Autopalpazione del seno

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Se non vi è mai capitato di sentir parlare dell’autopalpazione del seno, sappiate che si tratta di una procedura che consente a una donna di conoscere in maniera più approfondita l’aspetto normale del seno, e notare anche un qualsiasi cambiamento possibile che interviene nel corso del tempo segnale di una possibile patologia nascosta. Quindi si tratta di un momento molto importante nel quale la donna in maniera consapevole inizia a conoscere più a fondo la struttura e la forma del proprio seno. In questo modo potrà sicuramente notale qualsiasi tipo di cambiamento che è intercorso durante un arco temporale specifico. Tuttavia è anche bene specificare che i cambiamenti che possono intercorrere durante l’arco del tempo sono molto importanti per poter eventualmente rivolgersi a un ginecologo qualora fosse necessario fare degli approfondimenti.

Specifiche da fare

Chiaramente questa pratica può essere utile ma in un momento storico specifico come quello attuale dove ci sono esami molto più precisi come la mammografia e l’ecografia mammaria, questo esame che la donna esegue in totale autonomia non può certamente sostituire il valore di una diagnosi che viene fatta in forma precoce.

Infatti gli esami che abbiamo appena citato consentono di rilevare l’eventuale presenza di una massa tumorale con un livello di precisione notevole. Da questo punto di vista è possibile anche rilevare la presenza di masse tumorali che sono grandi pochi millimetri. Quindi è bene specificare che avere attenzione alla situazione del proprio seno, praticando l’esame obiettivo della zona interessata è comunque importante ma non può essere una prassi che sostituisce l’attendibilità di esami di natura ben differente.

Bisogna però sottolineare come una pratica del genere, se eseguita nella maniera più corretta e conforme è una tecnica che consente di diminuire il potenziale rischio che una eventuale neoplasia nella zona del senso venga magari diagnosticata in maniera tardiva, con una forma tumorale che è già in fase avanzata.

Quando iniziare questa pratica

Esiste un’età specifica nella quale una donna può iniziare a eseguire una pratica del genere? Si, è bene intraprendere un percorso del genere quando una donna inizia ad avere circa 20 anni almeno con una cadenza mensile. C’è un periodo specifico nel quale questa pratica deve essere fatta perchè risulta più efficace? Si, la pratica va effettuata almeno a distanza di una settimana da quando il flusso mestruale è terminato.

Perchè questo è il periodo più indicato? Perchè si tratta di un momento nel quale il seno è meno sensibile alle sollecitazioni che potrebbero derivarne. Si tratta di un momento nel quale la donna avverte sicuramente meno dolori. Ci sono invece altri periodi specifici nei quali la donna si può trovare nei quali se viene eseguita questa pratica il periodo temporale è del tutto irrilevante?

Si, se una donna sta attraversando il periodo della menopausa o se si tratta di una donna che è in stato di gravidanza, non ha importanza quando farà l’esame sul proprio seno. Se durante questo esame fatto sul suo seno dovesse accorgersi del fatto che sono intervenute delle variazioni significative, sarà opportuno rivolgersi a un ginecologo per una visita di approfondimento e anche per prescrivere degli eventuali esami aggiuntivi.

Eame da fare davanti allo specchio

Qual’è l’approccio corretto per poter esaminare nella maniera più adeguata il proprio seno davanti allo specchio? Per prima cosa sarà bene scegliere un punto della casa, una stanza, che abbia una buona illuminazione. Si dovranno esaminare con molta attenzione i propri seni. Le braccia in una fase iniziale saranno distese e rilassate lungo i fianchi. In un secondo momento dovranno essere portate nella zona del bacino dove esercitando una dovuta pressione si farà in maniera tale che i muscoli pettorali si contraggano adeguatamente.

Con un occhio attento si dovranno guardare i seni e si potranno notare quelle imperfezioni che fanno parte della struttura naturale del seno. Un dettaglio infatti da tenere a mente che non tutte le donne conoscono in maniera adeguata è che i seni per quanto possano sembrare uguali non lo sono proprio del tutto.

In questa fase di controllo a cosa deve fare attenzione una donna? Sicuramente è molto imortante porre una grande attenzione alla zona dei capezzoli e controllare in maniera attenta e adeguata l’eventuale presenza di possibili anomalie nella zona del capezzolo. Si parla di una zona più gonfia, un’anomalia che riguarda la forma stessa del capezzolo.

Una volta effettuata questa operazione, si dovrà ripetere il tutto cambiando completamente la posizione della braccia che dovranno essere in tal senso tenute alzate. Si dovrà quindi procedere ad esaminare la zona delle ascelle, poi ci si dovrà mettere di profilo sempre per controllare il profilo del seno e cogliere la presenza di eventuali imperfezioni.

Una volta effettuato questo movimento, si dovrà posizionare il braccio destro dietro al capo piegandolo e con la mano sinistra si procederà ad esaminare il seno dalla parte destra palpandolo delicatamente per verificare l’eventuale presenza di zone in cui è percepibile una massa più dura e spessa, qualora con l’esame proposto ci si dovesse accorgergere della sua presenza.

La medesima operazione la si dovrà ripetere anche su seno sinistro.

Esaminare il seno in posizione distesa

Una volta effettuate nella maniera corretta queste operazioni, si dovrà effettuare un nuovo esame, questa volta sarà necessario distendersi. Quindi l’esame prevede che la donna si sdrai, ponga un asciugamano nella zona della spalla sinistra e sposti la mano sinistra sotto al capo. Cosa accade eseguendo questo tipo di movimento? I seni tenderanno a uniformarsi distribuendosi nella zona pettorale.

Una volta assunta questa posizione, con la mano destra sulla zona del seno a sinistra, si dovranno descrivere dei movimenti circolari. Questo aiuterà a verificare adeguatamente la zona del seno e accorgersi della presenza di eventuali noduli.

Perchè l’esame sia efficace e veritiero, il movimento lento e circolare che si dovrà eseguire nella zona del seno dovrà essere fatto con un orientamento orario. In questo modo sarà possibile effettuare una visita completa della zona del seno andando a coprire in maniera adeguata tutta la superficie a disposizione.

Non ci si deve dimenticare di riperere la medesima operazione anche sulla zona tra seno e ascelle. I movimenti che abbiamo descritto dovranno essere ripetuti sul seno destro che su quello sinistro. Un’altra zona molto importante da esaminare sarà quella dei capezzoli che dovranno essere stretti in maniera delicata tra le dita.

Questo consentirà di determinare la presenza di possibili liquidi. Qualora si dovessere veramente essere la presenza di un liquido sarà bene e opportuno con un fazzolettino controllare il colore del liquido. Questa operazione si potrà ripetere tranquillamente anche quando la donna si fa una doccia.

Il calore, la temperatura e il giusto grado di umidità sulla pelle aiutano a cogliere eventuali imperfezioni o noduli più facilmente. Se durante il corso dell’autopalpazione del seno dovessero emergere noduli, sarà bene fare una visita medica di approfondimento. Non ci si deve allarmare, infatti non è detto necessariamente che si tratti di un segnale preoccupante, tuttavia è bene fare un approfondimento e avere un riscontro di tipo medico.