Quando parliamo di ascolto empatico a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta a tutti gli effetti di un elemento molto importante per costruire una relazione e una comunicazione interna all’azienda che sia basata sulla capacità di comprendere. Se pensiamo un attimo a dei possibili interlocutori che si sentono compresi, magari senza che debbano spendere molte parole, fa sicuramente la differenza. Qual’è la motivazione in base alla quale ci sono persone, colleghi nell’ambito aziendale che sono spinti ad aprirsi nei riguardi di persone che hanno queste caratteristiche e con le quali magari riescono a costruire una relazione di tipo professionale basata su un rapporto di dialogo e non di conflitto?
Per prima cosa bisogna, prima di rispondere a questa domanda, cercare di capire meglio cosa vuol dire avere questa capacità di ascolto che si basa sull’empatia. In pratica le persone che ascoltano, grazie al fatto di possedere questa dote dell’empatia, sono in grado di avere una connessione di natura emotiva con i loro interlocutori. Questi e loro volta si sentono ascoltati, compresi in quelle che sono le loro esigenze e necessità.
Con questa modalità le persone percepiscono un livello di protezione nel condividere le loro sensazioni, esperienze, emozioni, senza avere il timore di venire giudicate o magari di subire delle critiche. Quando parliamo di empatia ci stiamo riferendo ad una capacità, non si tratta solo di avere da questo punto di vista un’attitudine personale. Quindi la capacità di essere empatici quando si ascolta una persona è una peculiarità che può essere da questo punto di vista appresa e si può allenare avvalendosi della pratica.
Parliamo di empatia
Ricordiamoci anche che avere empatia non si traduce necessariamente nel fatto che saremo portati in maniera del tutto obbligatoria ad andare d’accordo con tutte le persone con le quali avremo modo di confrontarci. In realtà la capacità di essere empatici, vuol dire cercare e provare ad osservare con attenzione, una situazione che non sia per forza filtrata dal nostro punto di vista, al contrario si tratta di avere una buona comprensione del punto di vista altrui. Chiaramente quest’abilità non è una peculiarità come tale della quale sono in possesso tutti, motivo per il quale si trovano poi in evidente difficoltà nel momento in cui devono magari immedesimarsi nella situazione di una persona diversa da loro. Non è facile riuscire a comprendere quali siano le sensazioni dell’altro oltre a non essere facile riuscire a mettere a proprio agio l’altra persona.
Quindi la domanda giusta da porsi è come sia possibile riuscire a sviluppare questa peculiarità e magari allenarla nel corso del tempo. Generalmente si tratta di una caratteristica che tende ad essere presente in un soggetto che ha un livello elevato di consapevolezza di sè stesso, oltre ad avere una buona capacità di riconoscere le proprie emozioni e di riuscire a gestirle nel modo giusto.
Oggi, nel mondo moderno, una capacità del genere è ancora più importante, visto il contesto lavorativo nel quale ci troviamo a lavorare, con tempistiche sempre più ridotte e con un livello di pazienza minore. Proprio per questo motivo ci aspettiamo spesso che ogni desiderio che abbiamo venga realizzato in tempi molto brevi.
Si tratta quindi di ricavarsi del tempo e utilizzarlo per mettere il massimo impegno nell’ascolto degli altri, senza in tal senso avere subito la fretta di esprimere un giudizio. Non ci si può certo aspettare che in un contesto aziendale le altre persone, i colleghi che abbiamo possano comprendere la nostra visione delle cose, se non siamo noi per primi a sforzarci di metterci nei loro panni. Se non si fa un passo verso un collega, verso un interlocutore differente da noi, sicuramente la relazioni all’interno di un contesto aziendale hanno il rischio oggettivo di raffreddarsi. La conseguenza poi è quella della creazione di compromessi e pregiudizi oltre che prodursi conflitti.
Essere persone empatiche
Per prima cosa serve avere un atteggiamento preciso e specifico che si basa sulla capacità di anteporre le esigenze che hanno gli altri colleghi alle proprie, oltre a dover operare uno sforzo prima di parlare che risulta essere quello di ascoltare. Questo dovrà essere accompagnato dalla capacità di non giudicare, cercando di fare uno sforzo per capire. Se ci si pone in un’ottica del genere è importante sapere che anche la conversazione all’apparenza più banale, può trasformarsi in una forma di interazione basata sull’empatia.
Si parla in tal senso di qualità delle relazioni lavorative che dipendono molto dalla costruzione di relazioni che siano basate sulla solidità tra colleghi. Questo ovviamente lo si può trasportare in qualsiasi ambito della propria vita, pensiamo un attimo alla creazione di una partnership che siano strategiche con magari dei fornitori o dei clienti.
Prestare attenzione al lavoro con un approccio empatico
Diventa quindi molto importante nel contesto di lavoro, riuscire ad ascoltare un collega di lavoro avendo un approccio il più empatico possibile, questa caratteristica dovrebbe essere presente in manager. Questo gli consentirebbe di poter esprimere in moto ottimale la capacità di leadeship. Questa capacità è molto importante anche per persone che svolgono una professione di natura commerciale, se sono empatici hanno la capacità di creare una connessione tra i prodotti o servizi alle esigenze che il cliente tende a manifestare.
Se si desidera avere un miglioramento in termini di competenze personali, sul lavoro e non solo è molto importante focalizzarsi sullo sviluppo della propria capacità di ascolto. La capacità di riconoscere le emozioni, consente di far capire agli interlocuri che abbiamo di fronte che vengono capiti, riuscendo a fare un passo deciso in avanti, se si tratta di voler costruire un rapporto, una relazione che sia il più efficace possibile.
Qual’è quindi la prima cosa che dev’essere fatta per avere un buon ascolto empatico ? La risposta corretta è che serve avere un livello di consapevolezza personale elevato. Questo aiuta ad riconoscere quelle che sono le qualità che una persona possiede, serve anche riconoscere quelli che sono i propri comportamenti e valori. Questo processo di identificazione serve per riscoprire le medesime cose anche nelle altre persone. In questo modo sarà possibile riuscire a identificare quale potrebbe essere la strategia migliore per costruire una relazione che sia da questo punto di vista il più efficace possibile.