Avete mai sentito parlare di allergia alla soia? Se il soggetto manifesta una particolare sensibilità a questo tipo di ingrediente, contenuto in una serie di alimenti, come deve modificare il proprio regime alimentare? Quali sono le nuove abitudini che deve adottare per fare in modo tale di evitare possibili disturbi e effetti collaterali? Se un soggetto sviluppa un’allergia del genere, oltre a dover eliminare una serie di prodotti, può avere in contemoranea anche allergie ad altri componenti specifici?
Al di là di tutto, se in una persona si sviluppa una particolare sensibilità alla soia, si dovranno fare delle scelte alimentari specifiche, volte e limitare o eliminare del tutto l’assunzione di soia. Si sviluppa in un momento particolare della nostra vita, quindi in un’età specifica, oppure al contrario possiamo sviluppare un’allergia del genere in qualsiasi periodo della nostra vita?
Quello che possiamo dire è che può avee uno sviluppo precoce, già quando si è molto giovani, possiamo sviluppare un’allergia del genere che ci costringe e variare il nostro modo di mangiare. Nella maggior parte dei casi, le persone sensibili alla soia, sviluppano contemporaneamente anche un’allergia alle arachidi o al polline di betulla.
Non ci sono tante soluzioni che si possono adottare, il soggetto deve necessariamente operare delle rinunce in ambito alimentare. Per prima cosa dovrà eliminare dalla propria dieta, i fagioli di soia, ovviamente anche tutti i prodotti nei quali come ingrediente figura la soia.
Come abbiamo detto, questa particolare tipologia di allergia, si può sviluppare fin da quando si è giovani, la particolarità è legata al fatto che sia persone giovani, che adulti sensibili a questo ingrediente alimentare, nella maggior parte dei casi, tendono a sviluppare un’allergia ai pollini di betulla o viceversa.
Altro fattore molto importante di cui tenere conto è il fatto che sia soia che arachidi, sono identificabili come frutta a guscio, proprio per questo motivo, le allergie che si possono manifestare possono essere in contemporanea di due tipi: riguardano le arachidi e anche la soia.
Sintomi di questa allergia
Ci sono di sintomi specifici in base ai quali si può stabilire se il soggetto soffre di allergia alla soia? Si, esistono una serie di manifestazioni che indicano in maniera abbastanza chiara se ci troviamo in presenza di una potenziale forma allergica, andiamo a vedere nello specifico quali sono:
- La persona che produce una reazione allergica a questo ingrediente, può avvertire prurito, una sensazione di bruciore, oltre a avvertire una certa secchezza in bocca
- Si possono manifestare reazioni fastidiose come il vomito, la nausea o la diarrea
- Il soggetto può avere uno sfogo sulla cute che viene definita orticaria
- Si può sviluppare una fastidiosa congiuntivite allergica
- Si possono presentare degli attacchi di asma improvvisa
- Il soggetto può avere delle vertigini, percepire un senso di soffocamento
- C’è un rischio oggettivo si chock anafilattico che ricordiamo a tutti necessita di un intervento rapido con somministrazione di adrenalina, per evitare che la persone possa rischiare di avere un collasso di natura cardiocircolatoria
Stile alimentare corretto da adottare
Se abbiamo sviluppato una sensibilità alla soia, è necessario fare un salto di qualità, serve variare in maniera intelligente la propria alimentazione, per fare in modo tale che tutti i disturbi che abbiamo descritto, non si manifestino. Per questo motivo, sarà necessario variare la propria dieta, rinunciando completamente al consumo di soia e a tutti i prodotti che sono a base di questo ingrediente.
Vediamo insieme una carrellata di alimenti che contengono soia e che devono essere eliminati dal nostro regime alimentare:
- Qualsiasi pasta a base di soia che eravamo abituati a mangiare, va eliminata dal nostro regime alimentare
- Se siamo abituati a fare colazione con fiocchi a base di soia, dovremo eliminarli dalla nostra alimentazione
- Siamo dei salutisti? Consumiamo per merenda uno yogurt a base di soia? Dovremo modificare anche questa abitudine
- Se qualcuno di voi ha uno stile alimentare sul vegano e quindi consuma tofu, dovremo necessariamente eliminarlo dalle nostre abitudini, contiene infatti soia
- Eliminate assolutamente germogli di soia e germogli di fagioli verdi
- Se magari vi piace insaporire i cibi con salsa a base di soia, la dovrete sicuramente eliminare
- Attenzione a non consumare i concentrati di soia come ad esempio la pasta da spalmare fatta di soia
Attenzioni che deve avere il consumatore
Parliamo ora delle attenzioni che deve avere il consumatore, e questo è un problema di natura mentale e anche legato alle proprie abitudini. All’inizio non sarà facile cambiare il proprio stile alimentare, perchè frutto di consuetudini e di abitudini sulle quali avevate impostato tutto il vostro modo di mangiare. La prima cosa che dovrete fare, quando vi recherete a fare la spesa, sarà prestare particolare attenzione a quello che viene riportato sulle etichette dei prodotti che decidete di acquistare. Ricordatevi che i prodotti a base di soia devono essere chiaramente riportati nella lista degli ingredienti di cui è composto il prodotto che decidete di comprare.
Non importa se le quantità di soia che il prodotto contiene sono minime, al di là di tutto è necessario venga specificato. Bisogna anche dire che purtroppo non è sempre possibile eliminare completamente la soia presente in un prodotto o sceglierne uno che non ne abbia alcun tipo di traccia.
Ricordiamoci sempre che la lavorazione industriale di cibi non è così selettiva, di conseguenza pur avendo molta attenzione e tutti gli accorgimenti utili del caso, una minina parta di soia durante il processo di lavorazione, potrebbe venire introdotto. Esiste un obbligo di legge che consente al consumatore di sapere se nell’alimento che sta per acquistare è contenuta una minima parte di soia? Si se le tracce presenti sono superiori al limite che la legge ha fissato quindi 1 grammo per chilo, l’indicazione che riporta la presenza di tracce di soia diventa obbligatoria.
Al contrario se il quantitativo presene nell’alimento è inferiore a questo limite specifico di legge, non esiste un obbligo in tal senso. Quindi il produttore ha la facoltà di poter esporre l’alimento senza dover indicare la presenza di questo specifico componente alimentare. Bisogna anche specificare che ci sono degli additivi ricavati dalla soia, che non sono pericolosi per la persona sensibile a questo alimento, non causano infatti reazioni di natura allergica; questo è proprio il caso della lecitina.
L’olio di soia causa allergie?
L’olio di soia può causare allergie o è ben tollerato anche da chi ha una sensibilità alla soia? In linea di massima viene ben tollerato da persone che soffrono di questa allergia, le leggi in tal senso, confermano che non si tratta di una sostanza che causa reazioni di tipo allergico. In ogn caso è bene prima di prendere decisioni in autonomia sulle proprie abitudini alimentari, capire insieme allo specialista quale sia il grado di sensibilità che il soggetto ha sviluppato alla soia.