Quando parliamo di ansia cardiaca a cosa ci stiamo riferendo? La risposta più corretta che possiamo dare in tal senso è che il meccanismo dell’ansia può avere forme tra di loro differenti, una che non è da questo punto di vista nota a tutti è quella definita cardiaca nella quale il soggetto manifesta delle preoccupazioni che sono legate al livello di salute inerente al muscolo cardiaco.
Cosa accade alle persone che soffrono di questa problematica? Si tratta di una forma di una paura del tutto irrazionale, le persone che ne soffrono hanno la costante preoccupazione che di avere una malattia, di poter sviluppare nel corso del tempo una problematica come l’infarto o di poter magari avere delle altre problematiche di natura cardiaca che risultano essere spiacevoli.
Si tratta di una condizione che potremmo definire comune? Sicuramente può interessare tutte quelle persone che nel corso della loro vita, hanno avuto una problematica che ha interessato il muscolo cardiaco, tuttavia questo non esclude che si possa anche manifestare in soggetti del tutto sani che nonostante si siano sottoposti a controlli di natura medica che hanno escluso in tal senso qualsiasi forma di problematica, tendono a sottoporsi in maniera costante ad ulteriori esami che cercare di avere maggiore tranquillità e rassicurarsi.
Fattori che scatenano la problematica
Quali possono essere in tal senso i fattori che possono scatenare una problematica come l’ansia cardiaca? Uno dei fattori maggiormente comuni da questo punto di vista è avere una storia a livello familiare che riguarda patologie di natura cardiaca, mentali o avere livelli di stress molto alti oltre a manifestazioni ansiogene.
Se ci troviamo in un periodo particolare della nostra vita, nel quale magari si è manifestata una problematica di natura cardiaca che ha interessato la persona direttamente o un suo parente, potremmo avere un livello ansiogeno maggiormente elevato ma questo rappresenta a tutti gli effetti una condizione del tutto normale.
Se tuttavia questo stato ansiogeno dovesse perdurare per mesi o magari anche anni e dovesse in tal senso interferire con la propria vita quotidiana, sarà consigliabile che il paziente si rivolga ad un medico per avere in tal senso un supporto adeguato.
Sintomatologia
Quali possono essere i sintomi di una problematica del genere? Non c’è una risposta standard, quando si parla di eventi ansiogeni ci si riferisce a una condizione nella quale si potrebbero avere sintomi sia di natura fisica che psicologica. Quando le persone iniziano a soffrire di una forma del genere, potrebbero avere:
- Il soggetto potrebbe avere delle palpitazioni di natura cardiaca;
- Il soggetto potrebbe avere una sindrome dolorosa che interessa la zona toracica;
- Il soggetto potrebbe sperimentare una mancanza di respiro.
Nel momento in cui una persona sperimenta queste sensazioni, non è una condizione rara la convinzione che si stia avendo un infarto e questa percezione chiaramente fa aumentare i livelli ansiogeni che il soggetto prova, insieme alla paura. Non bisogna dimenticare da questo punto di vista che avere una sindrome dolorosa che interessa la zona del petto potrebbe anche essere la conseguenza di altre tipologie di problematiche, ad esempio il reflusso acido.
Le persone che soffrono di questi eventi ansiogeni a livello cardiaco, hanno una preoccupazione molto marcata e costante che interessa la salute del proprio muscolo cardiaco, questa forma di preoccupazione diventa con il tempo molto faticosa. Potrebbe essere di una tale intensità che nel corso del tempo da portare una persona a modificare in maniera radicale il proprio stile di vita, al punto tale da innescare una reazione di protezione che si basa sul limitare tutta una serie di attività che potrebbero in qualche modo causare sintomi che interessano il cuore.
Questa condizione rende la persona molto insicura, la conseguenza è che c’è un bisogno oggettivo di essere rassicurati da tutte le persone che possono offrire quest’attenzione, si parla quindi di:
- Si parla in tal senso di amici;
- Si parla in tal senso di familiari;
- In maniera particolare medici.
Differenze tra infarto e attacco ansiogeno
Quali sono le sostanziali differenze tra un infarto e un attacco di natura ansiogena? La distinzione potrebbe essere complessa, motivo per il quale a livello fisico potrebbero esserci dei sintomi come una sindrome dolorosa nella zona del torace, un battito cardiaco che potrebbe subire un’accelerazione, molto simili a quelli che potrebbero manifestarsi nel momento in cui la persona ha un infarto.
Quindi come regolarsi in tal senso? Per prima cosa ci si può basare sul dove si manifesta la sindrome dolorosa. Se si sta avendo un attacco di panico, il dolore tende a localizzarsi nella zona toracica, se si tratta invece di un attacco di cuore, la sindrome dolorosa potrebbe estendersi.
Se si tratta di un infarto, il soggetto percepirà una pressione molto forte nella zona del petto, nel caso in cui invece si verifica un attacco di panico, si tratta di una condizione causata da un forte stress di natura emotiva o si parla di una problematica che potrebbe manifestarsi senza una causa specifica.
L’attacco di panico tende a manifestarsi in seguito a uno stress di natura emotiva molto forte, mentre un attacco di cuore può invece manifestarsi dopo che un soggetto si è sottoposto a uno sforzo fisico importante. In ogni caso la sintomatologia appena descritta, sia essa legata ad un attacco di panico o sia legata a un infarto, richiede comunque che ci si rivolga ad un medico.
Come approcciarsi a questa problematica
Come si si deve approcciare ad una problematica come l’ansia cardiaca? Per prima cosa se si soffre di una problematica del genere è bene avere molto chiara la propria condizione. Conoscere in maniera più approfondita la condizione del proprio cuore, riuscire a comprendere e sapere distinguere i vari sintomi aiuta a mantenere un livello un certo livello di calma.
Si possono mettere in campo anche tecniche basate sul rilassarsi come respirare in maniera profonda, utilizzare la meditazione e lo yoga, potrebbero essere approcci utili per imparare a gestire il livello ansiogeno manifestato. Ridurre in tal senso l’assunzione di sostanze eccitanti come la caffeina e l’alcol è da questo punto di vista una buona abitudine.
Non dimentichiamo poi quanto sia importante svolgere un esercizio a livello fisico che aiuta sempre a migliorare il proprio livello di benessere mentale e può anche rendere migliore l’umore aiutando a ridurre i livelli ansiogeni. In ogni caso è bene rivolgersi ad un medico specializzato che saprà supportarci nella comprensione delle problematiche che contribuiscono a creare nella persona degli stati ansiogeni.