Avete mai sentito parlare di alimenti gozzigeni? A quale patologia corrispondono? Se soffriamo di disturbi legati alla tiroide e quindi con la presenza non adeguata di sodio, quale alimentazione dobbiamo seguire? Si tratta di una problematica nota e conosciuta in Italia? Quante sono le persone che soffrono di problemi tiroidei? Esiste una cura specifica che possa aiutare le persone che soffrono di disfunzioni tiroidee ad avere un livello di vita migliore?
Prima di parlare di alimenti e della loro interazione con lo iodio, è bene fare un approfondimento sul funzionamento della tiroide. Per prima cosa è importante sapere che lo iodio è un elemento fondamentale per fare in modo tale che ci sia un corretto sviluppo della tiroide e un funzionamento ottimale.
Come viene assunto nel nostro organismo? Si tratta di una sostanza legata al tipo di regime alimentare che seguiamo, in linea di massima possiamo dire che in condizioni normali, il suo assorbimento avviene tramite il nostro apparato gastrointestinale. Poi passa attraverso il flusso sanguigno che lo porta verso la tiroide. Arrivato in questo tratto specifico, la ghiandola tiroidea si trattiene la percentuale di iodio che gli serve per poter funzionare nel modo più adeguato.
Malattie tiroidee
Prima di parlare di alimenti gozzigeni è bene fare un approfondimento sul funzionamento della tiroide e di quali possono essere le patologie che la interessano nel momento in cui ci sono problemi e non svolge la sua funzione come dovrebbe. Dobbiamo quindi parlare di malattie che interessano la tiroide.
Come si manifestano e quali sono la cause di un non corretto funzionamento di questa ghiandola? Per prima cosa è bene dire che le malattie tiroidee sono la diretta conseguenza di un cattivo funzionamento di questa ghiandola. Si tratta di una ghiandola che si trova nella zona del collo, produce l’ormone tiroideo.
Ormone tiroideo e metabolismo umano sono direttamente collegati, nel senso che il primo regola il secondo, tuttavia non si limita a questo, ha effetti diretti sul sistema nervoso centrale, garantendone lo sviluppo e incide anche su fattori relativi alla crescita del nostro corpo.
Proprio perchè l’ormone prodotto da questa ghiandola funzioni come dovrebbe è molto importante che vengano assunte le giuste quantità di iodio. Quali sono le patologie che si possono sviluppare se non viene assunta la giusta quantità di iodio e di conseguenza l’ormone tiroideo non riesce ad assorbire le sostanze nutritive che gli sono indispensabili per svolgere in maniera ottimale la sua funzione?
Ipotiroidismo
Parliamo di una malattia che è direttamente causata da un mancato funzionamento degli ormoni della tiroide, la mancata produzione di una quantità sufficiente di ormoni per far funzionare in maniera corretta il nostro organismo, produce una condizione di forte squilibrio. Questa patologia incide in maniera significativa su tutti i processi di natura chimica che avvengono nel nostro corpo, causando in questo modo un significativo rallentamento delle funzioni metaboliche. Ci sono una serie di sintomi che possono identificare in maniera precisa una problematica di questo genere? Si, andiamo nel dettaglio ad illustrarli:
- La persona che soffre di ipotiroidismo, può lamentare un diffuso senso di stanchezza e sonnolenza
- Il soggetto può avvertire una sensibilità piuttosto spiccata al freddo
- Si possono avere problemi di stitichezza
- La pelle può assumere un colore pallido
- Si può manifestare un gonfiore localizzato sul viso e sulle palpebre
- La voce cambia di tono diventando rauca
- Si può avvertire un senso diffuso di debolezza e si possono avere dei crampi a livello muscolare
- Per le donne, il ciclo mestruale può diventare non regolare e molto abbondante
- Si può soffire di un problema psicologico come la depressione
- I capelli possono diventare più sottili
- Si possono avere problemi di natura mnemonica
- Il battito cardiaco può subire un rallentamento
Comparsa del gozzo
Un’altra patologia legata a uno squilibrio della tiroide è il gozzo, si tratta a tutti gli effetti di una crescita in termini di volumi della ghiandola, nel caso in cui la causa del gozzo sia legato a uno squilibrio nell’assunzione di iodio, viene definito endemico. I sintomi che si possono manifestare dipendono da quanto è grande la ghiandola, e se ci sono eventuali malfunzionamenti della funzione specifica della tiroide.
In ogni caso se il soggetto soffre di gozzo, quindi è presente un ingossamento evidente della ghiandola, visibile anche a occhio nudo, ci possono essere dei sintomi specifici come ad esempio difficoltà evidenti di respirazione, o difficoltà quando si deglutisce.
Tuttavia riuscire ad assimilare le corrette quantità di iodio, può anche dipendere da alimenti specifici, come ad esempio alcuni alimenti di origine vegetale. Possiamo quindi parlare di alimenti gozzigeni, quando ci riferiamo a cibi specifici che con la loro azione, possono creare dei problemi nel corretto funzionamento della tiroide.
Nello specifico possiamo dire che riescono a interferire con il metabolismo tiroideo, ostacolando la corretta assunzione della quantità di iodio che serve alla tiroide per funzionare in maniera efficace. Quali sono gli alimenti di natura vegetale che creano maggiori problemi al corretto funzionamento della tiroide rispetto ad altri? Vediamoli nel dettaglio:
- Il cavolo
- Le rape
- I broccoli
- La rucola
- Il cavolfiore
Ci sono alcune considerazioni interessanti che vanno fatte. La prima cosa che va detta è che l’azione che svolgono questi alimenti, non viene bloccata se la persona assume iodio regolarmente regolando la propria dieta. L’azione di questi alimenti non è così marcata da doversene preoccupare. Sicuramente si tratta di un fattore che deve essere preso in considerazione se si parla di paesi specifici dove la quantità di iodio che le persone assumono nel loro corpo è insufficiente.
Ci sono fattori che bloccano le proprietà specifiche di questi alimenti?
Ci sono dei fattori che possono ridurre se non addirittura quasi annullare l’effetto che alcuni di questi alimenti sono in grado di produrre sulla nostra tiroide? Si è scoperto che i loro effetti sulla tiroide, vengono ridotti ai minimi termini tramite la cottura. Oltre alla cottura anche congerlare questi alimenti vegetali, potrebbe ridurre molto la loro azione gozzigena.
Quante persone nel mondo, hanno problemi legati alla carenza quotidiana nell’assunzione di iodio? Le stime parlando di un miliardo di persone che presentano questi problemi. In Italia, circa 6 milioni di persone non hanno una dieta equilibrata nella quale c’è l’assunzione della giusta quantità di iodio.
In realtà è importante fare una specifica: se non averte problemi di natura tiroidea, non dovete privarvi di questi alimenti nella vostra dieta. Ricordatevi comunque che le caratteristiche di natura gozzigena che hanno, tendono a ridursi notevolmente se provvedete a cuocerle opportunamente.