Quali sono i sintomi dell’anuria? Essenzialmente si tratta di una problematica che coinvolge un paziente che per motivi di varia natura può avere un’interruzione improvvisa della diuresi che viene stabilita su un valore inferiore ai 50 ml per un arco temporale di circa ventiquattro ore. Qual’è la problematica che scatena una situazione del genere? La risposta più corretta che possiamo dare in tal senso è il fatto che in presenza di questa manifestazione, il paziente ha sicuramente un’interruzione piuttosto improvvisa e marcata di quella che risulta essere la normale funzionalità dei reni.
Potrebbe manifestarsi anche in un paziente che è affetto in tal senso da un’insufficenza cronica di natura renale. Quali possono essere la cause in tal senso? Si parla di cause:
- Si parla di una fase che potrebbe essere pre-renale;
- Si parla di una fase che potrebbe essere renale;
- Si parla di una fase che potrebbe essere post-renale.
Volendo per un attimo approfondire la problematica di un paziente che si trova in una condizione di dialisi extracorporea si può anche dire che il fatto che non abbia stimoli e non riesca in alcun modo ad urinare potrebbe essere collegato al fatto che la funzione renale rimanente è del tutto assente.
Approfondiamo le cause
Volendo invece approfondire per un attimo le cause quando si parla di fase pre-renale ci si riferisce essenzialmente a una condizione nella quale in seguito a una riduzione del volume plasmatico che di solito di manifesta in maniera del tutto improvvisa, può essere collegato a condizioni quali:
- Potrebbe essere il risultato di un sanguinamento;
- Potrebbe essere il risultato di un’ustione;
- Potrebbe essere collegato al vomito;
- Potrebbe essere collegato a una forma di diarrea che tende a mantenersi costante nel tempo;
- Potrebbe essere collegato a una problematica quale una effettiva riduzione nella portata cardiaca;
- Potrebbe essere la conseguenza di una forma di occlusione che interessa l’arteria renale;
Se si parla invece della forma renale, in tal senso questa problematica potrebbe essere collegata a una non corretta gestione relativa alla fase pre-renale e post-renale durante le quali non si sono gestite in maniera corretta le relative cause. Tuttavia non è detto che questa problematica non possa essere la conseguenza di:
- Una forma di nefrite interstiziale acuta;
- Una forma di glomerulo-nefrite-acuta.
Nel caso della forma post-renale potrebbe manifestarsi una problematica del genere in seguito ad un processo di natura ostruttivo delle vie urinarie che creano una barriera alla normale minzione.
Parliamo di monitoraggio relativo alla diuresi
In tal senso, per avere una visione chiara di una problematica del genere è molto importante monitorare in maniera attenta il processo di diuresi. Per esempio se si decide di inserire il catetere vescicale in maniera precoce, questo strumento potrebbe essere molto utile per riuscire a capire quali sono le cause relative a questa problematica. Infatti se l’inserimento del catetere dovesse risultare difficoltoso, si potrà dedurne che ci possa essere un’ostruzione che potrà venire confermata effettuando un’esame ecografico.
Al contrario se stiamo parlando di un paziente definito emodialitico in forma cronica, l’inserimento di un catetere vescicale è del tutto inutile, in funzione del fatto che i reni non funzionano per nulla. In tal senso c’è anche il rischio che si possa esporre il paziente al rischio di un processo di natura infettiva.
Oltre al rischio di sottoporre il paziente a un processo di natura infettiva, si potrebbero anche creare:
- Il paziente potrebbe diventare ansioso;
- Il paziente potrebbe avere una forma di disagio marcata;
- Il paziente andrebbe incontro a un deciso peggioramento della qualità della sua vita.
Se la problematica dovesse presentarsi in un paziente che ha già un catetere vescicale inserito e ha una diuresi che risulta essere a tutti gli effetti completamente normale, si dovrà valutare l’eventuale sostituzione del catetere inserito nel paziente. In linea generale le indagini di laboratorio servono a fare delle valutazioni e a fare in maniera tale che le possibili cause relative all’anuria possano essere rilevate.
Indagini di laboratorio
Quali sono in tal senso le indagini di laboratorio utili? Vediamole insieme:
- Azotemia;
- Creatinemia;
- Potassio;
- Fosforo ( potrebbe avere un aumento);
- Calcio ( la quantità potrebbe essere ridotta);
- Sodio;
- Glicemia;
- Livello di coagulazione;
- Fibrinogeno;
- Indici relativi alla flogosi;
- La funzionalità epatica;
- L’emogasanalisi;
- Altri esami che potranno essere fatti riguardano l’rx del torace;
- Una tomografia computerizzata della zona addominale;
- Un ecocolor-doppler dei vasi renali;
- Un elettrocardiogramma;
- L’urografia;
- La cistoscopia.
Sintomi anuria e infermiere
Nel momento in cui il paziente dovesse soffrire di questa problematica, quali sono i compiti specifici che l’infermiere svolge nei riguardi del paziente? In tal senso l’infermiere:
- Per prima cosa rileva quelli che vengono definiti parametri vitali;
- Rileva quelle che potrebbero essere delle eventuali anomalie nel normale ritmo cardiaco che potrebbero essere causate da alterazioni a livello elettrolitico. Questa condizione viene anche definita iperkalemia;
- Uno dei suoi compiti è quello di verificare l’eventuale presenza di globo vescicale e se ci sono le possibilità di farlo, effettuerà un’ecografia a livello pelvico;
- L’infermiere verificherà se il catetere vescicale inserito nel paziente ha una funzionalità del tutto normale o presenta in tal senso delle problematiche in base alle quali si dovrà valutare una sua eventuale sostituzione;
- Al contrario se il catetere vescicale dovesse essere assente, provvederà a inserirlo nel paziente;
- Un altro compito che l’infermiere svolge è quello di monitorare la diuresi nelle ventiquattro ore successive;
- Effettuerà un monitoraggio di quello che risulta essere il bilancio idrico;
- Farà delle rilevazioni inerenti al peso corporeo del paziente;
- Farà delle rilevazioni che metteranno in evidenza quale sia il livello di salute della cute del paziente e delle relative mucose;
- Farà delle rilevazioni che metteranno in evidenza se sono presenti eventuali edemi;
- Dovrò valutare e adottare per il bene del paziente tutte le misure necessarie a cercare di prevenire un rischio di natura infettivo;
- Un’attività molto importante che farà il paziente sarà quella di verificare quale sia il livello di assunzione dei liquidi sia in un paziente che è attualmente in emodialisi cronica, sia in un paziente che si trova in una fase acuta almeno fino a quando il problema relativa all’anuria dovesse persistere;
- Dovrà pianificare degli interventi di natura educativa sul paziente che saranno messi in atto per garantire la corretta assunzione di liquidi;
- Dovrà essere molto attento a verificare quale sia la dieta alimentare del paziente che nel caso di un’insufficienza di natura renale dovrà avere alcune caratteristiche specifiche, vediamo quali:
- Dovrà essere ipercalorica e ipoproteica;
- Dovrà essere iposodica e con scarsa presenza di alimenti ricchi di potassio.
Un altro compito molto importante relativo alla funzione dell’infermiere è quello di pianificare interventi di natura educativa che riguarderanno la terapia nutrizionale del paziente che dovrà essere il più corretta possibile.