Allergia ai crostacei : come riconoscerla

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Quali sono le sintomatologie specifiche che si possono manifestare se si soffre di un’allergia ai crostacei? Come si deve intervenire se il soggetto presenza dei sintomi del genere? Ci sono rischi oggettivi e specifici che si possa produrre uno schock di tipo anafilattico con tutte le conseguenze a cui si può andare incontro? Ci sono delle cure o dei farmaci specifici che si possono utilizzare nel momento in cui la persona manifesta dei sintomi del genere?

La prima cosa su cui è bene riflettere è il fatto che si tratta di una forma di allergia che si può anche manifestare con i molluschi, che in termini numerici è al quarto posto nelle classifiche mondiali. Per quanto invece riguarda i paesi in cui maggiormente si può manifestare troviamo sicuramente al primo posto l’Asia, dove per abitudini e cultura di carattere alimentare, il consumo di molluschi e crostacei è piuttosto comune e diffuso.

Queste statistiche ovviamente non escludono la sua presenza in Europa, dove comunque l’allergia è presente con tutti i sintomi che la contraddistinguono. Quando parliamo di crostacei a cosa ci stiamo riferendo? La definizione corretta è quella di invertebrati che vivono nell’acqua, vediamo adesso in dettaglio quali sono i più comuni e quelli da noi conosciuti che sono parte integrante della nostra cultura alimentare:

  1. Fanno parte della nostra dieta alimentare i granchi
  2. Se ci rechiamo in un ristorante di pesce, per tutti quelli appassionati non possono mancare i gamberi
  3. Il piatto più pregiato e costoso che possiamo ordinare in un ristorante di pesce è sicuramente l’aragosta
  4. Non dimentichiamo i gamberetti
  5. Sono molto pregiati e richiesti gli astici

Se siamo amanti di pesce e i crostacei sono la nostra passione, sicuramente li avremo inseriti come alimenti nella nostra dieta. Tuttavia è bene anche sapere quali sono i valori nutrizionali che rispecchiano in pieno queste tipologie specifiche di alimenti. Per prima cosa è bene dire che i crostacei hanno un elevato contenuto proteico, contengono però anche colesterolo, gli acidi grassi, le vitamine oltre ai minerali come lo zinco e il selenio.

Allergia riguarda quali tipologie di crostacei?

Avere quindi una particolare sensibilità ai crostacei che si manifesta in forma allergica, è legata a tutte le tipologie in generale, oppure solo ad alcune? Non esiste un criterio fisso e predeterminato in tal senso, possiamo dire che in generale la forma allergica si può manifestare per tutte le tipologie di crostacei che conosciamo oppure può interessarne solo alcuni. 

In questo ultimo specifico caso, si parla anche di una reazione che riguarda il nostro sistema immunitario, magari focalizzata a specifiche sostanze allergene. Quello che si è scoperto è che questa tipologia allergica, è molto simili a quella dei molluschi e degli acari, in virtù di reazioni del sistema immunitario che sono molto simili.

Bambini allergici ai crostacei

Si tratta di un’allergia che interessa anche i bambini? In che modo è necessario intervenire per minimizzare i sintomi e fare in modo che non si scatenino reazioni di natura allergica a livello metabolico? Si tratta purtroppo di una forma allergica che è diffusa in maniera piuttosto frequente nei bambini, tuttavia è bene anche dire che si tratta di soggetti che hanno in questo senso, una particolare predispozione genetica. 

Il rimedio più semplice e immediato per evitare reazioni di natura allergica è modificare il regime alimentare dei bambini, togliendo il consumo di crostacei. La medesima metodologia deve essere applicata alle donne che stanno allattando, soprattutto se in famiglia sono presenti casi di persone allergiche a questi alimenti specifici.

Quali sono i tempi di manifestazione dell’allergia?

Ora cerchiamo di capire meglio, quando una persona ha un’allergia ai crostacei, dopo quanto tempo che li ha magari mangiati senza saperlo, il suo metabolismo reagisce in maniera tale da manifestare chiaramente i sintomi di questa forma allergica. Generalmente le tempistiche entro le quali si manifesta, sono comprese in un tempo pari a 2 ore fino a un massimo di 8 ore.

Quali reazioni allergiche specifiche ha il soggetto che ha questa sensibilità nel proprio organismo? Non è facile dare una risposta precisa, diciamo che internamente al nostro corpo, le reazioni che si possono avere riguardano vari organi, si possono manifestare reazioni di tipo anafilattico.

La reazione anafilattica è un tipo di manifestazione dell’organismo molto pericolosa, si parla di soggetti sensibili all’azione di specifici agenti. I sintomi possono comprendere ad esempio l’ipotensione, l’unico trattamento applicabile è tramite adrenalina.  

Zone interessate alle manifestazioni allergiche

Quali sono le zone del corpo che possono essere interessate alle manifestazioni di natura allergica? Possono riguardare la pelle con sintomi quali la comparsa di un eritema, avvertire una sensazione di prurito. I battiti del cuore possono subire un’accelarazione tale da portare il soggetto a un collasso. Si possono avere delle difficoltà di natura respiratoria con sintomi come la tosse, la raucedine e un senso di oppressione al petto.

Un’altra zona che può essere interessata dalla manifestazione di natura allergica è il cavo orale, il soggetto può avvertire un senso di formicolio o prurito. Si può presentare un diffuso gonfiore che interessa le labbra. Poi ci possono essere delle reazioni meno violente che interessano quelle persone che magari fanno un lavoro a stretto contatto con i crostacei. Per esempio chi lavora nel settore della pesca o nell’ambito di prodotti derivati. 

Purtroppo le reazioni di natura allergica possono anche riguardare l’apparato gastrointestinale con sintomi come vomito, dolori alla zona dello stomaco, diarrea.

Allergeni presenti nei crostacei

Sono state fatte delle classificazioni in base alle quali conosciamo gli allergenti presenti nei crostacei che causano queste reazioni piuttosto violente in un soggetto allergico? Si, vediamo quali sono:

  1. La tropomiosina è una molecola che ha una caratteristica specifica: è resistente al calore e alle alte temperature, di conseguenza la bollitura del crostaceo non ne elimina gli effetti
  2. L’arginina chinasi invece è una molecola che causa la reazione allergica ai gamberi e ad altri crostacei

Diagnosi dell’allergia

Partendo dal presupposto che non è semplice effettuare una diagnosi di allergia ai crostacei, è consigliabile nel caso in cui si sospetti una cosa del genere, quella di rivolgersi a una struttura medica specializzata. Per fare le opportune valutazioni, lo specialista dovrà fare un’analisi che riguarda la storia del paziente. Si procede poi a eseguire una serie di esami diagnostici che riguardano o un esame del sangue o un test della cute. 

Il medico può anche decidere di somministrare al paziente la sostanza che scatena la reazione allergica, assistito chiaramente da uno staff medico adeguato, in grado di intervenire tempestivamente se il paziente dovesse avere delle reazioni violente.

Se la diagnosi effettuata sul paziente conferma la presenza di un’allergia, si devono adottare alcuni comportamenti di natura alimentare. Per prima cosa nella dieta vanno eliminati tutti i crostacei responsabili di questa reazione, bisogna cercare anche di evitare il contatto con questi cibi. Se l’allergia è meno intensa, si possono utilizzare farmaci come corticosteroidi o antistaminici. In caso di reazioni più violente, l’unica soluzione è la somministrazione di adrenalina. Se si tratta di bambini, gli adulti devono avere una opportuna formazione che gli consenta di intervenire al bisogno con la somministrazione di adrenalina.