Azoospermia ostruttiva

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Quando parliamo di azoospermia ostruttiva a cosa ci stiamo esattamente riferendo? In pratica si tratta di una condizione nella quale nell’uomo in fase di eiaculazione si può verificare la totale assenza di spermatozoi. In termini percentuali rappresenta circa il 30 per cento o il quaranta per cento dei casi.

Parliamo della problematica

Com’è possibile che ci sia un’assenza totale di spermatozoi in quello che nell’eiaculato maschile? Per prima cosa è bene dire che oltre ad essere una patologia che può innescare nell’uomo disturbi differenti, per esempio potrebbe percepire un bruciore intenso durante la minzione e potrebbe esserci del sangue nel liquido seminale, è una delle cause principali legate all’infertilità maschile.

Quali possono essere le tecniche disponibili per un paziente che ha problematiche del genere? Si parla di ricanalizzazione a livello di micro chirurgia che si può fare per le vie seminali. Solo in un secondo periodo, se dovesse rendersi necessario si potrà ricorrere alla biopsia testicolare per recuperare gli spermatozoi.

La forma non ostruttiva è caratterizzata da un’assenza di spermatozoi sempre durante l’eiaculazione che è causata da un processo di alterazione molto marcato di quella che viene definita spermatogenesi. Come si può confermare una problematica del genere? Si ricorre alla biopsia del testicolo che potrà indicare se è presente una forma definita:

  1. Ipospermatogenesi che di fatto è un’alterazione a livello qualitativo delle cellule definite germinali;
  2. Se si tratta di una problematica legata alla fase di maturazione, siamo quindi in presenza di cellule che risultano essere alterate e non mature;
  3. Si verificherà se è presente una sindrome chiamata a sole cellule del Sertoli.

Parliamo di cause

Quali possono essere dunque le cause che possono innescare una problematica del genere? Vediamole insieme:

  1. Potrebbe trattarsi di un’anomalia congenita a livello di malformazione;
  2. Potrebbe essere una forma di sclerosi o un’atrofia di natura testicolare dovuta a: potrebbe trattarsi di criptorchidismo, potrebbe trattarsi di una forma di orchite, potrebbe trattarsi di varicocele, potrebbe essere la conseguenza di un trauma, potrebbe essere legata all’esposizione a temperature piuttosto elevate per periodi di tempo piuttosto prolunguati. Potrebbe trattarsi di sostante tossiche di natura differente;
  3. Potrebbe essere la conseguenza di terapie di natura ormonale che vengono fatte sul paziente o legata all’assunzione di farmaci definiti citotossici;
  4. Potrebbe essere legato a patologie che interessano le strutture attraverso le quali il liquido seminale viene indirizzato verso l’esterno in seguito a ostruzioni o blocchi. Tra le condizioni appena citate abbiamo:
  • Malformazioni di natura congenita;
  • Processi di natura infettiva quali la tubercolosi e la gonorrea;
  • Potrebbe essere la conseguenza di una procedura chirurgica definita vasectomia.

Parliamo di sintomi

Quali sono i sintomi che un soggetto può avere se soffre di questa problematica? Vediamoli insieme:

  1. Uno dei sintomi più fastidiosi è avere un certo bruciore durante la fase di minzione;
  2. Un’altra problematica che potrebbe esserci è la presenza di pollachiuria;
  3. Un altro sintomo che il paziente potrebbe avere è la presenza di sangue nello sperma;
  4. Potrebbero manifestarsi degli episodi di tumefazione a livello scrotale;
  5. Potrebbero prodursi dei processi di natura infettiva;
  6. Potrebbero prodursi delle orchiti;
  7. Il paziente potrebbe andare incontro a un ridotto volume in termini di eiaculato;
  8. Il paziente potrebbe andare incontro a una ridotta quantità sempre dell’eiaculato.

Se si tratta della forma secretiva, uno dei sintomi che il paziente potrebbe avere è un volume dei testicoli ridotto oltre ad avere un quadro ormonale di riferimento che risulterebbe essere del tutto alterato con un elevato valore riferendosi all’ormone Fsh.

Approccio diagnostico

Il paziente che è affetto da questa problematica, per prima cosa dovrà effettuare un esame completo del liquido seminale in maniera frequente e ripetuta. Unito a questo dovrà fare una valutazione di natura biochimica del liquido seminale medesimo. Non si può escludere si renda necessario una ricerca di spermatozoi se presenti nelle urine dopo aver eiaculato. Per quale motivo si deve effettuare questa ricerca? Perchè serve a escludere ci possa essere un’eiaculazione di natura retrogada.

Servirà in ogni caso effettuare un’anamnesi completa che aiuterà a escludere che siano presenti concause quali:

  1. Un intervento chirurgico per un’ernia all’inguine;
  2. Una problematica come il criptorchidismo;
  3. Una patologia come la fibrosi cistica;
  4. Magari il paziente si sta sottoponendo a cicli di chemioterapia;
  5. Magari è in corso un processo di natura infiammatoria;
  6. Potrebbe trattarsi di una flogosi di natura intestinale;
  7. Potrebbe trattarsi di un trauma;
  8. Potrebbe trattarsi di un altro fattore legato al contesto esterno.

Per quanto invece riguarda l’esame obiettivo questo è molto importante per stabilire quale sia l’attuale volume testicolare, infatti se si tratta di testicoli che sono ridotti è una problematica non ostruttiva, al contrario se si tratta di un volume testicolare che è aumentato si tratta di un processo di natura ostruttiva.

Tuttavia le valutazioni e i controlli che vanno fatti non finiscono di certo qui, infatti dovrà essere valutato il dosaggio relativo all’ormone chiamato Fsh, dovrà essere eseguita un’ecografia alla prostata transrettale finalizzata a escludere o magari a confermare l’eventuale ostruzione dei dotti definiti eiaculatori.

Si potranno anche eseguire un ecocolordoppler testicolare per escludere ci possano essere eventuali forme tumorali ai testicoli. Come ultimo esame si potrà eseguire una biopsia ai testicoli se recuperare spermatozoi.

Approcci terapeutici

Quali sono gli approcci terapeutici per tutti que pazienti che soffrono di azoospermia ostruttiva? Per prima cosa potrebbero essere sottoposti a delle tecniche che mirano a ricanalizzare a livello chirurgico le vie seminali. Solo in un secondo momento se si renderà necessario potranno essere sottoposti alla biopsia del testicolo per fare in maniera tale che avvenga un recupero degli spermatozoi che potranno essere utilizzati in un secondo momento per la tecnica della fecondazione assistita.

Invece se si tratta di pazienti che soffrono della forma ostruttiva, la biopsia di natura testicolare ha percentuali molto ridotte nel riuscire a recuperare degli spermatozoi che potranno essere utilizzati successivamente per la tecnica della fecondazione assistita. Inoltre può caputare che in questi pazienti siano presenti mutazioni a livello genetico che potrebbero essere trasmesse ai figli.

Parliamo di tecniche per il recupero degli spermatozoi

Per quanto concerne le tecniche per il recupero degli spermatozoi che si possono utilizzare è bene dire che ne esistono di differente natura. In ogni caso l’utilizzo di un approccio microchirurgico è molto efficace, garantendo in tal senso un tasso maggiormente elevato di fertilità e con una riduzione netta delle possibili complicazioni.

In ogni caso per quanto riguarda le tecniche relative ai casi ostruttivi abbiamo:

  • Aspirazione a livello testicolare utilizzando un ago sottile;
  • Biopsia testicolare;
  • Aspirazione di spermatozoi a livello percutaneo;
  • Aspirazione microchirurgica di spermatozoi dalla zona dell’epididimo;

Per la forme non ostruttive abbiamo:

  • Biospia testicolare standard;
  • Eradicazione di spermatozoi a livello testicolare tramite microchirurgia.

Testicolo gonfio

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.