Aspergillosi sintomi

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Quali sono i sintomi dell’aspergillosi? Parlando della forma allergica a livello broncopolmonare il paziente potrebbe avere:

  • Uno dei sintomi che potrebbero emergere come tali è il respiro sibilante;
  • Un altro sintomo che potrebbe emergere in tal senso è la tosse;
  • Un altro sintomo che il soggetto potrebbe avere è il respiro affannoso;
  • Un altro sintomo che il soggetto potrebbe avere è la febbre.

Possiamo parlare di un’evoluzione in termini di sintomi? La risposta è si, nel corso del tempo la sintomatologia potrebbe diventare maggiormente grave, al punto tale da percepire un senso di malessere diffuso. Potrebbe anche subentrare una riduzione dell’appetito, nel corso del tempo potrebbero fare la loro comparsa nell’espettorato che si emette con la tosse, ammassi di una colorazione brunastra.

Approfondiamo la problematica

Quando parliamo di aspergillosi in forma broncopolmonare allergica, ci stiamo riferendo ad una reazione di natura allergica nella quale è interessato un tipo di micete (comunemente definito Aspergillus fumigatus) che tende in tal senso a colpire determinate tipologie di individui asmatici o con una problematica di fibrosi cistica.

  • Il paziente da questo punto di vista potrebbe avere la tosse e il respiro sibilante e, in alcuni casi la febbre, la tosse con relative tracce di natura ematica;
  • Qual’è il corretto iter di natura diagnostica? La risposta corretta è che ci si basa sui riscontri forniti da una radiografia a livello toracico e da test di natura dermatologica;
  • In linea generale si prevede a somministrare dei farmaci che vengono utilizzati nel trattamento dell’asma in maniera particolare i corticosteroidi;
  • Nonostante l’esito del trattamento possa essere favorevole al paziente, la sintomatologia potrebbe ripresentarsi nel corso del tempo;
  • Se non viene controllata, questa problematica potrebbe sfociare in un danno a livello polmonare di natura cronica.

Approfondiamo il fungo Aspergillus Fumigatus

Questa particolare tipologia di fungo tende a proliferare nel terreno, nella vegetazione in decomposizione, negli alimenti, nelle polveri e nell’acqua. Certe tipologie di persone che tendono a inalare da questo punto di vista funghi, potrebbero nel corso del tempo sviluppare una sensibilità e avere una reazione di tipo allergico di natura cronica.

Ci sono altre tipologie di funghi tra questi abbiamo:

Questi potrebbero dare luogo ad una patologia del tutto simile, in alcuni pazienti quelli che sono gli effetti della reazione di natura allergica. Polmonite e aspergillosi proncopolmonare sono simili? In realtà no, se parliamo di polmoniti ci stiamo riferendo a processi di natura infettiva che in quanto tali sono causate da:

  • Potrebbe trattarsi di batteri;
  • Potrebbe trattarsi di virus;
  • Potrebbe trattarsi di miceti.

Se parliamo invece dell’aspergillosi, il muco che risulta essere presente nelle vie aeree di persone che hanno problematiche di asma o magari soffrono di una problematica come la fibrosi cistica, hanno una problematica che è legata alla presenza di un processo di natura infiammatoria allergica di natura ricorrente nella zona dei polmoni.

Nel caso in cui la patologia dovesse avere prodotto una lesione marcata e estesa, potrebbe prodursi una dilatazione di natura permanente delle vie centrali, viene definita in tal senso bronchioectasia. Quando parliamo di Aspergillus ci riferiamo a un fungo che come tale potrebbe creare delle masse di natura micotica nelle cavità oltre al rischio di produrre delle cisti nella zona dei polmoni collegate ad un’altra patologia che è la tubercolosi.

Approccio diagnostico

Qual’è il corretto iter diagnostico per problematiche del genere? La risposta corretta è che i medici in tal senso possono sottoporre il paziente a degli esami di natura diagnostica in un paziente che ha una patologia come l’aspergillosi broncopolmonare allergica, se il paziente dovesse avere anche l’asma o dovesse soffrire di fibrosi cistica.

Oltre alle radiografie nella zona toracica, se si tratta di aspergillosi broncopolmonare di natura allergica, le radiografie o in alternativa il sottoporre il paziente a una tomografia computerizzata (definita in forma abbreviata Tc) della zona del torace, potrebbero mostrare una dilatazione relativa alle vie aeree, in casi molto frequenti ostruite dal muco.

Il fungo e la quantità eccessiva di eusinofili, potranno essere esaminati attraverso il microscopio. Gli esami relativi al sangue, consentono di mettere in evidenza la presenza di livelli elevati di eosinofili e anticorpi relativi all’Aspergillus. Si procede anche a misurare quello che risulta essere il livello di immunoglobulina e (anticorpo) che risulta essere presente nel sangue.

Farmaci antimicotici

Quando parliamo di farmaci antimicotici a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di farmaci che sono utilizzati per trattare i processi infettivi di natura micotica. In tal senso è bene dire che potremmo avere due classi differenti di farmaci di natura antimicotica: si parla di quelli che agiscono per inibire la sintesi relativa alla parete cellulare del fungo e quelli adibiti a colpire la membrana cellulare.

A livello terapeutico, si tratta di farmaci che in quanto tali sono indicati per trattare le micosi e potrebbero manifestarsi a livello cutaneo, in maniera particolare nella zona delle unghie e nella zona dei capelli. Potrebbero anche interessare organi e tessuti, questo le rende di fatto maggiormente pericolose e più virulente.

Dove si possono contrarre le micosi? La risposta corretta è che si possono prendere in luoghi quali le piscine o per esempio il mare, questo perchè l’ambiente umido e il calore tendono a favorire la proliferazione dei funghi. La loro crescita è maggiormente legata a zona come sotto i piedi e sotto alle unghie e tendono a nutrirsi di cheratina.

Ci sono una serie di elementi che possiamo dire tendono a stimolare il processo infettivo? La risposta è si, vediamo quali sono:

  • Un fattore è sicuramente la predisposizione;
  • Un altro fattore è sicuramente l’immunosoppressione;
  • Un altro fattore è legato all’igiene che dovrebbe essere in tal senso corretta.

Quali sono le tipologie specifiche di farmaci antimicotici? In tal senso è bene dire che le molecole definite antifungine sono:

  • Si parla di Fluconazolo;
  • Si parla di Miconazolo;
  • Si parla di Caspofungina;
  • Si parla di Amfotericina B.

Si tratta di farmaci che possono avere delle controindicazioni? La risposta corretta è che le preparazioni di natura topica sono in linea generale ben tollerate. Se si tratta invece di formulazioni date al paziente come compresse o per via endovenosa, potrebbero avere effetti collaterali maggiormente marcati quali:

  • Il paziente potrebbe avere dei disturbi di natura gastrointestinale;
  • Il paziente potrebbe avere la nausea;
  • Il paziente potrebbe avere il vomito;
  • Il paziente potrebbe andare incontro a dolori di natura muscolare;
  • In casi maggiormente gravi potrebbero esserci delle aritmie e un peggioramento che interessa quella che risulta essere la funzionalità dei reni;
  • Potrebbero esserci reazioni di natura allergica.

Considerazioni finali

Quali possono essere invece gli approcci di natura terapeutica per le persone che hanno i sintomi dell’aspergillosi? In quella polmonare si utilizzano farmaci che servono a curare l’asma, in maniera particolare i corticosteroidi. Il prednisone viene inizialmente utilizzato con dosaggi molto elevati, in seguito con dosaggi più bassi, questo per evitare un danno polmonare che potrebbe essere progressivo.

Con una certa cadenza, verranno fatte al paziente delle radiografie toraciche, volte a stabilire se il danno ai polmoni si è aggravato.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.