ansiogena di paura, una percezione di pericolo che si innesca anche in presenza di un evento o di uno stimolo esterno che in realtà, a tutti gli effetti è innocuo.
La causa scatenante, potrebbe essere collegata a un accadimento con un fotte impatto di natura traumatica che il soggetto ha vissuto in passato. Si ipotizza anche ci possa essere una predisposizione di natura genetica là dove in famiglia, un componente, soffra già di questa fobia.
Il soggetto che ne soffre, potrebbe provenire da un ambiente familiare nel quale, in passato ha subito un processo educativo improntato alla repressione. Potrebbe essere il risultato di un modello comportamentale errato applicato sul soggetto da parte di familiari, che in passato per potergli praticare delle iniezioni, lo abbiano costretto in maniera fisica e a livello emotivo a farle.
Manifestazioni nel soggetto balenofobico
Tuttavia, al di là delle ipotetiche cause che hanno creato la fobia, è importante esaminare i sintomi fisici che si scatenano nel soggetto balenofico, che sono poi classici delle crisi di natura ansiosa:
- Il soggetto può avere brividi che percorrono il suo corpo
- ll soggetto può avvertire improvvisamente pruriti
- Potrebbe improvvisamente soffrire di attacchi di nausea correlati a vomito
- Potrebbe avvertire vertigini
- Potrebbe iniziare ad avere una respirazione accellerata e tendente all’affannoso
- Potrebbe anche provare tremori
In determinati pazienti, questa fobia può essere correlata ad altri disturbi di natura ansiogena o fobie come la paura del sangue o la paura del dolore.
Terapie
Quali sono gli approcci terapeutici che si possono mettere in campo, se un soggetto soffre di balenofobia? Gli approcci sono di vario genere e comprendono la psicoterapia, l’utilizzo di farmaci. Terapie che spesso vengono utilizzate insieme. Quello che è importante fare, è lavorare insieme al soggetto che soffre di questa fobia, per cercare progressivamente di razionalizzarla e aiutarlo a reagire agli eventi di natura ansiogena che la scatenano.