Probabilmente in passato avrete già sentito questo termine anoressia nervosa. A tutti gli effetti si tratta di un disturbo che riguarda la sfera dell’alimentazione e di come un soggetto si nutre. Qual’è la caratteristica di questa patologia mentale ed è corretto definirla come tale? Come si manifesta? La prima cosa che va detta è che il soggetto che ne soffre ha una preoccupazione che potremmo definire maniacale per il proprio peso corporeo. Questo accade principalmente perchè l’immagine che il soggetto ha della propria immagine corporea non è quella corrispondente al reale, alle effettive condizioni del suo fisico. Quindi la prima caratteristica che possiamo evidenziare in questa problematica si caratterizza per un’immagine corporea completamente distorta, non corrispondente alla realtà oggettiva. Questa immagine deviata quali conseguenze crea nella mente del soggetto?
La persona in maniera voluta sceglie una strada specifica che si basa su un controllo ossessivo e maniacale della quantità di cibo che introduce durante i pasti. Per questo motivo la scelta che viene fatta è quella di limitare al massimo il cibo che il soggetto introduce nel proprio corpo. Le conseguenze di una scelta drastica e possiamo dire pericolosa sono evidenti.
Nel corso del tempo il soggetto andrà incontro a problemi di salute piuttosto evidenti e accentuati. Quando compaiono i sintomi di questa problematica di natura psicologica? In linea generale possiamo dire che si tratta di una condizione che tende a manifestarsi durante la fase di crescita di un soggetto in maniera più specifica quando si trova nell’età adoloscenziale.
Può anche manifestarsi nella prima fase dell’età adulta.
Negazione della problematica
Tuttavia per quanto il soggetto metta in atto un comportamento di natura volontaria nel quale decide di ridurre la quantità di cibo che introduce sottoponendo il suo corpo a un regime molto restrittivo, il soggetto non è consapevole di quello che sta facendo. Per meglio dire non è razionale ed oggettivo.
Per questo motivo se qualcuno gli farà notare la sua problematica avrà un atteggiamento oppositivo o per meglio dire tenderà a negare che ci sia un problema effettivo da questo punto di vista. In generale non è il soggetto che presenta il problema ad acquisire consapevolezza della sua condizione ma sono i familiari intorno a lui che iniziano a notare l’eccessiva magrezza e il brusco calo di peso corporeo che sono in atto.
Un altro fattore molto importante che i familiari sono in grado di notare a differenza del soggetto che sta vivendo questa particolare condizione problematica è il fatto che la persona oltre ad avere un calo di peso accentuato ha delle abitudini alimentari che da questo punto di vista sono molto scorrette.
Manuale diagnostico dei disturbi mentali
Secondo il manuale diagnostico dei disturbi alimentari quante forme di questa patologia mentale abbiamo? Ne vengono individuate fondamentalmente due:
- Nella prima forma il soggetto ottiene una significativa perdita di peso attraverso la pratica del digiuno, attraverso una dieta piuttosto severa e rigida o praticando in maniera eccessiva uno sport
- Nella forma con bulimia il soggetto adotta due comportamenti irrazionali contrapposti. Nel primo come abbiamo visto mette in atto comportamenti di natura restrittiva che servono a fargli perdere peso in poco tempo. Nel secondo comportamento invece tende ad alimentarsi in maniera del tutto irrazionale, concedendosi delle vere e proprie abbuffate di cibo in tempi ridotti e con la percezione di non avere il controllo su questo tipo di comportamento. Per rimediare in qualche modo a queste mangiate eccessive e basate su grandi quantità di cibo in tempi ridotti, adotta successivamente dei comportamenti che devono eliminare il cibo in eccesso quali:
- Procurare a sè stesso il vomito per eliminare il cibo
- Potrebbe fare un utilizzo irrazionale di lassativi sempre per lo stesso motivo
- Potrebbe fare un utilizzo eccessivo di diuretici
Manifestazioni della problematica
Quali sono le manifestazioni psicologiche legate a questa problematica specifica? Sicuramente ed è anche un vissuto che per la persona che ha questo problema è piuttosto angosciante, il soggetto che soffre di questa problematica ha una percezione completamente distorta del proprio corpo al punto tale che lo vede come sgraziato, poco piacevole, insomma non è mai adeguato agli standard mentali che il soggetto ritiene siano quelli giusti.
Da questo punto di vista si possono riscontrare due atteggiamenti ben distinti e precisi per tutte quelle persone che soffrono di questa problematica; andiamo a vedere quali:
- Molti soggetti che hanno una percezione distorta vedono il proprio corpo perennemente in sovrappeso nella sua globalità
- Altri soggetti invece sono maggiormente consapevoli del livello di magrezza del loro corpo vedono però in alcune parti del corpo dei difetti. Si parla della zona addominale, della zona dei glutei e della zona delle cosce
L’immagine corporea che costruiscono nella loro mente non è il risultato di una problematica che riguarda la percezione. Infatti il loro modo di vedere il proprio corpo si traduce anche nel modo in cui vedono il corpo delle altre persone che troveranno essere non adeguato e pieno di difetti.
Un fattore molto importante che va sottolineato è che questo modo errato di vedere il proprio corpo e quello degli altri tende a diminuire con l’acquisto progressivo di peso.
Autostima collegata al peso corporeo
Qual’è il metro in base al quale questi soggetti tendono ad aumentare o ridurre il loro livello di autostima? Tutto si basa ovviamente sulla capacità che hanno di controllare il proprio peso corporeo. Se non riescono a farlo come vorrebbero il fallimento è collegato a un processo di autocritica piuttosto severa e di scarsa valorizzazione della propria persona.
Raggiungere poi determinati standard diventa molto difficile perchè i livelli ai quali si pretende di arrivare sono molto elevati. L’eccessivo perfezionismo che potremmo anche definire maniacale non permettono al soggetto di arrivare a determinati obiettivi che si è posto.
In tal senso possiamo individuare due fasi ben distinte e collegate tra di loro. Nella prima fase lo stress e la fatica mentale e fisica alla quale si sottopongono per raggiungere determinati obiettivi vengono progressivamente sostituiti da un senso di benessere e anche da un livello di energia maggiore.
Tuttavia poi il pensiero del cibo e del mangiare ritornano e causano al soggetto un senso di angoscia e paura che è il risultato di una paura. Quella che mangiano di possa perdere il controllo e quindi nuovamente tendere a ingrassare.
Purtroppo si tratta di una corsa verso il basso dove da un punto vista fisico la progressiva perdita di peso porterà al soggetto altre conseguenze che possiamo evidenziare:
- Il soggetto inizierà a perdere la capacità di concentrarsi
- Il soggetto inizierà a perdere la propria memoria
- Il soggetto inizierà a perdere la propria capacità di avere un giudizio obiettivo e razionale
Nel contempo aumenteranno problemi legati alla perdita di peso quali:
- Il soggetto tenderà ad essere iperattivo
- Il soggetto sarà fortemente irritabile
- Il soggetto inizierà a manifestare un certo grado di asocialità
- Il soggetto potrebbe iniziare ad avere disturbi collegati al sonno
Caratteristiche del disturbo
Ci sono alcune caratteristiche legate questo disturbo che dobbiamo mettere in evidenza:
- Il primo riguarda proprio il regime restrittivo messo in atto in maniera volontaria dal soggetto per perdere peso
- Il secondo è legato al fatto che pur dimagrendo in maniera evidente il soggetto mantiene il timore di diventare grasso
- La percezione del proprio corpo è alterata. Il soggetto non vede realmente com’è il proprio corpo e le forme attuali
- Negazione del problema e sottovalutazione della pericolosità alla quale espone la salute del proprio corpo essendo in condizioni di magrezza eccessiva
- In donne o ragazze giovani che soffrono di questo problema la perdita eccessiva di peso può causare il blocco del ciclo mestruale
Approcci curativi
Quali sono gli approcci curativi che si possono mettere in campo per curare un problema come l’anoressia nervosa? La terapia considerata più efficace è quella cognitivo-comportamentale. Si basa sull’abbandono di diete drastiche da parte del soggetto. Come secondo obiettivo si pone quello di accrescere l’autostima del soggetto non basandosi esclusivamente sulla propria identità fisica e corporea. Fornire supporto ai familiari di figli adolescenti per aiutarli a gestire il problema dei loro figli nella maniera più adeguata.