Autoerotismo femminile psicologia

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L’autoerotismo femminile e la psicologia che c’è dietro a questo approccio al proprio corpo è l’approfondimento che vogliamo fare oggi, partendo dal presupposto che mentre il mercato dei sexy toys ha avuto in questi ultimi due anni una decisa crescita con una relativa impennata in termini di fatturato, quello che invece risulta essere almeno praticato per quello che emerge da sondaggi e studi è un approccio di natura sessuale sul corpo della donna, praticato dalla donna stessa senza l’ausilio di un compagno. Per quale motivo questa forma di erotismo ad oggi risulta ancora poco praticato? Alla base di questa poca pratica, probabilmente possiamo individuare dei motivi di natura psicologica e anche di natura sociale. Alla base di questo approccio ancora così limitato, probabilmente ci sono emozioni come la vergogna e l’imbarazzo.

Con grande frequenza queste emozioni sono spesso collegate al contesto sociale nel quale la donna si trova ad operare e a vivere. L’impatto di natura culturale che in maniera frequente hanno queste emozioni nel corpo di una donna e anche nella propria psicologia, sono vincoli spesso molto forti, al punto tale da limitare quella che potrebbe essere la naturale propensione di una donna a esercitare sul proprio corpo una sorta di autosessualià maggiormente consapevole.

Purtroppo non è di fatto così, per un buon nutrito numero di donne la propria sessualità resta ancora vincolata all’impatto di natura culturare che certe pratiche potrebbero avere sulla propria sfera intima, relazionale, privata e emotiva. Questo accade perchè per un buon numero di donne la sessualità risulta essere un ambito nel quale ancora l’influenza della cultura e quel disagio che si prova a nel magari parlarne è ancora molto elevato.

Sembra un dato un pò paradossale, tenendo sempre presente che il web, la rete, sono canali dove risulta esserci una buona apertura in termini di espressione e anche di potenziali incontri. Tuttavia nonostante per la donna moderna si sia aperto questo spazio di dialogo, di confronto e anche di apertura nel quale rispetto al passato si può operare con maggiore serenità un confronto aperto sul tema della propria sessualità, risulta essere ancora ad oggi un aspetto della vita di una donna nel quale la riservatezza e un’effettiva difficoltà di comunicazione risultano essere temi ancora oggi molto importanti, sul quale effettivamente ancora il livello di confronto è molto più basso di quello che potrebbe e dovrebbe essere.

Evento pandemico e sessualità

L’evento pandemico nel quale tutte le persone si sono ritrovare a dover fare i conti, ha di fatto creato due aspetti molto importanti con i quali ogni giorno si attiva un confronto. un tema più serio e delicato che riguarda la salute pubblica, il numeri di contagi e le paure che l’evento si portano con sè, oltre a un tema effettivamente legato alla sessualità della donna.

Il primo tema chiaramente per le persone di tutto il mondo è fonte di sofferenza e anche dolore, il secondo tema invece ha aperto una finestra importante sul mondo della sessualità femminile in generale. Da questo punto di vista si può certamente dire che il 2020 è stato l’anno nel quale le donne hanno avuto la possibilità di concentrarsi e focalizzarsi maggiormente sul tema del proprio piacere.

Sembra paradossale ma in realtà non lo è, a causa del lockdown e il non poter di fatto frequentare luoghi dove si potevano fare incontri, dove si potevano incontrare amici, dove magari si creavano occasioni legati alla propria sessualità, la donna si è trovata in una condizione nella quale ha iniziato a dedicarsi al piacere in completa solitudine.

Per citare alcuni nomi dello spettacolo famosi, l’attrice Gwyneth Patrow è diventata molto nota nel mondo della sessualità per il piacere femminile, con alcuni gadget come la candela al profum di vagina fino ad arrivare a un sito che si chiama Goop. Indubbiamente l’evento pandemico ha prodotto dei cambiamenti a livello culturale che in precedenza erano molto meno marcati.

Pademia e cura del proprio intimo

L’evento pandemico ha dato in tal senso un grande impulso a occuparsi di quello che è l’aspetto intimo, da questo punto di vista sembra proprio che l’autoerotismo abbia finalmente conosciuto un livello di emancipazione nel caso della donna che prima non c’era. Sembra proprio che l’imbarazzo che ha accompagnato questo mondo intimo e importante facente parte della donna sia definitivamente tramontato, lasciando spazio a una maggiore consapevolezza e sicurezza da parte della donna.

Un percepito che è cambiato

Di fatto quindi possiamo sicuramente affermare con certezza che l’approccio con l’autoerotismo è decisamente mutato, non possiamo parlare più semplicemente di una serie di comportamenti che vengono messi in atto dalla donna per arrivare poi al completamento attraverso l’atto sessuale.

La donna sembra avere cambiato decisamente mentalità in tal senso, la donna sembra oggi cercare un qualcosa che va al di là dell’atto sessuale in sè. La donna sembra manifestare esigenze di natura differenti, nelle quali vuole avere un contatto più stretto e ravvicinato con il mondo dell’eros, un eros però maggiormente consapevole che si basa emozioni e pone il suo essere nella ricerca di un’evoluzione nel campo personale.

Chiaramente c’è anche un aspetto intimo che riguarda la scoperta delle proprie fantasie, delle zone erogene specifiche nel corpo di ogni donna, delle zone invece che procurare piacere procurano fastidio e magari anche sensazioni di tipo doloroso.

Sessualità che cambia

Il mondo della sessualità che di fatto ha sempre pagato il prezzo di essere ingabbiato in emozioni che erano proprie del mondo prima della pandemia, quindi sentimenti come verogna e imbarazzo, sembra proprio voler assumere una dimensione molto più ampia e allargata. La pratica dell’autoerotismo non è semplicemente la ricerca di un piacere e di una gratificazione di natura sessuale innescata dalla pandemia e dal non riuscire ad avere magari un partner con il quale vivere una sessualità completa, la scoperta dell’autoerotismo porta la donna a una conoscenza molto più approfondita di sè stessa, questo accade perchè la pandemia ha di fatto innescato un processo di evoluzione tale che ha consentito alla donna il superamento di una serie di stereotipi e pregiudizi che ha sempre accompagnato il mondo dell’autoerotismo da un punto di vista psicologico e sociale.

Autoerotismo femminile psicologia : la masturbazione femminile

Quindi la donna e il mondo della masturbazione aiutano a provare piacere. Le donne che hanno imparato a darsi piacere attraverso l’autoerotismo hanno meno problemi nella propria sfera sessuale. Tuttavia è giusto porsi una domanda. L’autoerotismo può essere pensato solo come atto di natura solitaria o può fare invece parte della sessualità della coppia? In realtà la risposta corretta è si, l’autoerotismo non deve essere concepito solo come semplice atto di natura solitaria ma al contrario è un approccio nel quale si può tranquillamente includere il proprio partner.

Infatti la masturbazione vissuta con il proprio partner consente di condividere dei vissuti insieme. L’elemento essenziale che non deve venire a mancare è un certo approccio basato sul gioco che questa sessualità deve saper mantenere. Riuscire quindi a trovare con il partner una buona intesa oppure se si è da soli a praticare l’autoerotismo riuscire a darsi piacere.

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