Angioma vertebrale esperienze

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L’angioma vertebrale è una forma neoplastica di natura benigna che interessa la zona della colonna vertebrale. Si tratta a tutti gli effetti di un emangioma. Qual’è la sua origine? Tecnicamente è il risultato di un processo di natura espansiva in maniera del tutto incontrollata di una cellula di natura epiteliale legata a un vaso sanguigno. Si conoscono le cause specifiche in base alle quali si manifesta questa problematica? In realtà no, ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a stabilire quale sia la causa effettiva di questa problematica. Per quanto invece concerne la sintomatologia associata a questa condizione il soggetto potrebbe avere:

  • Si tratta di una patologia tumorale benigna che interessa la colonna vertebrale che potrebbe causare al soggetto un dolore diffuso nella zona della schiena
  • Si tratta di una patologia tumorale benigna che interessa la colonna vertebrale che potrebbe causare al soggetto un senso di debolezza diffuso a livello muscolare
  • La patologia potrebbe causare una sorta di scarsa sensibilità nella zona degli arti inferiori
  • La patologia potrebbe causare una sorta di sensazione di intorpidimento che interessa la zona degli arti inferiori

Altri sintomi specifici che potrebbero essere collegati a una condizione del genere sono:

  1. Il soggetto potrebbe andare incontro a un problema di completa assenza di controllo della zona dello sfintere anale
  2. Il soggetto potrebbe andare incontro a una progressiva deformazione della zona della colonna vertebrale

Cosa prevede il processo diagnostico? Il paziente dovrà essere sottoposto a degli esami specifici vediamoli nel dettaglio:

  • Il paziente potrà essere sottoposto a una radiografia
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una risonanza magnetica relativa alla colonna vertebrale
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a un’angiografia

L’approccio di natura terapeutica è il risultato di fatto di un angioma che scatena nel paziente una sintomatologia specifica.

Dove si può formare?

C’è una zona specifica nella quale si può formare questo tipo di tumore? In realtà no, si tratta di una patologia neoplastica che potrebbe formarsi in qualsiasi tratto della colonna vertebrale. In ogni caso ci sono zone specifiche della colonna vertebrale dov’è molto più facile che si possano formare.

Da questo punto di vista dobbiamo parlare di:

  1. Zone come il torace
  2. Zone come il tratto lombare

Recenti studi hanno messo in evidenza come questo specifico tumore possa interessare un segmento di popolazione pari al dieci per cento. Tuttavia si tratta di un dato da confermare, se corrispondesse a una situazione oggettiva, allora si trattarebbe di una patologia tumorale diffusa. Colpisce in maniera più frequente donne o uomini? Ad oggi non esiste una risposta in tal senso oggettiva, alcuni medici affermano che potrebbe interessare maggiormente le donne.

Quello che si può affermare con certezza è che si tratta di una forma neoplastica che interessa persone in età adulta. Nella maggior parte dei casi si tratta di persone che hanno un’età superiore ai 30 anni. Pur non conoscendo ancora quali possano essere le cause effettive legate a questo tumore, si ipotizza che in tal senso potrebbero esserci dei fattori di derivazione genetica che vengono ereditati dal soggetto.

Se l’angioma deriva da una fase di proliferazione senza alcun tipo di controllo di una cellula legata a un vaso sanguigno, questa fase di proliferazione causa la formazione di capillari e vasi sanguigni che accumulandosi tenderanno a formare l’angioma in questione.

Possibili complicazioni

Quali potrebbero essere le eventuali complicanze alle quali va incontro un soggetto che presenta questa formazione tumorale benigna? Per prima cosa è bene ricordare che nella maggior parte dei casi si tratta di una forma del tutto asintomatica. Se dovessimo fornire dei dati percentuali che interessano il segmento di popolazione che invece manifesta sintomi, potremmo dire che questi si presentano solo in circa il cinque per cento dei casi.

In ogni caso quando la presenza dell’angioma innesca nel soggetto una sintomatologia specifica, ci troveremo in presenza di:

  1. Il paziente lamenterà una sindrome dolorosa nella zona esatta nella quale si trova il tumore. Il dolore in questo caso sarà il risultato di una pressione esercitata sulla colonna vertebrale. Tuttavia è anche bene dire che il dolore percepito dal soggetto varia a seconda delle dimensioni effettive dell’angioma. Se il tumore nel corso del tempo tenderà a crescere in termini di volume, la sindrome dolorosa sarà tale che potrà interessare anche zone differenti del corpo. Potrebbe quindi estendersi a zone come le braccia e le mani e potrebbe anche interessare le gambe, i fianchi e la zona dei piedi
  2. Il soggetto potrebbe anche percepire nel tempo un senso di debolezza muscolare che interessa la zona degli arti inferiori. Questa sintomatologia è a tutti gli effetti il risultato di una pressione che il tumore esercita sulla zona dove si trova e interessa nervi di natura spinale
  3. Il soggetto potrebbe iniziare a percepire un senso di scarsa sensibilità che interessa sempre la zona degli arti inferiori
  4. Se l’angioma dovesse poi essere di dimensioni ragguardevoli, potrebbe causare una pressione che interessa la zona del midollo spinale innescando una perdita di controllo a livello di sfintere anale
  5. Il soggetto potrebbe andare incontro a una progressiva deformazione del tratto della colonna vertebrale

Perchè si possa manifestare una determinata sintomatologia, ci sono alcune condizioni di base tra queste abbiamo:

  • Il tumore deve essere arrivato ad avere delle dimensioni pronunciate
  • Il soggetto deve avere un certo grado di pressione a livello di midollo spinale
  • Il soggetto deve avere un certo grado di pressione dei nervi spinali

Consultare il medico

Quando è consigliabile rivolgersi a un medico? Se il soggetto dovesse avere improvvisamente una sintomatologia che interessa la zona della schiena, se dovesse percepire una certa debolezza di natura muscolare, se dovesse avere una progressiva perdita in termini di controllo della zona dello sfintere anale.

Ulteriori complicanze

Si può parlare di possibili complicazioni? Si ma si tratta di casi in cui nel soggetto tendono a manifestarsi certi sintomi. L’acuirsi di questi a livelli tali da creare una condizione peggiorativa riguardante la vita del paziente è una possibile complicazione. Molto raro, se non addirittura quasi impossibile una complicazione che prevede la trasformazione della neoplasia benigna in un angioma con struttura maligna.

Processo diagnostico

Solitamente il processo diagnostico avviene per caso, infatti data la natura in generale del tutto asintomatica, di solito viene scoperto in seguito ad indagini svolte per altre motivazioni. In ogni caso gli approcci dovranno prevedere quanto segue:

  1. Il paziente dovrà essere sottoposto a una visita approfondita e accurata
  2. Si dovrà procedere con una radiografia legata alla zona della colonna vertebrale
  3. Il paziente verrà sottoposto a una risonanza magnetica nucleare che interessa la zona della colonna vertebrale
  4. Il paziente verrà sottoposto a un’angiografia

Questi ultimi esami citati, in maniera particolare consentono di avere immagini approfondite e dettagliate dell’intera colonna vertebrale e di verificare in maniera piuttosto precisa e dettagliata dove si trova esattamente l’angioma.

Cosa prevede l’angiografia

L’esame angiografico prevede un’iniezione che verrà praticata in un vaso sanguigno con la relativa soluzione di contrasto. Tramite raggi x si potrà studiare in maniera dettagliata quelle che sono le carattestiche dell’angioma rilevando una serie di dettagli tra cui:

  • Si verificherà in maniera dettagliata quali siano le dimensioni effettive del tumore benigno
  • Si verificherà in maniera dettagliata quale sia il grado di densità dei vasi sanguigni che formano la massa del tumore

  Approccio terapeutico

Qual’è l’approccio terapeutico corretto? Il trattamento verrà messo in atto solo in presenza di un tumore che scatena nel soggetto una determinata sintomatologia. Al contrario se il tumore è del tutto asintomatico e quindi il paziente non ha in tal senso alcun tipo di fastidio, i medici decidono di non intervenire. Non avrebbe senso intervenire se un paziente non presenza alcuno tipo di disturbo con una terapia.

In ogni caso gli approcci terapeutici possono essere di natura differente, quale sarà il trattamento che deciderà di applicare il medico al tumore, dipenderà da una serie di fattori che andiamo adesso a dettagliare:

  • Un fattore del quale i medici dovranno tenere conto sono le dimensioni effettive della massa tumorale
  • Un fattore del quale i medici dovranno tenere conto riguarda la sede specifica del tumore
  • Un fattore del quale i medici dovranno tenere conto è quanto siano densi i vasi sanguigni che lo formano
  • Un altro fattore ma non meno importante è legato alla sintomatologia specifica lamentata dal paziente

In ogni caso volendo parlare delle possibili terapie che si possono mettere in atto abbiamo:

  1. Si potrà intervenire utilizzando la radioterapia che consiste nel colpire la massa tumorale con radiazioni di natura ionizzante. Quello che la radioterapia è in grado di fare è quello di arrestare la crescita della massa tumorale, in alcuni casi è anche in grado di farla regredire ma ha il limite di non poterlo eradicare del tutto
  2. Diversamente si potrà intervenire con la chirurgica, operando il paziente e rimuovendo da una vertebra quello che viene chiamato corpo vertebrale. Successivamente si dovrà intervenire provvedendo a un innesto che sostituisca il corpo vertebrale e garantisca in tal senso la piena funzionalità
  3. Si potrà procedere a sottoporre il paziente a un intervento chirurigo che riguarderà la zona della colonna vertebrale consiste nella rimozione della lamina vertebrale
  4. Se l’angioma vertebrale ha di fatto causato un collasso a livello di vertebra, si procede a iniettare una sostanza a base di silicone che avrà la funzione specifica di sostenere la vertebra
  5. Si procede a iniettare all’interno dei vasi sanguigni che nutrono la massa tumorale dell’etanolo al fine di consentire al sangue di coagularsi. Si tratta di una procedura preparatoria che coadiuva i trattamenti chirurgici sopra citati
  6. Il paziente potrebbe essere sottoposto a una procedura chiamata embolizzazione. Nel tumore verrà iniettata una resina che si solidificherà. Questo consentirà di costituire una barriera tale da non consentire più di nutrire il tumore con i relativi vasi sanguigni. Altro trattamento di natura preparatoria prima di effettuare l’intervento chirurgico

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