Anemia sideropenica

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Quando parliamo di anemia sideropenica a quale patologia specifica ci stiamo riferendo? In linea generale si tratta di una delle patologie che riguardano il sangue maggiormente diffuse. Qual’è la caratteristica principale di questa patologia? Il soggetto che ne soffre ha una carenza di ferro cronica, parliamo di un elemento molto importante per il buon funzionamento del nostro organismo e essenziale per poter avere un fisico in buone condizioni e con un buon livello di salute. Qual’è la quantità di ferro che abbiamo nel nostro corpo normalmente? Allora le quantià si aggirano intorno ai 4/5 grammi. Questa dose ovviamente è quella riferita ad un soggetto  in condizioni normali e in assenza di pblematiche specifiche. 

Com’è divisa questa quantità specifica di ferro presente in un soggetto sano? Dei 5 grammi circa presenti nell’organismo ben tre grammi sono presenti nell’emoglobina. Per quale motivo nell’emoglobina è presente una quantità così elevata rispetto alle riserve che giornalmente abbiamo? 

Questo ferro presente in grandi quantità è il risultato di una necessità, quella di riuscire a rendere completa una struttura ben specifica che viene chiamata Gruppo Eme. Qual’è la funzione specifica della molecola di ferro in questa struttura? Ha una funzione molto importante che è quella di riuscire a costruire un legame con l’ossigeno.

In questo modo sarà possibile rendere semplice il trasporto che riguarda tutte le cellule presenti nell’organismo di un singolo individuo. La quantità di ferro che abbiamo tende a rimanere nel nostro organismo o siamo soggetti a una perdita di quantità minima? In realtà in condizioni normali tendiamo a perdere una minina quantità di ferro in maniera giornaliera. Questa quantità è diversa negli uomini e nelle donne o parliamo della stessa percentuale? No la quantità persa dall’organismo è differente. 

Nelle donne si parla di una quantità che è circa pari a 1.4 grammi. Negli uomini invece la perdita giornaliera di ferro è maggiormente contenuta ed è all’incirca pari a 0.8 grammi. Come avviene nell’organismo umano la reintegrazione della quantità di ferro che viene perduta? 

Possiamo dire che la quantità di ferro che giornalmente il nostro corpo perde viene reintegrata attraverso l’alimentazione e il cibo che viene introdotto nel nostro corpo. Tuttavia è anche bene specificare che qualora la carenza di ferro fosse nell’organismo di una persona una condizione del tutto temporanea, allora potrà essere reintegrata attraverso delle quantità di ferro presenti in una sorta di riserva. Come viene immagazzinato questo ferro presente in più? Il processo di accumulo avviene principalmente attraverso la ferritina.

Quanti casi di anemia sono presenti nel mondo

Quante sono le persone che nel mondo soffrono di questa condizione particolare? Volendo utilizzare delle stime fornite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità 2 miliardi di individui circa soffrono di questa patologia. In tal senso le stime relative alle persone che soffrono di questa condizione devono essere riviste in difetto se parliamo di paesi che hanno uno scarso livello di sviluppo, in questi casi purtroppo sono la diretta conseguenza di un’alimentazione non adeguata e in alcuni casi di vera e propria malnutrizione.

Processo diagnostico

Per prima cosa è bene dire che questa malattia tende a fare la sua comparsa con ritmi molto lenti. Infatti in una prima fase avviene una sorta di compensazione che mette in campo il nostro organismo che tende a sfruttare le riserve di ferro che sono state immagazzinate dentro al nostro organismo. Solo in una fase successiva quando le riserve messe in campo per combattere questa carenza di ferro sono effettivamente esaurite, allora il soggetto inizierà ad avere i sintomi veri e propri di questa patologia.

Qual’è la sintomatologia specifica alla quale può andare incontro un soggetto che presenta questa malattia? Vediamo insieme i sintomi principali:

  • Il soggetto potrebbe iniziare ad avere un colorito molto pallido
  • Il soggetto potrebbe iniziare a manifestare uno stato di debolezza generalizzato e diffuso causato da una sostanziale perdita di forza a livello di muscoli. Da questo punto di vista potrebbe avere una sorta di affaticamento che si manifesta in maniera molto facile, compiendo magari anche sforzi del tutto minimi e potrebbe avere una scarsa capacità di reagire agli stimoli esterni
  • Il soggetto potrebbe iniziare ad avere stati quali ad esempio il cardiopalmo. Si tratta di una palpitazione o di un disturbo nel quale in un soggetto il battito cardiaco risulta più veloce. Cosa si deve fare se un soggetto ha il cardiopalmo? Se il soggetto dovesse avere delle palpitazioni la cosa migliore che si può fare è quella di cessare qualsiasi attività che si stava svolgendo e mettersi in una condizione di riposo assoluto. Un fattore molto importante sarà quello relativo alla respirazione e sul concentrarsi massimamente su questa. Solo in questo modo cercando di rilassare la propria mente e il proprio corpo si riuscirà magari a ripristinare la frequenza cardiaca corretta.  
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a una condizione chiamata dispnea da sforzo. Si tratta di una sintomatologia specifica nella quale il soggetto presenta grandi difficoltà di respirazione. Si tratta di una condizione che si può verificare sia quando il soggetto è sotto sforzo, sia quando il soggetto si trova in una condizione di riposo. Potremmo averna una forma definita sospirosa nella quale il soggetto si trova in condizioni tali nelle quali ha la necessità di effettuare dei respiri profondi in maniera occasionale. 
  • Il soggetto potrebbe anche trovarsi nella condizione di avere delle lesioni che interessano la zona della cute
  • Il soggetto potrebbe avere una fragilità che si manifesta sulle unghie

Quali sono gli elementi che in tal senso vengono presi in considerazione per poter diagnosticare un problema del genere? La diagnosi si basa sull’analisi di valori specifici quali:

  • Si prende in considerazione il valore riferito all’emoglobina
  • Si prende in considerazione un valore chiamato ferritinina
  • Si prende in considerazione un valore chiamato transferrina

In maniera particolare il valore della transferrina è molto utile per riuscire a diagnosticare uno stato di anemia là dove questa non si riesca a rilevare solo con il valore della ferritinina. 

Anemia capire le cause

Quando si tratta di problemi di anemia nel processo diagnostico è molto importante arrivare a capire quali possano essere le cause che hanno di fatto scatenato questa carenza di ferro. Se parliamo di donne questo stato anemico potrebbe essere il risultato di un aumento nel flusso mestruale. Potrebbe anche essere la conseguenza di una gravidanza. In questi stati magari l’organismo che richiede una quantità di ferro maggiore potrebbe non trovare una risposta adeguata nello stile alimentare che abitualmente adotta la paziente.

Una condizione comune che accomuna entrambi i sessi è la possibilità che l’anemia sia il risultato di una perdita di sangue che avviene nel tratto gastro-intestinale. 

Approcci terapeutici

Nella maggior parte dei casi in cui un soggetto soffre di anemia è sufficiente variare la dieta in maniera tale che si introduca nell’organismo attraverso gli alimenti una quantità di cibo maggiore. Se questo approccio non dovesse rivelarsi soddisfacente per risolvere il problema dell’anemia sideropenica, si prescriveranno al soggetto sali ferrosi. 

Se si tratta di una forma di anemia definita irida perchè causata da una mutazione a livello genetico, si dovrà procedere con la somministrazione tramite iniezioni.