Afagia

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Quando parliamo di afagia a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta essenzialmente della perdita in un soggetto di quella naturale capacità che è la deglutizione. Da cosa potrebbe essere causata una problematica del genere? La causa potrebbe essere legata a:

  1. Un processo di natura ostruttivo che riguarda il tubo digerente;
  2. Il tubo digerente a sua volta potrebbe essere ostruito da corpi di natura solida;
  3. Il tubo digerente potrebbe a sua volta essere ostruito da corpi di natura liquida;
  4. Potrebbe essere collegato a patologie che in tal senso producono questa condizione;
  5. Potrebbe essere un effetto collaterale collegato a specifici farmaci assunti dal paziente.

Patologie collegate

Quali potrebbero essere in tal senso le patologie collegate a questa problematica? Vediamole insieme:

  1. La problematica potrebbe essere collegata a una patologia chiamata esofagite e colpisce l’esofago;
  2. La problematica potrebbe essere collegata a una patologia chiamata tumore all’esofago.

Parliamo di esofagite

Quando parliamo di esofagite a quale patologia ci stiamo esattamente riferendo? Si tratta di un processo di natura infiammatoria a carico dell’esofago. Parliamo di una forma acuta o cronica? La risposta corretta è che potrebbe manifestarsi sia in forma acuta che cronica. Il processo infiammatorio quale segmento corporeo interessa? Si tratta del condotto che consente il transito e il trasporto del cibo dalla zona della bocca fino allo stomaco.

Parliamo di una forma univoca di esofagite o dobbiamo in realtà riferirci a differenti forme? In realtà l’esofagite potrebbe essere:

  1. In realtà la risposta corretta è che si possono avere differenti forme di esofagite che sono direttamente collegate alla causa scatenante;
  2. Potrebbe essere una forma causata dalla presenza di microbi;
  3. Potrebbe essere una forma causata dalla presenza di allergie;
  4. Potrebbe essere una forma di esofagite causata da un trauma;
  5. Potrebbe essere una forma causata dal reflusso dei succhi gastrici;
  6. Potrebbe essere collegata a ustioni.

In realtà quella maggiormente diffusa è legata ai succhi gastrici. Si tratta di una problematica nella quale il reflusso fa in maniera tale che i succhi risalgono dalla zona dello stomaco fino all’esofago. Questo chiaramente causa quella sensazione di bruciore. Quali sono in tal senso gli approcci terapeutici che si possono mettere in campo? La risposta corretta è che risulta necessario valutare due fattori specifici, vediamo quali:

  1. Un primo fattore che andrà valutato è legato alla causa specifica;
  2. Un secondo fattore del quale si dovrà tenere conto è il livello di gravità dell’esofagite stessa.

Un fattore che va tenuto in considerazione è la tempestività con la quale si cura la problematica, infatti se non si interviene quanto prima, la patologia potrebbe modificare:

  1. La normale funzionalità del tratto esofageo;
  2. La struttura stessa del tratto esofageo.

Parliamo di cause

Ora approfondiamo le cause che sono all’origine di questa patologia. Se si tratta di:

  1. Nel caso in cui si stia parlando di una forma di esofagite da reflusso è una condizione nella quale i succhi gastrici che hanno una struttura acida e sono contenuti nella zona dello stomaco, vengono a contatto con la mucosa dell’esofago, questa condizione tende a provocare la sensazione di bruciore. Quando si produce una condizione del genere? Accade quando il cardias un orifizio posto tra la zona dello stomaco e la zona dell’esofago non funziona come dovrebbe. Dovrebbe in condizioni normali impedire la risalita del succo gastrico dallo stomaco alla zona dell’esofago. Quali sono le conseguenze? Il reflusso di fatto nel corso del tempo può innescare un processo di natura infiammatoria che diventa cronica e interessa i tessuti relativi alla zona dell’esofago;
  2. Potrebbe trattarsi di una forma di esofagite eosinofila che a tutti gli effetti è un processo infiammatorio che si sviluppa nell’esofago ed è causato da un’elevata concentrazione di globuli bianchi. La loro presenza così numerosa di solito è la conseguenza di una risposta dell’organismo ad un agente che ha caratteristiche allergizzante. Ci sono degli alimenti specifici che potrebbero innescare questa patologia? La risposta è si, vediamoli insieme:
  • Potrebbe essere scatenata da un alimento come il latte;
  • Potrebbe essere scatenata da un alimento come le uova;
  • Potrebbe essere scatenata da un alimento come la soia.

Un’altra forma di esofagite è quella che potrebbe manifestarsi in un paziente in seguito all’utilizzo di specifici farmaci. Si parla in tal senso di farmaci diversi che vengono introdotti nell’organismo per via orale e potrebbero produrre danni se permangono per un periodo di tempo troppo lungo a contatto con la mucosa esofagea. Un esempio classico è una pastiglia inghiottita con una scarsa dose di acqua.

Un’altra forma di esofagite potrebbe essere di natura infettiva e potrebbe essere la conseguenza di un’infezione di natura:

  • Potrebbe trattarsi di un’infezione di natura batterica;
  • Potrebbe trattarsi di un’infezione di natura virale;
  • Potrebbe trattarsi di un’infezione legata a un fungo;
  • Potrebbe trattarsi di un’infezione legata a un parassita.

Questa forma è piuttosto rara e in linea generale tende a prodursi in pazienti che in tal senso hanno un sistema immunitario che non funziona correttamente come dovrebbe. In tal senso possiamo per esempio parlare di pazienti che hanno il cancro e l’Aids.

Parliamo di sintomi

La sintomatologia collegata a questa patologia è una deglutizione che risulta essere dolorosa e potrebbe anche manifestarsi un evento emorragico. Parlando di sintomi potremmo avere:

  1. Il paziente potrebbe avere delle difficoltà in fase di deglutizione;
  2. Il paziente potrebbe andare incontro a una deglutizione dolorosa;
  3. Il paziente potrebbe avere una sindrome dolorosa che interessa la zona del torace in maniera particolare dove c’è lo sterno;
  4. Il paziente potrebbe avere la nausea;
  5. Il paziente potrebbe avere il vomito;
  6. Il paziente potrebbe avere un dolore nella zona dell’addome;
  7. ll paziente potrebbe avere la tosse;
  8. Il paziente potrebbe soffrire nel corso del tempo di inappetenza.

Approcci preventivi

Quali possono essere gli approcci preventivi che si possono adottare per l’esofagite? Per prima cosa è bene dire che dipende dal tipo specifico di patologia, se si tratta di quella da reflusso è bene adottare tutti quei comportamenti che riducono il rischio che si possa manifestare il reflusso stesso quali:

  1. Avere un regime alimentare basato su cinque pasti giornalieri basati su piccole porzioni;
  2. Evitare di introdurre cibi grassi;
  3. Cercare di ridurre al minimo il consumo di alimenti quali il cioccolato, il caffè e la menta;

Se si tratta di esofagite eosinofila è bene evitare gli agenti allergizzanti responsabili della reazione di natura infiammatoria all’esofago.

Afagia rimedi

Quali sono i rimedi che si possono mettere in campo per questa problematica? In tal senso è bene dire che solo un medico è in grado di stabilire quali possano essere i rimedi più idonei relativi a questa problematica.

Questa problematica può essere collegata a disturbi che non vanno in alcun modo sottovalutati. Se la problematica dovesse peristere nel corso del tempo, ci si dovrà rivolgere a un medico.

esofagite eosinofila : sintomi e cura

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.