Acido eurico

651

Avete mai sentito parlare dell’acido eurico? Quali sono i danni che potenzialmente questa sostanza, presente in una serie di alimenti che vengono lavorati in maniera industriale, può causare al nostro organismo? Quali sono gli alimenti che devo eliminare per evitare di assumere questa sostanza? Ma è sempre dannosa? Oppure in minine quantità, assorbite dal nostro organismo non procura alcun tipo di danno effettivo? Ci sono controindicazioni anche per i bambini? Fino a quale età un bambino corre il rischio di avere dei problemi, se negli alimenti che introduce nel corpo, è contenuta questa sostanza? Sono stati fissati dei limiti, dalle autorità in base ai quali è possibile assumere questa sostanza senza correre alcun tipo di rischio?

Cominciamo questo approfondimento con il dire di che sostanza si tratta e in quali alimenti è contenuta. Si tratta di una sostanza che potete trovare negli oli di derivazione vegetale. Si tratta di una componente pericolosa per il nostro organismo? In linea di massima no, non ci sono pericoli collegati a questa sostanza, per un motivo molto semplice. La maggior parte delle persone che ne viene a contatto, consumando magari alimenti che la contengono, non corrono alcun tipo di pericolo.

Il motivo è legato al quantitativo assorbito dal nostro organismo. Si parla di livelli talmente minimi, che il più delle volte, sono ben al di sotto di quella che è stata definita la soglia di pericolo, nell’assunzione di questa sostanza. Ovviamente quello che stiamo dicendo, non costituisce alcun pericolo per persone adulte. Se parliamo di bambini, allora il discorso è ben differente.

Non parliamo ovviamente di un rischio che ha effetti evidenti nell’immediato, tuttavia in un arco temporale più lungo, parlando di bambini che stanno crescendo e con un’età che arriva fino ai 10 anni, in questo caso c’è un rischio oggettivo per la loro salute. Soprattutto se nel regime alimentare che hanno, senza magari neanche saperlo, tendono a mangiare alimenti che contengono quantità molto elevate di questa sostanza.

Si tratta di un rischio che va valutato con attenzione solo nei bambini, o si può magari presentare anche negli animali? In realtà, si tratta di una sostanza che può essere dannosa anche per i polli. Si parla ovviamente dei classici allevamenti, all’interno dei quali viene dato un mangime che ne può contenere delle quantità elevate.

Capiamo meglio di cosa si tratta

Che cos’è esattamente l’acido eurico o acido erucico?  Si tratta di un grasso di natura acida, presente nella colza e nella senape. In che modo viene introdotto nel nostro organismo? Quali sono gli alimenti che lo contengono? Diciamo che si tratta di una sostanza che entra nell’alimentazione quotidiana di molte persone, perchè se parliamo di olio di colza, è bene tener presente che viene utilizzato nei processi di trasformazione e di lavorazione di molti alimenti, oltre a essere presente nella cucina di alcuni paesi.

Dove possiamo trovare questa sostanza? E’ bene segnalare che la sua presenza è riconducibile in alcuni dolci, delle torte, oltre a trovarsi nel latte artificiale che viene acquistato per proseguire l’allattamento dei bambini. Tuttavia si tratta di una sostanza che possiamo anche trovare in alcuni tipi di mangimi che vengono utilizzati.

Quantità specifiche contenute negli alimenti

Le quantità contenute negli alimenti di cui abbiamo parlato, sono elevate e quindi costituiscono un rischio per la salute dei consumatori? In realtà no, infatti anche se colza e senape di origine selvatica, contengono a loro volta quantità piuttosto elevate di questa sostanza, si parla di una percentuale pari al 40%, non devono essere fonte di preoccupazione per tutte quelle persone che introducono nella propria dieta, alimenti nei quali è presente questo acido.

Infatti, la colza che viene utilizzata come componente per la lavorazione di numerosi cibi che utilizzano i consumatori sulle loro tavole, contiene un livello di acido che è pari allo 0.5%. In questo senso, ci sono stati interventi da parte dell’Unione Europea, per fissare dei precisi limiti, nell’inserimento di questa sostanza nella lavorazione industriale di una serie di alimenti? Si, alla fine degli anni 70, sono stati stabiliti dei criteri massimi in base ai quali, questo acido può essere presente in oli e grassi di natura vegetale, in alimenti che al loro volta contengono oli vegetali e grassi. Oltre ad aver fissato dei parametri precisi, per la quantità che può essere presente, in latti di derivazione artificiale per proseguire l’allattamento. 

Qual’è il criterio che è stato adottato dall’Unione Europea, per fissare dei limiti ben specifici, nella quantità di acido presente in determinati alimenti? Il criterio si basa su quantità legate ad altri alimenti. In pratica, l’acido può essere presente in una quantità pari a cinque volte inferiore, rispetto a quella di sostanze presenti in altri alimenti. 

Problematiche riscontrate

Al momento, sono stati condotti dei test riguardandi gli effetti che potrebbero dare sugli animali. In questi casi, si è visto che l’assunzione di oli che contengono a loro volta l’acido eurico, possono far insorgere nel corso del tempo, una malattia di origine cardiaca chiamata Lipidosi del Miocardio, vediamo di cosa si tratta:

Si tratta di una malattia nella quale, c’è un progressivo accumulo di goccioline di grasso nella zona del muscolo cardiaco. Tuttavia, quali sarebbero gli effetti dannosi a lungo termine, che la presenza di questo acido, potrebbe creare nel muscolo cardiaco? In pratica l’acido in questione, sarebbe in grado di inibire l’efficace azione dei mitocondri, presenti nelle cellule, la cui funzione è quella di eliminare i grassi e zuccheri presenti nel nostro organismo.   

Questa mancata funzione da parte dei mitocondri, in grado di eliminare in maniera efficace grassi e zuccheri trasformandoli in energia, farebbe di fatto aumentare la presenza di trigliceridi e anche del colesterolo definito “cattivo”. In ogni caso, la patologia alla quale ci riferiamo, per fortuna se trattata nella maniera adeguata, limitando al massimo l’ingestione di cibi ricchi di questo acido, è reversibile. 

Oltre a questa specifica patologia, un altro effetto verificato sempre sugli animali, riguarda variazioni legate al peso di un organo specifico che è il fegato, dei reni. In dosi elevate, si è notato anche che l’apparato scheletrico, presenta delle variazioni.  

Bambini e alimenti

La fascia di consumatori maggiormente esposta all’introduzione nel proprio corpo di alimenti che contengono questo acido, sono i bambini. Questo perchè il loro regime alimentare prevede l’introduzione di alimenti quali i dolci, i biscotti e il latte. 

Rischi per gli animali

Esistono rischi specifici per la salute degli animali ai quali viene inserita nel ciclo alimentare, questa sostanza? Per quanto concerne i suini, non sono presenti rischi. Per i polli, potrebbero esserci dei rischi legati ai mangimi con i quali vengono alimentati anche se di fatto si parla di percentuali di esposizione molto elevate, al momento sovrastimate in base ai calcoli che venivano effettuati.