Schock anafilattico come si produce e come intervenire
Cosa si intende per schock anafilattico? Si parla di una reazione allergia piuttosto grave, che compare nel soggetto in maniera improvvisa, senza dare alcun tipo di preavviso. Quali sono le cause più comuni che possono produrre una risposta del genere nel soggetto?
Solitamente questo tipo di reazione violenta, si produce in seguito a punture di insetti, consumo di alimenti, utilizzo di farmaci che possono scatenare questa reazione allergica. Come si interviene se il soggetto presenta una reazione che sfocia in schock anafilattico? Serve somministrare una dose di adrenalina, da persone ovviamente che sono state formate e preparate ad affrontare questa reazione violenta.
La somministrazione deve avvenire per via intramuscolare, prediligendo la zona della coscia. Se il soggetto non dovesse riprendersi dopo l’iniezione della prima dose, si può procedere a iniettarne una seconda dose, con un intervallo di tempo che va dai 5 minuti fino ai 15 minuti.
Reazioni allergiche e tipologie di alimenti
Quali sono le tipologie di alimenti che possono scatenare in una persona, una reazione di tipo allergico? Esiste una lista specifica di alimenti, andiamo a vedere insieme quali sono:
- Un soggetto può avere una reazione allergia se consuma arachidi
- Senza saperlo, può essere allergico a un alimento come la soia
- Il pesce per quanto sia un alimento consigliato nella dieta, può scatenare una reazione allergica
- Le uova, possono produrre una reazione di tipo allergico
Se un medico deve effettuare una diagnosi di allergia al latte, o di intolleranza, può avere delle difficoltà, che sono il risultato di una variaile legata alla tipoligia di alimenti che il soggetto ha ingerito.
Intolleranza al latte e paesi in cui è diffuso
Se parliamo invece di intolleranza al latte, dobbiamo subito specificare che si tratta di un problema che riguarda persone che hanno una carenza di un enzima che viene prodotto nel tratto intestinale chiamato piccolo intestino. Molto importante per una corretta digestione degli zuccheri che sono presenti nel latte e nei suoi derivati.
Quali sono i sintomi specifici che il soggetto che soffre di questa intolleranza può manifestare? Riguardano il tratto gastro intestinale e sono nello specifico:
- Si può avvertire una fastidiosa sensazione di gonfiore
- Si possono avere dei disturbi gastro intestinali che causano al soggetto l’emissione di flatulenze
- Si possono avere dei problemi di dissenteria
Si tratta di un problema che coinvolge paesi specifici? Si, questa forma di intolleranza è maggiormente diffusa in paesi come il Sud America, l’Asia, l’Africa, ed è la diretta conseguenza di un regime alimentare nel quale si consumano limitate quantità di latte e dei suoi derivati. Al contrario, tutti i paesi che sono collocati nell’Europa del Nord, risentono meno di un problema del genere, anche perchè il consumo di latte che le persone quotidianamente assumono, è molto elevato.
L’intolleranza al lattosio è un problema che si manifesta in forma rara, o parliamo di una condizione piuttosto diffusa? In realtà è un problema che riguarda una gran parte della popolazione. Tuttavia ci sono differenze legate all’età del soggetto, può comparire in fasi differenti della vita.
In Asia, la sua comparsa può avvenire già in un’età compresa tra i 4/5 anni. Nelle popolazioni africane la sua comparsa è all’incirca verso i 10 anni, in Europa invece si manifesta in età tarda, quando la persona è già diventata praticamente adulta. Si parla infatti di soggetti che hanno mediamente un’età attorno ai 20 anni.
Allergia quando si manifesta?
Invece se parliamo dell’allergia al latte, ci riferiamo a un problema che è molto diffuso nei bambini piccoli, la causa di questa particolare sensibilità è legata al loro intestino, che presenta una struttura meno impermeabile rispetto a quella degli adulti. L’elemento positivo è legato al grado di sensibilità che il bambino manifesta. Nel corso del suo processo di crescita, infatti, questa sensibilità piuttosto marcata, tende a migliorare.
Si manifestano sintomi specifici che ci aiutano a capire che si tratta di allergia? Si, i disturbi che si producono riguardano il tratto gastro intestinale, per questo motivo possono essere:
- Il bambino può soffrire di una forma di diarrea
- Può lamentare dei dolori che riguardano la zona addominale
- Può avere degli episodi di vomito
Come si può intervenire per fare in modo tale che il bambino possa bere il latte, senza rischiare di avere questi sintomi? Lunica modalità efficace è quella un riscaldamento contiuno del latte crudo, per portarlo a una temperatura che arrivi fino a 110 gradi, per almeno 20 minuti, un modo tale da riuscire ad eliminare all’interno microrganismi.
Tuttavia, al di là di questa procedura specifica, considerano il rischio legato a possibili reazioni allergiche violente, è meglio optare per una modifica radicale che riguarda il consumo di alimenti presenti nella nostra dieta, optando per un’eliminazione completa di tutti i latticini.