Aneiaculazione

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Quando parliamo di aneiaculazione si stiamo riferendo essenzialmente a una problematica che può interessare un uomo quando raggiunge l’orgasmo. In pratica non avviene l’emissione del liquido spermatico. Quali possono essere le cause di una problematica del genere? Per prima cosa si ritiene che questo problema sia da imputare a una componente di natura psicologica. Potrebbe anche essere collegata a una problematica di natura farmacologica quando si utilizzano farmaci specifici quali:

  • Potrebbe essere collegata all’utilizzo di farmaci antidepressivi;
  • Potrebbe essere collegata all’utilizzo di farmaci di natura antipsicotica;
  • Potrebbe essere collegata all’utilizzo di farmaci di natura antipertensiva;
  • Potrebbe anche essere la conseguenza dell’abuso legato all’utilizzo di sostanze con elevato contenuto alcolico.

Tuttavia al di là delle motivazioni appena indagate, potrebbero essercene altre di natura organica quali:

  1. Potrebbe essere collegata a un’ostruzione che interessa i dotti eiaculatori;
  2. Potrebbe essere collegata alle vescicole seminali;
  3. Potrebbe essere una forma di natura contenita;
  4. Potrebbe essere una forma di natura acquisita.

In ogni caso la diretta conseguenza di queste problematiche è il fatto che non sia possibile portare all’esterno lo sperma. Ci sono anche altre casistiche che sono però più rare e riguardano eventuali forme neoplastiche che riguardano i tumori della prostata che potrebbero essere di natura:

  • Potrebbe trattarsi di un tumore primario;
  • Potrebbe trattarsi di tumori secondari.

In alcuni casi ma sono di fatto ancora più rari, potrebbe essere la conseguenza di una patologia chiamata fibrosi prostatica o di una forma di prostatite.

Parliamo di sintomi

Per quanto concerne la sintomatologia che il paziente potrebbe lamentare è bene dire che potrebbe anche essere collegata a:

  1. Un intervento di prostatectomia subito nel passato;
  2. Un intervento di cistectomia subito in passato;
  3. Potrebbe essere la conseguenza di un intervento nella zona dell’addome di natura demolitiva;
  4. Potrebbe essere collegata al morbo di Parkinson;
  5. Potrebbe essere collegata a una forma di sclerosi multipla;
  6. Potrebbe essere collegata a una forma di diabete;
  7. Potrebbe essere collegata a una lesione che interessa la zona del midollo spinale;
  8. Potrebbe essere collegata ad anomalie riguardanti l’apparato urogenitale dell’uomo.

 Diagnosi

Qual’è il corretto iter diagnostico in tal senso? Si effettuerà un esame delle urine successivo a un rapporto sessuale. L’esame sarà finalizzato alla ricerca di spermatozoi.

Parliamo di rischi

Quali possono essere i rischi ai quali può andare incontro il paziente? Per prima cosa è bene dire che quando si parla di aneiaculazione è una condizione che di fatto non è in alcun modo distinguibile da un’altra condizione che è:

  • Si parla in tal senso di eiaculazione retrograda ( si tratta di una particolare problematica nella quale il liquido seminale viene espulso nella zona della vescica invece di che essere espulso all’esterno);
  • Per parlare di rischi è bene fare una precisazione. Infatti i rischi ai quali potrebbe andare incontro il paziente non sono tanto collegati alla problematica in sè, piuttosto si tratta di rischi che sono invece collegati a patologie che sono responsabili di questa condizione. Le patologie poi a loro volta potrebbero avere un’origine:
  1. Potrebbe trattarsi di patologie con una componente di natura psicologica;
  2. Potrebbe trattarsi di patologie con una componente di natura farmacologica;
  3. Potrebbe trattarsi di patologie con una componente di natura organica.

Parliamo di lesione del midollo spinale

Per prima cosa è bene dire che nella maggior parte dei casi, le lesioni del midollo spinale possono essere state provocate da:

  • Potrebbero essere la conseguenza di un incidente stradale;
  • Potrebbero essere la conseguenza di una caduta;
  • Potrebbero essere la conseguenza di un’aggressione subita dal paziente;
  • Potrebbero essere la conseguenza di un trauma di natura sportiva.

Per quanto concerne la sintomatologia che il paziente potrebbe lamentare è bene dire che potrebbero avere un carattere del tutto temporaneo. In ogni caso vediamo quali sono:

  • Una delle problematiche alle quali potrebbe andare incontro il soggetto è una perdita di sensibilità;
  • Una delle problematiche alle quali potrebbe andare incontro il soggetto è una perdita di forza muscolare;
  • Un’altra problematica potrebbe riguardare la funzionalità intestinale;
  • Potrebbero esserci problemi legati alla funzionalità della vescica;
  • Potrebbero esserci problemi legati alla sfera della sessualità.

 Lesioni e colonna vertebrale

Quando parliamo di lesioni legate alla zona della colonna vertebrale, queste potrebbero interessare le ossa delle vertebre, il midollo spinale, oppure le radici dei nervi spinali. Parlando invece di traumi questi potrebbero comprendere:

  1. Una lesione legata a un impatto ( caduta o scontro);
  2. Un edema;
  3. Una lacerazione parziale.

Sintomatologia

Nel caso in cui un paziente dovesse avere una lesione alla colonna vertebrale il paziente potrebbe avvertire dolore a:

  • La sindrome dolorosa potrebbe interessare una porzione del collo;
  • La sindrome dolorosa potrebbe interessare una parte della schiena.

Se la lesione invece dovesse essere collocata nella zona del midollo spinale, in tal senso il soggetto potrebbe andare incontro a una perdita che interesserà la capacità di controllare i muscoli e la sensibilità.

Se parliamo di danni che possono interessare i nervi, la perdita legata al controllo dei muscoli e alla sensibilità potrebbe avere caratteristiche differenti, vediamo quali sono:

  • Potrebbe essere temporanea;
  • Potrebbe essere permanente;
  • Potrebbe essere parziale;
  • Potrebbe essere totale.

Parliamo di diagnosi

Quale sarà il corretto iter diagnostico al quale si dovrà sottoporre il paziente? Se si tratta di lesioni alla colonna vertebrale o alla zona del midollo spinale, verranno effettuati degli esami specifici in tal senso, vediamo quali sono:

  1. Un primo esame al quale verrà sottoposto il paziente è una radiografia;
  2. Un secondo esame al quale potrà essere sottoposto un paziente è la tomografia computerizzata;
  3. Un altro esame al quale il paziente verrà sottoposto è una risonanza magnetica per immagini.

Parliamo di prognosi

Quale potrebbe essere la prognosi per una lesione al midollo spinale o una lesione nella zona delle vertebre? La risposta corretta è dipende, infatti potrebbe esserci un recupero molto positivo se la paralisi è parziale.

Quale sarà invece il trattamento relativo a lesioni del midollo spinale e delle vertebre? L’approccio potrebbe prevedere:

  • Una fase nella quale il paziente verrà immobilizzato;
  • Un intervento chirurgico se necessario che potrà aiutare il paziente a stabilizzare la colonna vertebrale;
  • Un processo di riabilitazione.

Se sono presenti sangue o frammenti di natura ossea, si renderà necessario un intervento chirurgico. In tal senso il chirurgo potrebbe anche decidere di inserire nella colonna vertebrale delle asticelle in acciaio. Perchè viene eseguita una procedura del genere? Per evitare che la colonna vertebrale possa avere degli ulteriori spostamenti causando in tal senso altre lesioni.

Potrebbe rendersi necessario l’approccio di natura farmacologica? La risposta è dipende, infatti potrebbe essere utile prescrivere al paziente antidolorifici se la lesione causa dolore. Potrebbe essere utile somministrare al paziente dei miorilassanti se il paziente dovesse sviluppare nel corso del tempo una paralisi spastica.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.