Prima di parlare di allergia parietaria, occorre fare un approfondimento in tal senso, per comprendere bene come si manifesta, quali sono le sue caratteristiche e in che modo la si può combattere in maniera efficace. Meglio viene informata la persona e in modo più attivo e attento, sarà in grado di fare delle valutazioni al proprio caso e capire in che modo agire.
Se dobbiamo parlare di allergia parietaria, dobbiamo per prima cosa comprendere quale sia il fattore scatenante. Proprio per questo motivo iniziamo col dire che uno dei pollini che è tra i principali responsabili dopo le graminacee di allergie all’apparato respiratorio è il polline relativo alla Parietaria.
Allergia parietaria: le zone in cui troviamo il polline
Se parliamo del genere parietaria, ci riferiamo a piante erbacee che crescono in maniera fitta e abbondante nella zona mediterranea dove è collocato il nostro paese. Dove possiamo trovare questo genere di pianta?
In generale è possibile ritrovare questo tipo di pianta erbacea che si arrampica su muri di vecchia abitazioni dall’aspetto fatiscente, in presenza di ruderi di abitazioni con una certa età, e se siamo attenti e magari facciamo una passeggiata in campagna, potremo notare la presenza di questa pianta lungo i bordi delle strade.
Questa pianta ha una storia interessante che vi vogliamo raccontare. In tempi passati, le sue foglie venivano utilizzate insieme all’acqua, per pulire bottiglie e fiaschi di vetro dai residui presenti al loro interno di vino e aceto.
L’aspetto di questa pianta erbacea
L’aspetto di questa pianta erbacea è molto simile all’ortica che tutti ben conosciamo, ancora di più sappiamo quanto sia fastidioso il potere urticante se la pelle viene in contatto con questo tipo specifico di pianta. Nel caso della parietaria invece, pur nell’aspetto ricordando in pieno l’ortica, non possiede le proprietà urticanti tipiche di questa pianta.
Una caratteristica che invece la rende molto fastidiosa è l’elevata componente allergizzante, al punto tale che in Italia, possiamo dire che la maggior parte dei casi nei quali i pazienti sono affetti da allergia da polline, è imputabile proprio a questo specifico gruppo di piante.
Esiste quindi un periodo specifico nel quale la concentrazione di pollini è tale nell’aria da causare i sintomi classici dell’allergia? Non è facile rispondere a questa domanda, in generale possiamo dire che l’Italia è divisa in varie zone, in generale il periodo è compreso tra novembre e febbraio.
La concentrazione di polline è variabile
Un altro aspetto importante nel caso dell’allergia parietaria da tenere in considerazione, è legata alla concentrazione di polline che possiamo avere nell’aria. La quantità può variare al di là di quelle che sono le indicazioni generiche sul periodo temporale fornito in precedenza, da novembre a febbraio.
Quindi vista questa variabile, come possiamo orientarci? Possiamo avere dei parametri di riferimento che ci consentano più o meno di fare delle previsioni attendibili sui periodi nei quali in base a dove viviamo dobbiamo aspettarci un picco di polline presente nell’aria?
Il consiglio che possiamo darvi in tal senso è quello di guardare in rete, dove sono presenti dei calendari relativi alla quantità di polline presente in una specifica area geografica. Questo aiuta molto a orientare la terapia che si dovrà intraprendere per cercare di combattere in maniera efficace queste particolari allergie.
Sintomi dell’allergia parietaria
Quali sono i sintomi a cui andiamo incontro se soffriamo di un’allergia parietaria? Come si manifestano e qual’ é il loro grado di gravità nei singoli soggetti? Infatti l’allergia si può presentare in forma più violenta o lieve, a seconda della sensibilità del singolo soggetto.
Ci sono in ogni caso dei sintomi classici in base ai quali, un paziente affetto da allergia parietaria, può manifestare questa problematica. Quelli classici vanno dalla presenza di una tosse persistente, a un sibili di natura quando respiriamo, oltre a questo possiamo provare una fastidiosa sensazione di costrizione al torace.
Purtroppo può anche capitare che le allergie al polline quando si manifestano, assumano un carattere talmente marcato da costringere il soggetto a recarsi al pronto soccorso per avere le cure adeguate al problema presentato.
Diagnosi del pneumologo
Nei casi in cui il soggetto presenti un’asma di natura allergica, è molto importante una diagnosi corretta e tempestiva del pneumologo, che sarà in grado in questo modo di gestire in maniera attenta e al meglio delle proprie possibilità, un paziente che presenta questi sintomi.
Individuare il percorso terapeutico più adeguato, richiede anche una valutazione attenta dello stile di vita che il paziente conduce, in modo tale da determinare quegli elementi correttivi che possono migliorare la qualità stessa della vita del paziente.
Proprio per questo motivo, per intervenire in maniera attenta e scrupolosa e ridurre al minimo i disagi del paziente, tra gli interventi che deve fare il pneumologo c’è sicuramente quello legato al luogo di vacanza. Se parliamo poi di un paziente che ama fare sport ed è attivo in tal senso, è molto importante individuare delle attività sportive idonee che siano adatte a persone che manifestano questa tipologia di problemi.
Come vedete l’analisi e la terapia che un pneumologo deve mettere in atto, per cercare di tutelare al massimo la vita di un pazienze affetto da allergia parietale non si limita alla semplice prescrizione di aerosol o bombolette che contengono farmaci antiinfiammatori e broncodilatatori, ma deve anche essere mirata ad aspetti che riguardano la vita che tutti i giorni le persone hanno.
Alimenti da evitare in presenza di forme allergiche
Le reazioni allergiche si possono manifestare non solo con la presenza di polline nell’aria, con i sintomi che abbiamo in precedenza descritto. Serve avere anche una certa attenzione ai cibi che introduciamo nel nostro organismo, ce ne sono infatti alcuni che possono produrre reazioni di tipo allergico. I pazienti che sono sensibili alla parietaria devono assolutamente evitare questi alimenti:
- Mangiare ciliegie
- Utilizzare basilico negli alimenti
- Mangiare piselli
- Il gelso
- Mangiare il melone
Allergia parietaria: quali approcci utilizzare nel rapporto medico-paziente
Sicuramente vanno prescritti dei farmaci che hanno un’azione broncodilatatrice, unito a questo ed è il consiglio migliore che vi possa venire dato è cercare di limitare il più possibile il contatto diretto con fonti come il polline. Non dimenticate in tal senso di curare in maniera minuziosa e attenta l’igiene presente nella vostra abitazione. Nei casi di allergie al polline o a polvere o acari, sicuramente può aiutare un trattamento antiacaro nella vostra abitazione.
Un fattore molto importante è monitorare durante la cura, quelli che sono i progressi respiratori del paziente, non dimenticandosi delle implicazioni sociali e psicologiche che si possono avere nella propria vita in presenza di problemi allergici del genere.
Insomma il paziente va monitorato, curato, seguito nelle fasi della sua allergia in maniera tale che i suoi progressi possano tenuti sotto controllo.