Quando parliamo di amaurosi fugace a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta essenzialmente della perdita della capacità di vedere come condizione però del tutto transitoria. Potrebbe essere una condizione che riguarda un solo occhio oppure entrambi, motivo per cui viene anche chiamata cecità temporanea. C’è una durata specifica per una problematica del genere? In realtà no, potrebbe avere un tempo di durata compreso tra pochi secondi fino ad arrivare a una tempistica pari a 120 minuti. Da cosa è determinata una problematica del genere? Si tratta essenzialmente di un ridotto afflusso di sangue che arriva alla zona della retina o di un mancato afflusso di sangue.
Parliamo di cause
Quali possono essere le cause che possono innescare in un soggetto un fenomeno del genere? Una della cause che maggiormente interessano i pazienti colpiti da questa problematica è sicuramente la presenza di un embolo. Da dove hanno origine? Vediamolo insieme:
- Potrebbe trattarsi di un embolo ha origine dalla zona del cuore;
- Potrebbe essere un embolo che ha origine dalla zona dell’aorta;
- Potrebbe essere un embolo che ha origine dalla zona della carotide.
Potrebbe anche essere una problematica che si è prodotta in seguito al restringimento che interessa l’arteria carotidea medesima. Se fosse legato a questo potremmo essere in presenza di disturbi che come tali possono manifestarsi in:
- Problematiche della sensibilità;
- Problematiche legate alla forza;
- Problematiche inerenti all’area del linguaggio.
Ci sono altri sintomi che potrebbero interessare il paziente? La risposta è si, vediamo quali sono:
- Uno dei sintomi potrebbe essere caratterizzato da offuscamento;
- Un altro sintomo potrebbe essere caratterizzato da bagliori;
- Un altro sintomo potrebbe essere caratterizzato da lampi o macchie.
Qual’è l’origine di questi microemboli? Solitamente si originano da quelle che vengono definite placche ateromatose. Se nel corso del tempo tendono a rompersi nel flusso sanguigno verranno immessi dei microemboli che arriveranno poi fino all’arteria.
Parliamo di embolo
Quando parliamo di embolo a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una formazione di natura anomala che tende a muoversi attraverso i vasi sanguigni arrivando fino a una vena o arteria di dimensioni minori e in tal modo verrà ostruito il passaggio.
Da cosa è formato un embolo? Nella maggior parte dei casi si tratta di un coagulo di sangue, questo non esclude che possa anche essere formato da:
- Un accumulo di grasso;
- Da liquido di natura amniotica;
- Da bolle di aria;
- Potrebbe essere legato a un tumore;
- Potrebbe essere legato alla presenza di un parassita;
- Potrebbe essere legato alla presenza di un catetere venoso permanente.
Una delle casistiche più comuni parlando di un embolo è quella legata alla presenza di un embolo presente nella gamba che raggiunge la zona dei polmoni. Un embolo ha la caratteristica di potersi spostare e arrivare in altre sedi fino al momento in cui non incontra un vaso di dimensioni più piccole dove si crea un’occlusione.
Varie tipologie di emboli
Quando si parla di emboli è bene specificare che potrebbe trattarsi di varie tipologie, vediamo quali:
- Potrebbe essere un coagulo di sangue che tende a ridurre il flusso sanguigno di un’arteria;
Ci sono cause specifiche che possono produrre una condizione del genere? Si, vediamo quali sono:
- Potrebbe trattarsi di un problema di ipertensione arteriosa;
- Potrebbe trattarsi di un problema legato al fumo;
- Potrebbe trattarsi di un problema di aterosclerosi;
- Potrebbe trattarsi di un problema di problematiche di natura cardiaca;
- Potrebbe essere legato a interventi chirurgici.
Parliamo di embolia gassosa
In questo caso si riscontra la presenza di bolle di aria che tendono a creare un’ostruzione in quello che è il normale flusso sanguigno. Da cosa potrebbe essere causata? Potrebbe essere legata a procedure chirurgiche durante le quali in maniera del tutto accidentale potrebbero essere state iniettate piccole bolle di aria. Potrebbe essere la conseguenza di un intervento di natura chirurgica al cervello, in questo caso il rischio che si possa formare un’embolia gassosa è molto elevato.
Potrebbe essere collegata ad un’immersione subacquea durante la quale si sono formate bolle di azoto se il soggetto ha eseguito una risalita eccessivamente rapida.
Parliamo di embolia di natura adiposa
Se parliamo di embolia adiposa a tutti gli effetti si tratta di una formazione di grasso e potrebbe essere la conseguenza di una frattura che si è originata alle ossa, nella parte inferiore del corpo.
Parliamo di sintomi
Quali sono i sintomi che ha il soggetto in seguito alla presenza di un embolo? Vediamoli insieme:
- Se si tratta di un’embolia di origine arteriosa che riguarda braccia o gambe il soggetto potrebbe avere:
- Sensazione di freddo con arti come braccia e gambe oggettivamente freddi;
- Potrebbe ridursi la frequenza del battito cardiaco a livello di polso o potrebbe esserci assenza totale;
- Potrebbero prodursi spasmi di natura muscolare;
- Potrebbe esserci l’intorpidimento di un braccio o di una gamba;
- Il soggetto potrebbe avere pallore;
- Il soggetto potrebbe avere debolezza.
Se si tratta invece di un’embolia gassosa i sintomi potrebbero includere:
- Dolori di natura muscolare;
- Una pressione sanguigna bassa;
- Un battito cardiaco non regolare;
- Ansia
- Prurito che si manifesta sulla cute;
- Il soggetto potrebbe perdere conoscenza.
Nel caso in cui dovesse trattarsi di una forma di embolia definita amniotica, la sintomatologia potrebbe includere:
- Dispnea;
- Edema polmonare;
- Crisi convulsive;
- Bassa pressione sanguigna;
Processo diagnostico
Per arrivare a una diagnosi di embolia si dovranno eseguire una serie di esami specifici, tra questi abbiamo:
- Un ecocardiogramma;
- Un ecocolordoppler nella zona degli arti inferiori;
- Una tomografia computerizzata;
- Una risonanza magnetica nucleare;
- Un’angiografia.
Approcci terapeutici
Quali sono invece gli approcci di natura terapeutica che potranno essere utilizzati? Per prima cosa è bene dire che la tipologia di trattamento applicata dipenderà dalla causa scatenante. Se si tratta di embolia arteriosa si utilizzeranno farmaci che tendono a rendere il sangue più fluido.
Nel caso in cui ci si trovi in una situazione di emergenza, allora si dovrà intervenire con la chirurgia, attraverso un’incisione che consentirà di eradicare l’embolo definita anche embolectomia. La tecnica con catetere di Fogarty consiste nell’utilizzo di un tubicino e un palloncino che una volta inseriti internamente all’arteria interessata verrà successivamente gonfiato per permettere la rimozione graduale dell’embolo.
L’embolo potrà essere rimosso attraverso l’aspirazione. Oppure si potrà incidere in maniera diretta il vaso tramite approccio chirurgico definito a cielo aperto.
Amaurosi fugace : terapia
Si basa essenziamente sul trattare le cause che riguardano la problematica in oggetto. Per esempio se si tratta di una stenosi carotidea, si ricorrerà allo stenting o a una procedura definita endoarterectomia.